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Darkspore

La genetica secondo Maxis.

Ad onor del vero il sopracitato sistema di progressione è un po' atipico visto che le statistiche delle creature non sono il frutto di canonici level-up ma derivano dagli oggetti equipaggiati, ma ciò non toglie che sia comunque in grado di assicurare un discreto coinvolgimento e divertimento lungo tutto il corso dell'esperienza.

A rendere il tutto più interessante vi è poi la necessità di scegliere fra gli eroi a propria disposizione. Prima di affrontare un qualsiasi livello vi sarà infatti chiesto di formare una squadra di soli tre elementi, e proprio tale limitazione, se così vogliamo chiamarla, vi costringerà a valutare attentamente le vostre possibilità.

I nemici disseminati per gli scenari non se ne staranno di certo a guardare, anche se va detto che la loro IA poteva senz'altro essere migliore, e di conseguenza la scelta di una squadra equilibrata si rivelerà spesso la chiave del vostro successo.

Sebbene i nemici siano in grado di adattarsi al vostro stile di gioco, in alcuni frangenti faticherete ad accorgervene.

La vera colonna portante dell'esperienza è però il sistema di personalizzazione proprio del "vecchio" Spore. Attraverso una comoda interfaccia, l'editor interno permette infatti di modificare le proprie creature sotto ogni punto di vista con grande, grandissima facilità, intervenendo sul loro aspetto estetico per renderle più in linea con i propri gusti e modificare ogni più piccolo elemento che le caratterizza, dalle armi ai potenziamenti.

I risultati delle modifiche che deciderete di apportare produrranno inoltre effetti immediati sulle statistiche delle vostre creature e questo vuol dire che potrete sempre monitorare l'eventuale efficacia o inutilità di ogni vostra azione.

Com'è facile intuire tutto questo vi darà dunque la possibilità di modellare la vostra squadra nei minimi dettagli e senza alcun tipo di limitazione, permettendovi così di giocare, sempre e comunque, nella maniera che riterrete più opportuna. Non male, eh?

E questo non è tutto, visto che gli sviluppatori hanno anche pensato bene di permetterci di affrontare la modalità campagna in cooperativa e di testare le nostre abilità con un discreto PvP. Quest'ultimo mostra purtroppo qualche limite di troppo, legato più che altro a uno scarso bilanciamento che si traduce in sconti a volte troppo semplici e in altri casi a dir poco proibitivi, mentre la cooperativa, complici anche alcuni boss esclusivi, si dimostra determinante per accrescere non solo la longevità ma anche il divertimento dell'intera esperienza.

Darkspore si dimostra dunque un prodotto di buona fattura, le cui infinite possibilità di personalizzazione rappresentano il cuore pulsante di un'esperienza ruolistica destinata a regalare diverse ore di divertimento tanto gli appassionati del genere quanto eventuali neofiti o ex-giocatori di Spore.

Nonostante qualche difetto, legato perlopiù a un PvP da rivedere e un singleplayer poco intenso dal punto di vista narrativo, l'ultima fatica di Maxis rappresenta un buon antipasto in attesa di quel mostro sacro che tutti gli appassionati del genere stanno aspettando da molto tempo.

7 / 10

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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