Front Mission Evolved

La personalizzazione di cui sopra cambia poco o niente le cose, anzi in alcuni casi viene imposto l'utilizzo di un particolare accessorio (zampe da ragno? Mmm...) che sembra fatto apposta per mettere in crisi il giocatore. Non è così che si bilancia un gioco.

Per ovviare a questa mancanza di fantasia sono state inserite alcune sezioni che si svolgono al di fuori della battaglia tra Wanzer. Grandioso? Tutt'altro, anzi la situazione peggiora ulteriormente visto che l'unico scopo di queste missioni sembra essere collezionare denaro per poi poter potenziare il proprio mezzo da combattimento, coi nemici umani che rappresentano una minaccia più o meno simile a quella di un canarino che vi guarda da dietro una gabbia.

Fortuna (apprezzate la sottile ironia di questa parola) che tutto questo finisce piuttosto presto. L'avventura è lineare come poche altre, e si svolge attraverso una mezza dozzina di atti che al giocatore medio non porteranno via più di 6/8 ore.

Questo numero potrebbe anche aumentare in maniera sensibile se Front Mission Evolved fosse dotato di un multiplayer all'altezza. A chi non piace sforacchiare la corazza del mech di un amico che ha impiegato almeno mezz'ora per personalizzarlo? Dai tempi di Gundam questo è uno dei sogni di noi bambini un po' troppo cresciuti.

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Pur non esaudendo in pieno i nostri desideri, il multi di FME è piuttosto divertente, specialmente se confrontato col single player. Sono quattro le modalità a disposizione, tutte piuttosto classiche, e sebbene debba confessarvi di non essere arrivato al level cap, posto al 70esimo livello, ammetto di essermi abbastanza divertito nelle sfide in rete che ho trovato.

Sono proprio queste modalità che fanno emergere la scarsissima Intelligenza Artificiale di cui sono dotati i nemici dell'avventura principale. Quando questi vengono sostituiti da esseri umani, infatti, la freccia del divertimento si rialza un bel po' fino a far raggiungere (quasi) la sufficienza al gioco.