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Magicka

Quando Diablo incontra Harry Potter...

Se considerate poi che potrete caricare fino a cinque elementi magici alla volta e che ogni combinazione produrrà un suo effetto peculiare, capite bene come la possibilità di sbizzarrirsi sia decisamente alta.

A questo già elevato numero di combinazioni aggiungete infine anche la possibilità di trovare lungo il vostro percorso diverse armi, numerose staffe magiche e alcune formule speciali, tutti elementi che possono essere combinati con i vostri poteri magici per allargare ulteriormente il campo delle alternative a vostra disposizione. Immenso.

Come però ogni killer videoludico ben sa, senza un bersaglio anche la potenza più devastante perde di mordente: ecco quindi un allegro campionario di improbabili e temibili nemici a cui si aggiungono dei mai troppo rimpianti boss di fine livello di "arcadiana memoria".

Imparare i loro pattern e scoprirne i punti deboli sarà così l'ennesima sfida di un gioco che metterà continuamente alla prova i vostri neuroni e i vostri riflessi.

Massacrare i nemici nel modo più fantasioso possibile: questo sarà il vostro credo.
L'onda energetica di Dragonball in Magicka è praticamente roba da bambini.

Purtroppo però una struttura così aperta e così coinvolgente cela anche alcuni difetti, i più gravi dei quali sono il non perfetto bilanciamento fra incantesimi e nemici, cosa che spesso rischierà di far usare ai più pigri le stesse, potenti magie, e la dislocazione delle falangi necessaria per sopravvivere nelle situazioni più concitate.

In ultimo per dover di cronaca è giusto annotare che sparse per i vari capitoli troverete poi anche alcune aree segrete, alcune magie nascoste e qualche piccolo extra, tutti elementi in grado di coinvolgere il giocatore fino al termine del gioco, nel tentativo di raggiungere il fatidico traguardo del completamento al 100%.

Tralasciando tuttavia la semplice durata dell'avventura, i segreti sparsi per i livelli e i vari achievement, credo che il semplice sperimentare alla ricerca della combinazione magica più devastante (o più strana) vi porterà via molto più di tempo di quello preventivato nel momento dell'esborso dei circa nove euro richiesti.

Se tutto ciò non bastasse, in aggiunta alla modalità principale appena descritta troviamo anche l'ormai classica "Orda", dove dovrete resistere a una serie di venti ondate di nemici, da soli o in compagnia, e la simpatica modalità multiplayer "Versus", dove a vincere sarà il mago più "veloce".

Parlando proprio del versante multigiocatore, seppur privo di una vera e propria alternativa PvP, esso ha sicuramente dalla sua la capacità di cogliere al meglio la frenesia dei giochi dove la collaborazione è il collante, senza dimenticare la giusta dose di sadismo derivante dalla possibilità di uccidere i propri compagni nel momento di maggior concitazione.

Dal lato tecnico, invece, come spesso accade in presenza di prodotti provenienti da studi indipendenti, Magicka risalta più per la sua flessibilità che per particolari effetti grafici, sebbene sia le magie che i paesaggi che vi ritroverete ad attraversare brillano per una cura dei dettagli encomiabile.

Probabilmente quando il nuovo capolavoro Blizzard arriverà sul mercato, Magicka e i suoi emuli saranno tiepidi ricordi nella mente di videogiocatori bramosi, ma l'aver riscoperto la gioia del giocare e dello sperimentare è un pregio che non si può non riconoscere ai ragazzi di Arrowhead.

Sublime e lieve, come solo la vera magia sa essere.

8 / 10

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Roberto Bertoni

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Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

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