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Trouble Witches Neo

Streghette “puffose” sotto tiro.

Più passano i mesi, più l'Xbox 360 si conferma essere la console ideale per gli appassionati di Bullethell Shooter, gli sparatutto vecchio stile in cui lo schermo si riempie letteralmente di letali proiettili da evitare e di nemici da abbattere.

Oggi ci troviamo a parlare di uno sparatutto a scorrimento orizzontale nato come titolo auto-prodotto e, viste le sue indiscutibili qualità, premiato da un grande produttore con una versione arcade e, finalmente, con un ottimo porting su Xbox LIVE Arcade.

Le meccaniche di gioco sono piuttosto tradizionali, visto che chiedono al giocatore di abbattere i numerosi nemici su schermo evitando l'immancabile pioggia di proiettili. Come ogni titolo del genere, tuttavia, anche Trouble Witches Neo si distingue dalla concorrenza per alcuni elementi di gameplay inseriti dai programmatori allo scopo di creare un'esperienza unica e ben riconoscibile.

La particolarità di questo sparatutto risiede nella possibilità di attivare o disattivare, tramite la semplice pressione di un tasto, una barriera magica all'interno della quale gran parte dei proiettili viene rallentata drasticamente.

La durata della barriera è strettamente legata alla quantità di energia magica a disposizione del giocatore, indicata da una piccola barra posta nella parte superiore dello schermo. L'energia magica si ripristina automaticamente, ma è comunque necessario imparare a dosarla con attenzione per sopravvivere nelle fasi di gioco più "affollate".

Come potete vedere, la barriera permette di affrontare in maniera agevole situazioni potenzialmente letali.

Non tutti i colpi, però, sono soggetti ai poteri dello scudo in questione, dettaglio che spesso costringe a muoversi fra minacce più o meno rapide facendo affidamento su riflessi Jedi e su improbabili manovre con il pad.

L'uso della barriera, comunque, si rivela fondamentale anche ai fini del punteggio, visto che i colpi accumulati nell'area magica del personaggio vengono tramutati in monete sonanti una volta distrutto il bersaglio che li aveva generati.

Allo stesso tempo, però, rallentare dei colpi senza riuscire a eliminare il nemico che li ha esplosi può rivelarsi un problema importante, visto che nel momento esatto in cui l'astronave in questione esce dallo schermo, tutti i suoi proiettili recuperano la velocità originale, cambiando direzione per puntare direttamente verso la maghetta controllata dal giocatore.

Questa dinamica crea un gameplay piacevolmente equilibrato in cui il giocatore è invitato ad assumersi qualche rischio, aspettando che lo schermo si riempia di mine vaganti invece di eliminare ogni nemico nel momento esatto in cui appare in gioco.

A tutto questo si va ad affiancare l'uso delle carte, potenziamenti acquistabili nei negozi sparsi per i livelli e utilizzabili in qualsiasi momento durante l'infernale battaglia fra i cieli dei sei livelli di Trouble Witches Neo.

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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