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Fable III

Dov’eravamo rimasti?

Ora, questo può essere indubbiamente molto romantico durante un appuntamento, o buffo e divertente nel caso decidiate di portarvi dietro un tizio che non ha alcuna intenzione di seguirvi. Il problema è che ai fini del gameplay non aggiunge praticamente nulla. Solo in un'occasione, e per brevissimo tempo, questa meccanica mi è servita per portare a termine una missione, ma per il resto della durata dell'avventura ho quasi rischiato di dimenticarla. Non so quale sia stato il tuo intento Peter, ma probabilmente non è andata come previsto.

Altra cosa che non mi è andata giù: Fable III è facile, molto facile... troppo facile. Ok, anche i precedenti capitoli non verranno mai messi a fianco di Demon's Souls in questo particolare ambito, ma ci credete se vi dico che ho completato l'intero gioco senza mai finire KO? Ciò significa che se volete fare i cattivi e sfoggiare qualche bella cicatrice luminescente, dovrete quasi sforzarvi a perdere qualche scontro.

Fortunatamente, almeno, nel corso del mio "playthrough" non mi sono imbattuto in alcuni dei bug malefici che avevano invece afflitto il secondo episodio. Sarò stato fortunato? Non so, forse, sarete magari voi a dirmelo tra qualche giorno.

Cosa sarebbe ora quel grosso punto interrogativo sopra la vostra testa? Non vi starete mica facendo qualche domanda in ambito, ehm... sessuale, vero? Ok, vi tranquillizzo, da quel punto di vista il gioco non è cambiato per niente, se si esclude la possibilità di organizzare un'orgia con un numero imprecisato di persone.

Potete ancora "intrattenervi" con una o più signorine (le cui fattezze sono decisamente migliorare rispetto a quelle che popolavano Albion 50 anni fa), sia nell'ambito del matrimonio che al di fuori. Naturalmente l'atto in questione non viene mostrato e dovete sorbirvi la solita sequela di gridolini, mugolii e via dicendo. Potete avere figli, ma anche adottarli e la vostra condotta morale, una volta diventati Re o Regine, influirà anche sullo status delle vostre famiglie.

Ed eccoci arrivati al momento cruciale, quello che in Fable III avrebbe potuto far decollare il gameplay verso nuove vette e rappresentare una vera e propria rivoluzione. Quando vi sarete fatti largo verso la vetta del potere di Albion inizierà la fase gestionale della vostra nuova vita. Devo ammettere che mi aspettavo qualcosa di diverso, qualcosa in stile Popolous visto il curriculum di Molyneux.

Niente di tutto ciò: quando sarete a capo di Albion la vostra vita sarà scandita da una serie di decisioni da prendere che rappresenteranno anche i motivi di maggiore gioia (o disperazione) da parte dei vostri sudditi. Non posso ovviamente dirvi il motivo per cui tutte queste decisioni metteranno a dura prova le convinzioni che vi sarete costruiti fino a quel momento, vi basti però sapere che fare il Re (o la Regina) non è quella passeggiata che vi aspettereste essere.

Alla luce di tutto questo e di mille altre sfumature che Fable III è in grado di concedere a chi avrà voglia di accoglierlo come merita, avrei sinceramente voluto evitare di dare una valutazione numerica. Il voto che leggete qui sotto verrà probabilmente metabolizzato da parte di alcuni giocatori come l'unico parametro di giudizio per un titolo che merita ben altra complessità di sintesi.

Potrebbe anche essere un 9 o un 10 per certi versi... per altri potrebbe addirittura essere più basso ma poco importa. Anche stavolta vale il discorso che in passato mi sono sentito di fare per pochi altri titoli: il reale valore di questo gioco è quello che vi rimarrà impresso tra cervello e cuore dopo i titoli di coda.

8 / 10