Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Ghost Trick: Detective Fantasma

La morte è solo l'inizio.

Ok, ma come si possono fermare dei criminali con poteri tanto semplici? Nella maggior parte dei casi l'intervento di Sissel serve unicamente per permettere alla vittima di fuggire ma in alcune occasioni lo spostamento di un semplice interruttore può rivelarsi fatale per il maniaco omicida.

Provate a immaginare di sganciare il blocco che tiene ancorata una massiccia palla metallica di quelle utilizzate per demolire gli edifici... e più specificatamente di farlo mentre l'assassino è fermo sotto di essa.

La cosa divertente di Ghost Trick è che il gameplay è in grado di tenere il giocatore saldamente incollato alla console con piacevole semplicità, alternando enigmi più elementari a situazioni vaste e complesse, dov'è perfino necessario scegliere con cura il momento esatto in cui attivare l'oggetto infestato.

L'unica nota negativa della struttura di gioco riguarda la sua eccessiva linearità. Dopo aver fatto pratica con i primi livelli, infatti, ci si ritrova a compiere le medesime azioni per gran parte dell'avventura, almeno finché non ci si imbatte in un altro spirito capace di scambiare di posto due oggetti della stessa forma.

Una volta posseduto un oggetto, sullo schermo vengono indicati gli eventuali “trick” con esso effettuabili.

Prima di questo particolare evento Ghost Trick non riesce mai ad evolversi, imprigionando il giocatore all'interno di una rigida struttura trial and error (fortunatamente bilanciata da checkpoint frequenti e dalla totale assenza di qualsivoglia penalità in caso di fallimento).

Un altro difetto, seppur non troppo grave, può essere riscontrato nell'eccessiva semplicità della trama. Nonostante vanti tempi narrativi davvero ottimi (soprattutto nella distribuzione di cliffhanger e colpi di scena), l'intreccio narrativo non è mai troppo criptico, al punto che con un pizzico di immaginazione è piuttosto semplice trovare in anticipo le risposte ai vari misteri del gioco.

Nonostante questi difetti, tuttavia, Ghost Trick si rivela un titolo veramente eccezionale, grazie anche ai dialoghi sempre brillanti (non ci aspettavamo nulla di diverso da uno dei responsabili di Phoenix Wright) e, soprattutto, a un comparto tecnico meraviglioso.

Il mix di fondali 2D e di personaggi poligonali riesce a creare una sensazione di profondità davvero incredibile, ulteriormente impreziosita dall'elevata qualità delle animazioni di ogni soggetto.

Attraverso un uso attento della stessa tecnica usata nei gloriosi Prince of Persia, Another World e via dicendo, i programmatori sono riusciti a dotare ogni personaggio di animazioni fluide, ricche e superbamente caratterizzanti, che si abbinano alla perfezione con l'aspetto più o meno assurdo di ogni pedina del gioco.

La combinazione delle scelte grafiche ricercate (vestiti e pettinature sono da applauso), delle animazioni studiatissime e dei dialoghi brillanti rende ogni personaggio di Ghost Trick un segno distintivo di questa produzione Capcom, contribuendo a immergere il giocatore in un mondo fantastico, colorato e vibrante.

Se amate le avventure e siete alla ricerca di qualcosa di stilisticamente eccezionale ma non per questo privo di un gameplay all'altezza, non potete assolutamente perdervi Ghost Trick. Lasciarselo sfuggire sarebbe un vero delitto.

9 / 10

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article
Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Filippo Facchetti

Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
Commenti