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World of Tanks

Achtung Panzer!

Basta tuttavia una settimana di gioco per capire che per arrivare ai mezzi più potenti senza spendere un euro è necessario essere ottimi giocatori (diciamo portare il carro a casa tre volte per ogni sconfitta), anche se questo presuppone parecchi mesi di grind.

La maggior parte degli appassionati sarà quindi costretta ad aprire i cordoni della borsa e già con sessanta euro e un paio di settimane di gioco avrà la possibilità di allestire un parco carri di tutto rispetto.

Se adorate questo gioco e siete delle benemerite schiappe, beh, allora preparatevi a scucire parecchi soldi perché, come detto poc'anzi, le riparazioni e i rifornimenti sono merce costosa...

Tecnicamente World of Tanks è un buon gioco con una bella selezione di carri discretamente dettagliati e una dozzina di scenari di battaglia che ricreano molto bene tutte le situazioni belliche tipiche della guerra tra blindati del secondo conflitto mondiale con campagne ondulate, deserto, paesini e città da mettere a ferro e fuoco a suon di cannonate. La leggerezza del motore grafico è apprezzabile e permetterà a molti di far girare il gioco senza problemi (la scalabilità è eccellente) anche su portatili non recentissimi.

Il mirino può essere lasciato all'artigliere o gestito in modo totalmente manuale.
Il prossimo colpo dovrà essere quello giusto, perché se il comandante del Tigre si accorge da dove state sparando...

L'unico appunto da fare all'engine è la scarsa devastabilità degli scenari che non va oltre ad alberi, recinzioni ed elementi di piccole dimensioni da abbattere: usare proiettili esplosivi per spazzare via interi caseggiati o travolgere casette a bordo di uno Sherman lanciato a tutta birra, sarebbe stata la vera ciliegina sulla torta di un gioco che in ogni caso si lascia guardare piacevolmente.

Di tutto questo non vi importa un cingolo smontato e siete già pronti a calarvi in torretta? Prima potrebbe essere una buona idea riflettere sulle mancanze di questo gioco che, allo stato attuale delle cose, non ne fanno un prodotto completo, anche se i presupposti per un futuro ben più roseo ci sono tutti, soprattutto in caso di successo che, in queste ultime settimane, fa trovare server pieni a ogni ora del giorno e della notte.

Come detto nell'introduzione, attualmente le lobby permettono di giocare battaglie casuali (divertenti ma nulla di più) e clanwar organizzate (il vero piatto forte di WoT). Nelle intenzioni degli sviluppatori l'idea è quella di far diventare World of Tanks un gioco con una reale componente persistente, realizzando una mappa della Terra suddivisa in province per dare ai clan un obiettivo concreto per cui combattere e non solo la semplice conquista della base avversaria.

Un'idea splendida ma rimasta ancora nelle intenzioni, che quindi limita il gameplay a battaglie singole senza soluzione di continuità per grindare XP a più non posso. I puristi del secondo conflitto mondiale, inoltre, non mancheranno di storcere il naso di fronte all'assenza dei carri inglesi e francesi, che i Wargaming.net hanno già annunciato essere in lavorazione, un aspetto confermato anche dal fatto che qualcuno già mette in campo qualche tank inglese come i Matilda.

Anche l'assenza di un programma di chat vocale si sente, soprattutto nelle clanwar organizzate, lasciando all'onnipresente Teamspeak l'onere di supportare un gioco che non può fare a meno di un sistema di comunicazione vocale per essere goduto al meglio.

I carri leggeri sono veloci ma molto fragili...

Gli amanti delle simulazioni dure e crude sicuramente non apprezzeranno la balistica semplificata ed escamotage quali le riparazioni veloci (praticamente immediate), eseguibili sulle parti mobili del carro da parte dell'equipaggio: una concessione all'elevato realismo del gameplay, che nelle partite di alto livello permette di effettuare kill con un solo colpo rendendo il gioco poco digeribile alla massa.

A conti fatti i pregi di World of Tanks superano comunque i difetti: anche se si tratta di un gioco di compromesso tra arcade e simulazione, ha dalla sua un effetto novità assolutamente gradito che esula dai soliti sparatutto multiplayer, strategici ed RPG massivi, che potrebbe farlo diventare la sorpresa di questo 2011. Le premesse per il 2012 sono ancora migliori e l'impressione è che se i Wargaming riusciranno a realizzare la parte strategica persistente, ci troveremo di fronte a un gioiello unico nel suo genere.

Certo, giocarlo a fondo senza spendere un euro è praticamente impossibile ma l'impressione è che, con un investimento oculato corrispondente a quello di un gioco a prezzo pieno, vi potrete garantire parecchi mesi di blitzkrieg come mai li avete giocati in vita vostra.

8 / 10
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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World of Tanks

Android, iOS, PS4, Xbox One, Xbox 360, PC, Mac, Nintendo Switch

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