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Doc Clock: The Toasted Sandwich of Time

Avvolgete il tempo come un panino.

Attraverso i dodici livelli proposti vi troverete così a mettere insieme i diversi oggetti in cui vi imbatterete, utili orpelli con cui superare un enigma, costruirvi una macchina per girare per lo schermo o semplicemente elementi di contorno dai connotati ironici.

Lo spazio a vostra disposizione in questo calderone di idee è particolarmente ampio, tanto da permettere una sperimentazione spinta, sostenuta anche dalla possibilità di riavvolgere il tempo alla Braid, così da ovviare a errori o morti premature.

Di contro l'interfaccia non è esattamente impeccabile nel coadiuvarvi nella buona riuscita delle vostre idee, risultando spesso troppo macchinosa per compiere azioni all'apparenza davvero elementari; anche la fisica inoltre, pur giocando un ruolo importante, non sempre risponde in maniera adeguata, lasciando in alcuni casi spazio alla casualità nella risoluzione di alcuni meccanismi.

La grafica del gioco riporta alla mente i platform di fine anni '90

Passando invece l'attenzione al lato tecnico, solitamente uno dei punti deboli per le produzioni indipendenti, troviamo risposte contrastanti, non in grado di soddisfare completamente l'appetito.

La grafica, com'era logico attendersi, fa di necessità virtù e punta tutta la sua forza sull'effetto "cartoon", sostenuta da animazioni ben realizzate e in grado di sorreggere adeguatamente la fisicità su cui molti enigmi si basano. Di contro l'impianto audio è davvero ridotto ai minimi termini, con il testo sottotitolato in italiano a fungere da estrema ancora di salvezza per ottenere la sufficienza.

Nel complesso Doc Clock è in grado di accattivarsi le simpatie del videogiocatore, chiamato a spremersi le meningi per riuscire a venire a capo dei vari enigmi proposti durante i dodici livelli di gioco: in un'ode al sadismo videoludico, più batterete la testa e più vi ostinerete a raggiungere ogni meta che vi verrà prefissata.

Nonostante una certa ripetitività che si coglie nelle fasi più avanzate del gioco e che risiede naturalmente nelle dinamiche proposte, il consiglio è quindi di aprire il portafoglio e fare vostro questo piccolo gioiello indipendente, certi che alla peggio vi troverete davanti ad un titolo in grado di solleticare la vostra fantasia.

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7 / 10

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A proposito dell'autore
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Roberto Bertoni

Contributor

Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.
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