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Carnival Island - review

Il Carnevale si festeggia col Move.

Il carnevale è ormai alle porte e se siete padri di famiglia o magari anche solo fratelli maggiori, forse vi starete chiedendo se vi sia un videogioco da poter regalare ai vostri figli o fratelli minori per festeggiare questo evento. In tal senso le opzioni, a dire il vero, non sono poi tante, ma nel caso in cui siate provvisti di Move l'ultima fatica di Magic Pixel Games potrebbe rivelarsi un acquisto a dir poco azzeccato.

Carnival Island, sviluppato in esclusiva per PlayStation 3 e dunque per Move, si candida infatti come il perfetto party game per giovani e giovanissimi, pur essendo forse ancora lontano dai massimi esponenti della categoria sotto il profilo puramente qualitativo.

Tutto si svolge all'interno di Carnival, isoletta che ospita un appariscente parco giochi apparentemente abbandonato; al momento del vostro arrivo la struttura riprenderà magicamente vita e colore, aprendovi le porte a un'esperienza all'insegna dell'allegria che vi vedrà affrontare una serie di simpatici mini-giochi in linea con l'atmosfera carnevalesca che contraddistingue il concept di base.

Le attività proposte sono quelle che ritrovereste in un qualsiasi parco giochi aperto anche ai bambini: si passa dai giochi che coinvolgono il lancio di anelli (in questo caso, per fortuna, non sono truccati), per arrivare poi al mini-bowling, il tutto senza dimenticare storici evergreen come il "wack a mole", meglio conosciuto in Italia come "schiaccia la talpa".

I mini-giochi disponibili, pur non brillando per profondità concettuale, sono fortunatamente ben realizzati e fanno buon uso del Move, anche se non richiedono chissà quale abilità sopraffina per essere superati con successo. I giocatori più smaliziati non avranno dunque alcuna difficoltà a stabilire un record dopo l'altro, ma nonostante quest'apparente mancanza di stimoli, è comunque innegabile che i più piccoli non faticheranno a provare coinvolgimento e divertimento sin dai primissimi minuti.

La direzione artistica e alcuni personaggi secondari di indubbio fascino per i videogiocatori di giovane età sono infatti determinanti per la creazione di un'atmosfera fresca e suggestiva, e se a questo aggiungiamo un pregevole sistema di progressione, fatto di attività sbloccabili e premi acquistabili con i biglietti ottenuti al termine di ogni mini-gioco, il risultato non può che essere soddisfacente.

I difetti ci sono e si vedono, come ad esempio una scarsa profondità concettuale e un leggero senso di monotonia che si farà via via più percepibile con il passare delle ore, ma ciò non toglie che alla luce di quello che è il target di riferimento del prodotto, non si può negare che il prodotto riesca a raggiungere il suo obiettivo: divertire senza troppe pretese.

In definitiva Carnival Island si dimostra dunque un titolo di discreta fattura, capace di divertire i più piccoli senza scontentare troppo i videogiocatori più stagionati. La colorata ambientazione unita a una serie di attività fondamentalmente piacevoli e divertenti, si dimostrano infatti determinanti per assicurare un'esperienza tutto sommato soddisfacente... sempre che si abbia l'opportunità di condividerla con amici e parenti, specie i più piccoli.

6 / 10

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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