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Quarrel - review

Ne ferisce più la parola che la spada...

Lo ammetto, ho sempre odiato Risiko. È un gioco bastardo e vendicativo, che si ricorda di ogni tuo atto di viltà, di ogni tua indecisione, e te la fa pagare nel peggiore dei modi. Dove ore e ore di tattica vengono mandate all'aria dalla bionda che esce col vostro amico e che attacca le vostre armate "perché altrimenti si annoia", anche se i suoi obiettivi sono completamente diversi, sbaragliandovi con una sfilza di sei. Perché Risiko non è solo bastardo, ma anche un vecchio porco.

Con Scarabeo invece ho sempre avuto un ottimo rapporto. Se oggi scrivo è anche perché da piccolo ero un bambino terribilmente saccente e secchione, che non ha mai avuto problemi a trovare le parole, e grazie a Scarabeo mi vendicavo di tutti i tunnel e i gol che subivo al campetto.

Se ve lo state chiedendo, la parola è 'Souffles'.

Che ne direste di unire questi due giochi da tavolo completamente agli antipodi, coniugando la conquista territoriale e la gestione delle armate di Risiko, con la conoscenza delle parole di Scarabeo? Beh questo è esattamente l'obiettivo di Quarrel che mescola elementi da entrambe le parti per creare un titolo difficile da mollare, sia che vi sfidiate con la tostissima intelligenza artificiale, con qualche amico, o con illustri sconosciuti online.

Come in Risiko, in Quarrel dovrete muovere le vostre truppe di territorio in territorio, eliminando gli avversari e conquistando tutti gli spazi disponibili. Tuttavia, gli scontri non sono decisi da un semplice lancio del dado ma dalla vostra conoscenza delle parole. Il concetto è abbastanza semplice: avete a disposizione otto lettere per comporre una parola ma potrete usarne solo in numero uguale alle forze schierate sul territorio. Chi compone la parola col punteggio più alto, vince. Se era in attacco, conquista il territorio, lasciando un solo soldato a guardia del territorio d'origine; se era in difesa, può prendere uno o più prigionieri per rimpolpare le proprie fila. In caso di parità, vince chi ha composto la parola per primo.

"Gli scontri non sono decisi da un semplice lancio del dado ma dalla vostra conoscenza delle parole"

Ovviamente, se vi trovate a difendere con sole due lettere contro un'armata che può usarne cinque o più, il risultato è scontato. Tuttavia il diverso punteggio associato a ogni lettera, proprio come nello Scarabeo, può portare a interessanti colpi di scena. Se ben giocata, una parola breve ma con lettere di "valore" può battere una parola più lunga ma più banale.

In totale su Quarrel si possono sfidare fino a quattro giocatori contemporaneamente, ma ogni scontro sarà uno contro uno. Tuttavia, non abbiate paura di dover passare ore di fronte allo schermo mentre il computer fa le sue mosse. Per evitare di annoiarvi quando è il turno degli altri giocatori, gli sviluppatori hanno ideato una mossa molto furba per farvi passare il tempo. In ogni scontro in cui non siete coinvolti, potrete comunque creare una parola, da terminare prima che finisca lo scontro. Se riuscirete a utilizzare tutte le otto lettere vincerete un soldato, altrimenti andrete a incrementare il punteggio che sblocca i rinforzi, quello che normalmente aumenta con ogni vittoria.

Ecco come si presenta un campo di battaglia particolarmente affollato.

"Purtroppo per i meno anglofoni, Quarrel è esclusivamente disponibile in lingua inglese"

Tutto bene dunque? Sì e no. Innanzitutto, purtroppo per i meno anglofoni, Quarrel è esclusivamente disponibile in lingua inglese, quindi a meno che non siate abbastanza ferrati in questo idioma, non considerate neppure l'idea di scaricare il gioco. Inoltre, dopo poche partite si ha la netta sensazione che il computer bari, e di brutto anche.

Non lo dico solo perché ai livello più alti l'IA sembra un vocabolario ambulante, ma perché mi ha battuto anche quando ho provato a rubare io, utilizzando un programma che crea parole in base alle lettere che gli fornisci. In più di un caso, pur avendo creato una parola di otto lettere in meno di dieci secondi, venivo comunque battuto dall'IA che la creava in tre o quattro. Mi sa che chi sviluppava il gioco ha scambiato "difficile" con "frustrante".

Tenendo conto di ciò, molto probabilmente vi orienterete subito verso gli scontri online, almeno quando verrete sconfitti saprete che è stato un essere umano più intelligente di voi a farlo (a meno che non rubi come me). Ovviamente, sempre che troviate qualcuno disposto a testare la propria conoscenza del vocabolario contro di voi: i server al momento sono quasi deserti…

Una galleria di immagini di Quarrel.

A completare l'offerta ci sono alcune modalità di gioco differenti, che aumenteranno senza dubbio la già ampia rigiocabilità del titolo. In una vi dovrete scontrare via via con tutte le IA, in un'altra dovrete soddisfare determinati requisiti, o catturare tot nemici; un'altra ancora vi darà pochissimo tempo per finire la parola, e così via.

Concludendo, Quarrel è un titolo che si presenta senza dubbio bene, ha una grafica colorata e definita, meccaniche di gioco che metteranno a dura prova la vostra abilità e un sacco di modalità di gioco. Tuttavia l'esagerata difficoltà dell'IA ai livelli più alti, la mancanza di una vera comunità online e il grande scalino rappresentato dalla lingua, per quanto riguarda gli utenti italiani, tolgono inevitabilmente qualche punto al voto finale, nonostante il gioco costi solo 400 Microsoft Points e abbia l'innegabile pregio di tenervi allenata la mente.

6 / 10

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Quarrel

iOS, Xbox 360

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Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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