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FIFA 11

Il calcio digitale non è mai stato così realistico.

Sfruttando le doti tecniche del brasiliano (a dire il vero meno spiccate di quanto non siano in realtà) ho cercato di puntare tutto sull'unico talento puro a mia disposizione, Zarate, e i risultati si sono visti subito. La naturale propensione per il dribbling e la velocità di movimento del folletto argentino si sono infatti rivelate fondamentali per far breccia nella potente ma lenta difesa tedesca, permettendomi così di raggiungere il pareggio e conquistare, in un finale rovente, una sofferta vittoria ai rigori.

Come avrete senz'altro intuito leggendo queste ultime righe, la necessità di modellare le proprie tattiche in base all'avversario di turno sarà dunque fondamentale, specialmente online; affrontando squadre con difese molto lente ma dotate di stopper "fisicati", ad esempio, l'utilizzo di attaccanti piccoli e rapidi sarà la chiave del successo e, allo stesso modo, trovandosi di fronte a club abili nel contropiede, sarà necessario inserire giocatori in grado di rallentare i ritmi e magari di dare anche maggior ordine alla manovra (qualcuno ha detto Mascherano?).

Insomma, come mai prima d'ora, le vostre abilità di allenatori saranno fondamentali ai fini delle vostre vittorie, perciò non illudetevi che basti inserire un gran numero di campioni per portare a casa il risultato, perché in tal caso vi scontrerete contro una dura e spietata realtà.

Grazie all'implementazione delle "specialità", un sistema di valutazione e analisi dei giocatori molto simile quello di PES, è poi una vera passeggiata visionare e dunque valutare le specifiche differenze tra i giocatori.

Accedendo alla schermata di gestione della squadra e cliccando su un qualsiasi atleta, noterete infatti una nuova "sezione" denominata per l'appunto "specialità", al cui interno, in base a chi si è selezionato, troverete un elenco delle sue abilità distintive. Queste potrebbero renderlo un abile corridore, un folle dribblomane o un cecchino infallibile nei tiri dalla distanza.

Giocatori come Cristiano Ronaldo avranno ovviamente un numero di talenti nettamente superiore rispetto alla media e allo stesso modo atleti non particolarmente abili e dunque privi di abilità che possano differenziarli in maniera significativa, potrebbero non averne affatto.

Ecco come sono cambiati i portieri.

Com'è facile intuire sarà dunque fondamentale imparare a conoscere i propri giocatori alla perfezione, tenendo sempre bene a mente i loro talenti in modo da poterli sfruttare nella maniera più adeguata nel corso delle partite. In fin dei conti non è questa la prima regola di ogni buon allenatore?

Il Personality+ ha chiaramente un impatto a dir poco significativo anche sull'intelligenza artificiale, ora molto più competitiva oltre che dinamica nell'analizzare e dunque nel reagire al nostro modo di giocare. Alla luce dei comportamenti più realistici dei singoli giocatori, capaci di modellare le strategie e le tattiche di ogni squadra, confrontarsi con l'IA si rivela infatti non solo più stimolante ma anche molto più divertente rispetto al passato, rendendo ogni sfida una questione di tattica e strategia oltre che di pura abilità.

Restando in tema d'intelligenza artificiale, va poi sottolineato il netto miglioramento dei portieri, che ora si dimostrano capaci di leggere le varie situazioni e di reagire in maniera molto più efficace rispetto al passato.

I cross tagliati da fondo campo, ad esempio, che troppo spesso portavano l'estremo difensore a restare immobile dando all'attaccante la possibilità di colpire a rete indisturbato, non sono più un pericolo, e lo stesso va detto per ciò che concerne i pallonetti. A differenza del passato, in cui i portieri finivano a terra con eccessiva semplicità, in FIFA 11 si assiste spesso a repentini colpi di reni che portano il Buffon o il Casillas di turno a rialzarsi rapidamente per evitare che la palla finisca in fondo alla rete.

Al di là di queste graditissime novità, l'IA dei portieri non è però del tutto esente da difetti, specie per ciò che concerne i rigori; nonostante una serie di nuove animazioni volte a rendere questi frangenti ancor più intensi e spettacolari di quanto non fossero in FIFA 10, essi soffrono purtroppo di una scarsa, scarsissima reattività nei momenti subito successivi all'eventuale parata di un rigore.

Ipotizziamo infatti che vi venga fischiato un rigore contro durante una normale partita e che, per vostra fortuna, riusciate a pararlo ma non a bloccare la palla: in casi come questi la capacità di un portiere di rialzarsi e balzare sul pallone vagante è fondamentale, ma purtroppo in questo senso FIFA 11 si dimostra carente poiché l'estremo difensore si rialza con lentezza e mostra una certa difficoltà nel capire dove si trovi il pallone. Insomma, nel caso in cui riusciate a parare un rigore, auguratevi che il vostro portiere riesca a deviare la palla lontano dalle "zone calde".

Tralasciando l'IA, gli estremi difensori sono tra i protagonisti di questa nuova edizione del franchise per un altro motivo, ovvero la tanto attesa modalità portiere. A dispetto di quanto accaduto lo scorso anno, in FIFA 11 sarà infatti possibile vestire i panni di qualsiasi estremo difensore, mettendosi così sulle spalle le sorti del proprio team.

Come accennatovi nel nostro ultimo hands-on le meccaniche che regolano questo "nuovo" ruolo sono all'insegna della massima semplicità, ciononostante gli sviluppatori hanno comunque inserito una serie di aiuti (disattivabili in qualsiasi momento), volti ad facilitare il nostro graduale processo di apprendimento.

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FIFA 11

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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