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Dissidia 012 Duodecim Final Fantasy

Imperdibile.

Il motivo? Semplice: un sistema di progressione degno dei migliori RPG e un costante afflusso di sbloccabili e ricompense volte a mantenere sempre vivo il nostro interesse nel corso del gioco.

Come nel più classico dei Final Fantasy i vostri personaggi riceveranno dei punti esperienza dopo ogni combattimento, saliranno di livello conquistando l'accesso a nuove e migliori abilità e, cosa ancor più importante, potranno essere equipaggiati con una lunga serie di oggetti comprensivi di armi, armature ed accessori. Insomma, in un certo senso Duodecim racchiude tutto ciò che in molti, me compreso, avrebbero voluto vedere in Final Fantasy XIII.

Al di là di questo l'aspetto più interessante dell'esperienza è la quantità di ricompense su cui è possibile mettere le mani, ora dopo ora, oltre a 100 obiettivi in stile Trofei, ognuno dei quali permette di ottenere specifiche ricompense oltre a una vasta gamma di equipaggiamenti e accessori da sbloccare in corso d'opera.

Tutto questo senza contare la straordinaria mole di contenuti aggiuntivi, quali modalità, feature, costumi alternativi e personaggi inediti, che voi stessi potrete acquistare presso un apposito shop usando i crediti PP che avrete accumulato in battaglia.

Ogni personaggio può essere portato fino al 100° livello. Dite addio alla vostra vita sociale.
Le arene presentano una discreta distruttibilità, il che è senz'altro un bene.

In poche parole, anche dopo una decina di ore avrete sempre qualcosa di nuovo in grado di ravvivare il vostro interesse per il prodotto, e questo, permettetemi di dirlo, è un pregio che ben pochi titoli per PSP (e non solo) possono vantare.

Tutto ciò si traduce dunque in una progressione appassionante e soprattutto gratificante, capace di tener vivo l'interesse di qualsiasi giocatore per molto, moltissimo tempo nonostante la discutibile narrazione. Dopo la prima ora di gioco avrete serie difficoltà a tener fede a frasi come "faccio questo combattimento e spengo" e questo non solo per l'assuefante sistema di crescita ma anche per l'ottimo gameplay messo a punto dagli sviluppatori.

Sul fronte del gameplay Duodecim non introduce nulla di davvero innovativo, proponendo un duplice battle system: vi è una variante action, in cui si ha il controllo diretto sul proprio eroe, ed una più in linea con i canoni ruolistici propri della tradizione di Final Fantasy, che permette di affrontare le battaglie attraverso l'impartizione di comandi prestabiliti.

Indipendentemente dall'impostazione selezionata, Duodecim evidenzia comunque una notevole profondità, una qualità questa che si farà via via più evidente con il passare delle ore. Tutto si basa sulla Bravery, una sorta di barriera psico-fisica, il cui valore determina non solo la propria resistenza agli attacchi dell'avversario di turno, ma anche la propria potenza offensiva; sfruttando per l'appunto i "Bravery Attacks", l'obiettivo è dunque ridurre l'indicatore di Bravery del nemico per poi colpire i suoi punti vita con gli "HP Attacks".

A questo punto molti di voi potrebbero pensare che si tratti di un processo semplice, per non dire banale, ma la realtà dei fatti è che lo è solo in apparenza. Avanzando nella modalità storia vi renderete infatti conto di quanto queste meccaniche siano profonde e, di conseguenza, debbano essere padroneggiate al meglio per evitare tristi sconfitte.

Laguna vs. Sepiroth.