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Dead Rising 2: Case Zero

Un DLC tutto da provare.

Strutturalmente il titolo è rimasto pressoché invariato rispetto alla prima iterazione del franchise… forse fin troppo. Gli obiettivi di gioco sono ancora una volta raggruppati attraverso diversi “casi” e, esattamente come accadde oltre 3 anni fa in quel di Willamette, è possibile imbattersi in svariati superstiti da salvare o lasciare in pasto ai non morti presenti.

Salvare un superstite garantisce ovviamente diversi benefici (indizi, consigli, missione secondarie e PP extra con cui accelerare la crescita del personaggio) ma, come il primo Dead Rising insegna, tutto è opzionale: nessuno vi costringerà infatti a prestare soccorso agli altri sopravvissuti presenti a Still Creek e starà solo a voi (o per meglio dire alla vostra coscienza) decidere di aiutarli o far finta di niente.

Joypad alla mano il titolo mostra evidenti somiglianze con l’originale anche per ciò che concerne il gameplay; le meccaniche di gioco sono infatti fondate principalmente sulla costante eliminazione degli zombi e in questo senso gli sviluppatori hanno svolto un lavoro encomiabile per quanto riguarda le dinamiche di combattimento.

Chuck dispone di svariati attacchi (la maggior parte dei quali sono sbloccabili avanzando di livello) e, come da programma, gode della capacità di sfruttare pressoché ogni oggetto presente all’interno dell’ambientazione: armi da fuoco, martelli, palle da football americano, coltelli, fiches, ruote, carrelli, coni stradali e chi più ne ha più ne metta, ognuno con caratteristiche uniche che ne rendono l’utilizzo più o meno efficace e divertente.

Nel caso abbiate gusti un po'... alternativi, troverete senz'altro un vestito che faccia al caso vostro.
Ecco a voi Chuck Green, l'uomo monoespressivo.

Come se questo non fosse già abbastanza, i ragazzi di Capcom hanno inoltre puntato sulla fantasia degli utenti. Come? Semplice, permettendovi di combinare due oggetti al fine di creare strumenti di morte tanto vari quanto affascinanti.

La mazza chiodata, ottenibile abbinando dei chiodi a una mazza da baseball presso apposite “Sale di Manutenzione” (la cui posizione vi sarà sempre segnalata sulla mappa non appena ne avrete scoperta una), è infatti solo un banale esempio di ciò che vi attende. Sperimentando le combinazioni più diverse e, perché no, assurde, vi ritroverete fra le mani oggetti di grandi potenzialità che starà a voi decidere come utilizzare.

Come ampiamente pronosticabile, Dead Rising 2: Case Zero si dimostra dunque un ottimo acquisto per qualsiasi appassionato del franchise, oltre che un’ottima opportunità per saggiare le potenzialità del più atteso Dead Rising 2. Sebbene sia innegabile che gli sviluppatori abbiano deciso di non alterare più di tanto la formula del primo capitolo della serie al fine di non snaturare la natura della serie, è altrettanto vero che i miglioramenti apportati sembrano essere più che sufficienti per assicurare un’esperienza di prim’ordine… almeno per quanto riguarda questo DLC.

Per ciò che concerne Dead Rising 2 è infatti lecito aspettarsi qualcosa in più. Se, come sottolineato dal team di sviluppo in più occasioni, questo celebre sequel dovesse riuscire a capitalizzare sui punti di forza del suo predecessore, ci ritroveremmo di fronte d un titolo imperdibile… ma il rischio di un pompato “more of the same” è dietro l’angolo. Tenete d’occhio le nostre pagine per scoprire il verdetto definitivo su Dead Rising 2 e, per ora, godetevi quest’ottimo DLC.

8 / 10

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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