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La Via della Fortuna - review

Itadaki Street è arrivato in Europa!

Correva l'anno 1991 quando un gioco intitolato Itadaki Street: Watashi no Omise ni Yottette faceva il suo esordio sui Famicom giapponesi. Era una sorta di Monopoli, nel quale le varie stazioni, vicoli e strade erano sostituite da location più originali e tipicamente giapponesi.

A quel gioco ne seguì un altro quattro anni dopo su Super Famicom e un altro ancora nel 1998 su PlayStation, il primo pubblicato da una certa Enix che sicuramente avete già sentito nominare. Il successo crescente di questa serie convinse il publisher (che nel frattempo si era unito in matrimonio con Square) ad ampliarne la formula originale, abbinandone al tempo stesso il gameplay a personaggi ben più noti, quelli delle serie Dragon Quest e Final Fantasy.

La saga proseguì con altri due capitoli che uscirono in rapida successione su PlayStation 2 e PSP, per poi trasferirsi su Nintendo DS e inglobare anche i personaggi più famosi della serie Super Mario.

Il gioco include praticamente tutti i componenti della famiglia di Mario e parecchi personaggi della saga Dragon Quest.

Tutti questi giochi ebbero un punto in comune: non uscirono mai dai confini giapponesi e chi li guardava con desiderio dalla sponda occidentale, disperava di poter mettere un giorno le mani su un episodio della serie. A sorpresa, quando nessuno se lo aspettava più, quel giorno è arrivato e gli utenti Wii possono ora godere del loro primo Itadaki Street, che per l'occasione in Italia è stato ribattezzato La Via della Fortuna.

Ho parlato in precedenza di una specie di clone del famoso Monopoly (che nel frattempo ha perso la sua "i" in favore della più internazionale "y") e così è in effetti, almeno per il 60/70% del gameplay. Siamo di fronte alla versione virtuale di un board game, che in questo caso comprende ben 18 diverse tavole, ognuna dedicata a un particolare stage delle due serie a cui il gioco è dedicato: Super Mario e Dragon Quest.

Il funzionamento è piuttosto canonico: si gettano dei dadi (virtuali anche loro) e si muove il proprio "segnalino" sulle caselle, cercando di acquistare nuove proprietà e pagando nel caso si atterri su quelle possedute da altri giocatori. Anche in questo caso è possibile ingrandire le singole proprietà in nostro possesso, ma stavolta non con case e alberghi colorati.

La colonna sonora è composta da motivi presi da entrambe le saghe a cui il gioco fa riferimento, alcune remixate.

"Siamo di fronte alla versione virtuale di Monopoly con tavole ispirate a Super Mario e Dragon Quest"

Aumentando il valore di un negozio si aumenta anche quello degli altri che eventualmente si trovano nelle sue vicinanze ed è qui che entra in gioco il fattore fortuna. Se i dadi non vi arridono potete maledire chi volete, difficilmente farete pagare conti salati ai vostri avversari e da questo punto di vista in più di un'occasione ho avuto l'impressione che l'Intelligenza Artificiale barasse.

Ogni azione compiuta nel gioco, ovviamente, è sottolineata da simpatiche animazioni e siparietti che vedono protagonisti anche i Mii dei giocatori. All'inizio sono sicuramente simpatiche e utili per capire cosa si deve fare, ma alla lunga tali animazioni e i relativi "baloon" che spiegano ciò che accade sullo schermo risultano però irritanti.

La vittoria va a chi per primo riesce ad accumulare un patrimonio totale di 5000... ehm, monete, tra contanti e proprietà. Oltre alle compravendite e alle contrattazioni entrano in gioco anche altri fattori, che dipendono molto dalla fortuna (d'altronde il titolo del gioco parla chiaro). Acquisendo, ad esempio, i quattro semi delle carte lungo il percorso, si ottiene un bonus e una promozione ed è anche possibile acquistare, senza chiedere il permesso, le proprietà altrui... che però costeranno cinque volte di più. Si chiama esproprio e in pratica è una metafora del capitalismo!

Sei delle 18 tavole del gioco sono inizialmente bloccate e per renderle disponibili dovrete sudare un bel po'.

È possibile scegliere se giocare con le regole standard o semplificate. Queste ultime sono state inserite per facilitare l'accesso ai giocatori meno esperti, ma permettono comunque di sbloccare i bonus presenti nel gioco. Detto fra noi, se deciderete di iniziare con le regole standard quasi mai vi troverete in difficoltà, anche se il fattore strategico è sicuramente più alto rispetto all'altra modalità.

"È possibile scegliere se giocare con le regole standard o semplificate, inserite per facilitare i giocatori meno esperti"

Vengono ad esempio aggiunti i quartieri, che fanno aumentare notevolmente il valore delle proprietà al loro interno nel caso si riesca ad acquistarle tutte. Si possono poi comprare azioni per far aumentare il valore dei titoli e dei negozi, il cui prezzo dipenderà dal valore dei negozi presenti in un determinato quartiere. Niente di complicato, tranquilli, imparerete come funziona già dopo pochi giri.

Non mancano neanche gli eventi causali, che in sostanza sono la versione moderna degli Imprevisti e delle Probabilità che tante volte abbiamo letto sui talloncini del Monopoly. Capitando su una casella speciale si dà il via ad un evento, che non sempre purtroppo è a nostro favore e anche qui il discorso fortuna entra in gioco.

Se le prime tavole a disposizione offrono ben poco oltre alla formula di base, quelle più avanzate, oltre ad essere decisamente più grandi e complesse, garantiscono maggiori varianti di gameplay. La presenza di semplici (ma divertenti) mini giochi, scorciatoie e bonus nascosti fanno aumentare a dismisura il divertimento offerto, anche se alla lunga il tutto tende a ripetersi un po' troppo

A tal proposito, è quasi superfluo dire come un titolo del genere acquisti almeno il doppio del suo appeal se giocato in compagnia di qualche altra unità carbonio... poco importa se è di sesso femminile o maschile. È possibile sia giocare in quattro sulla stessa console che online, ma in quest'ultimo caso vi sfido a trovare qualcuno disponibile Io ci ho provato per due giorni e alla fine ho rinunciato... dannati Call of Duty e Battlefield 3! L'unica speranza che avete è di trovare qualche appassionato come voi con cui scambiare il Codice Amico.

Alla luce di tutto questo, il gioco offre sicuramente soddisfazioni a chi è appassionato del genere. Se l'interfaccia fosse stata un po' più chiara (in alcuni casi è difficile capire a chi appartengano le proprietà) e fosse stato inserito qualche mini gioco in più, magari virando un po' più verso lo stile Mario Party, sicuramente La Via della Fortuna avrebbe potuto ottenere una valutazione superiore.

Se in ogni caso possedete un Wii e vi siete stancati di giocare al Monopoly ufficiale (disponibile ormai da tempo sulla console Nintendo), l'ultimo arrivato di casa Square Enix rimane comunque un acquisto consigliato.

7 / 10

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La Via della Fortuna

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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