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inFamous 2

Famoso o Famigerato? A voi la scelta.

Chiunque abbia avuto modo di giocare, e magari anche finire, il primo inFamous non potrà certo negare che si è trattato di una delle migliori e più divertenti esclusive realizzate sin dall'avvento della PlayStation 3.

L'intensa e ricca esperienza open-world messa a punto dai ragazzi di Suckerpunch stupì infatti non solo per l'interessante concept di base e per l'affascinante storyline - ricordate il colpo di scena finale? - ma soprattutto per la possibilità di affrontare gli eventi nella maniera ritenuta più adeguata: da buoni, per garantire la sicurezza degli abitanti di Empire City, o da "infami", pensando solo ed esclusivamente ai propri interessi.

Visto il successo del primo capitolo del franchise, la realizzazione di un sequel era prevedibile e scontata, ma la domanda che tutti ci siamo posti, sin dall'annuncio ufficiale, è sempre stata una sola: inFamous 2 sarà un semplice "more of the same" o un capolavoro in grado di capitalizzare sui punti di forza del suo predecessore per elevare ulteriormente gli standard qualitativi del franchise?

La risposta è stranamente una via di mezzo tra questi due "estremi"; da un lato non si può infatti negare che l'esperienza sia, concettualmente e strutturalmente, simile a quella del primo inFamous, ma dall'altro è impossibile non accorgersi di quanti siano i miglioramenti apportati dal team responsabile del progetto.

Qui potete vedere l'Amplificatore, la mazza/parafulmine di Cole, utilissima negli scontri corpo a corpo.

Sin dai primissimi minuti chiunque abbia avuto modo di giocare al precedente capitolo si sentirà infatti fondamentalmente "a casa" nonostante il cambio setting, passato dalle cupe strade di Empire City alla soleggiata New Marais, una metropoli del vizio caduta ora in mano ad una milizia armata, in cui Cole si prepara ad incontrare uno scienziato che sembrerebbe in grado di fornirgli il potere di combattere la tanto chiacchierata Bestia.

La storia di inFamous 2 riprende infatti esattamente dal punto in cui si era interrotta quella del primo capitolo [occhio agli spoiler se ancora non l'avete completato]: dopo aver sconfitto Kessler ad aver saputo dell'incombente nemico che minaccia la sopravvivenza dell'intera popolazione, Cole ed il suo inseparabile amico Zake fanno la conoscenza di Lucy Kuo, affascinante agente sotto copertura che sembra conoscere tutti i dettagli relativi all'imminente attacco della Bestia; quest'ultima li invita dunque a raggiungere New Marais, luogo in cui vive un famoso scienziato che dovrebbe riuscire ad amplificare i poteri del nostro Cole... ma qualcosa va storto... qualcosa va sempre storto.

Caricando i dati del primo inFamous all'avvio di una nuova partita si possono ottenere dei graditissimi bonus iniziali.

Dopo una prima fase introduttiva, volta più che altro a permetterci di familiarizzare con le dinamiche di gioco, Cole si ritroverà infatti in una situazione apparentemente disperata che, complici alcuni incontri a dir poco "insoliti", lo costringerà a dover prendere, come da tradizione, delle difficilissime decisioni.

Il sistema di allineamento morale, una delle feature più interessanti del primo capitolo del franchise, è stato infatti riproposto anche in inFamous 2, ma questa volta scegliere da che parte stare non sarà più così semplice come in passato; rispetto alla precedente avventura, dove vi era una netta distinzione tra azioni "buone" e "cattive", questo sequel propone infatti una quotidianità molto più ricca di sfaccettature in cui non sempre potremmo essere in grado di capire le effettive conseguenze delle nostre azioni.

Siete pronti per accogliere La Bestia?

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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