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Crusader Kings II - review

La strategia ritrova il suo Re.

Il matrimonio è una questione delicata: si comincia con il conoscersi, si passa del tempo assieme e poi, a un certo punto, si decide che può valere la pena passare il resto della propria vita uniti da un sacro vincolo inviolabile.

Questo se parliamo del 2012, ma se ci spostiamo intorno all'anno 1000 le cose non erano esattamente così facili, trovandoci in un contesto dove unirsi e procreare, per chi ricopriva ruoli di interesse pubblico, era più simile a una partita a scacchi che ad una questione di amore e passione.

Casomai foste fra quelli che preferiscono la prima alternativa rispetto alla seconda, Crusader Kings II potrebbe essere la soluzione dei vostri problemi, in quanto il novello strategico a turni made in Paradox vi porterà a rivivere le gesta di una casata nobiliare in quella che dai più è ancora ritenuta una delle pagine più buie della storia dell'uomo.

Altro che crisi dell'Euro e salvataggio della Grecia! (ma anche dell'Italia, ormai. ndSS)

Non crediate però di cavarvela all'acqua di rose: Crusader Kings II è uno dei più completi e complessi titoli attualmente presenti sul mercato e, a conti fatti, è probabilmente dai tempi di Europa Universalis III che la voglia di pianificazione e controllo totale non raggiungeva tali livelli di soddisfazione. Ma vediamo quello che ci aspetta: dopo il tutorial, essenziale per riuscire a acquisire una prima infarinatura degli elementi portanti del gameplay, dovrete scegliere uno fra i quattro scenari pre impostati disponibili oppure lasciare libero spazio al vostro estro selezionando anno e casata preferiti.

Fatto ciò, nei panni di un re, di un duca o addirittura dell'imperatore, il vostro scopo sarà quello di plasmare le vicende di un'Europa in fermento, cercando al contempo di ottenere il punteggio più alto possibile entro il termine di chiusura dei giochi (il 1452); unico limite e condizione di game over, il ritrovarsi di punto in bianco senza eredi legittimi e virtualmente in calzettoni di lana a fronte degli sforzi fatti per creare una dinastia regale.

"Crusader Kings II è uno dei più completi e complessi titoli attualmente presenti sul mercato"

Sforzi che peraltro, come vedrete fin dalle prime battute, investono praticamente ogni aspetto di ciò che comunemente si definisce come strategia: dovrete infatti barcamenarvi con la diplomazia, indire guerre, gestire i vostri possedimenti, costruire una fitta rete di relazioni e arrivare anche a decidere chi far sposare a chi in un contesto dove gli attori in campo sono oltre un centinaio e le inclinazioni morali di questi altrettante.

Ad ogni campagna sarà necessario richiamare a raccolta le proprie forze.

Ogni personaggio presente su schermo, ricalcante la controparte reale dell'epoca, avrà dalla sua tutta una serie di parametri che ne determinano il comportamento sul campo, con variabili come religione, aderenze politiche, interessi commerciali e militari a fare da contorno ad un contesto talmente raffinato da lasciar spesso l'impressione che "dall'altra parte del tavolo" ci sia una persona in carne ed ossa piuttosto che l'intelligenza artificiale.

Per farvi largo fra le fila della nobiltà le possibilità a disposizione spazieranno poi anche ben oltre quelli che sono i canali classici: ad esempio potrete farvi amici una serie di vassalli proponendo loro regalie e promozioni, per poi assassinarli uno ad uno mentre questi si ritengo al sicuro. O anche, andando a sfidare il potere del Papa, eleggere un'anti Papa con cui affrontare a viso aperto i bigotti della religione, in una lotta fra potere temporale e potere spirituale senza esclusione di colpi.

Mentre voi porterete avanti i vostri piani la storia ovviamente non rallenterà la sua marcia e quindi tutta una serie di eventi come l'invasione della Bretagna da parte dei Normanni o la battaglia fra mori e Spagnoli imperverseranno sul vostro scenario, aggiungendo ulteriore pepe ai delicati equilibri del gioco e causando spesso repentini cambiamenti nelle variabili che tenevate attentamente sotto controllo.

Scegliere i propri uomini con attenzione è fondamentale.

Solamente giocando e rigiocando si potrà quindi entrare appieno all'interno dei meccanismi che regolano un gameplay tanto profondo da richiedere ben più delle canoniche sette camicie per essere padroneggiato.

"Solamente giocando e rigiocando si potrà entrare all'interno dei meccanismi che regolano un gameplay tanto profondo"

Giusto per fare un altro esempio, ho apprezzato molto la volontà degli sviluppatori di abbandonare il classico sviluppo preimpostato del progresso tecnologico, dove spesso ci si ritrova a scegliere un preciso step evolutivo al costo di alcuni turni, in favore di un sistema focalizzato su tematiche a più ampio respiro, ben più realistico sebbene più difficile da dominare.

Di elementi come vedete ce ne sono parecchi e il sottile equilibrio fra gestione del territorio e intrighi a corte permetterà di adottare un numero di strategie notevole, tanto che vi ritroverete a giocare una partita dopo l'altra al solo fine di poter provare a fondo ogni variante; peccato per alcune limitazioni poco comprensibili come l'impossibilità di giocare nei panni di una nazione non cristiana, ma sono sicuro che anche questi piccoli nei verranno sistemati con dei DLC di prossima uscita.

Laddove i numerosi elementi presenti concorrono così a creare uno scenario di una complessità variabile ma sempre crescente con il passare delle ore, l'interfaccia e il sistema di aiuti interni concorrono a rendere il tutto agilmente controllabile.

La religione sarà spesso protagonista di lotte di interessi piuttosto che ideologiche.

Ogni vostro passaggio o mossa verrà infatti supportata, se lo vorrete, da continui suggerimenti o indicazioni su quelle che sono i fattori in gioco, sebbene non sempre sia possibile avere un rapido accesso a tabelle di confronto o a statistiche omnicompresive; d'altronde vista la mole di elementi presenti è praticamente impossibile trovare una soluzione che possa accontentare tutti e allo stesso tempo sia facile da usare.

La grafica lascia il tempo che trova, non tanto perché avrebbe avuto poco senso proporre milioni di poligoni, shader o simil 3D, quanto perché non è questo elemento a poter spostare la bilancia fra un eventuale acquisto e il totale menfreghismo quando ci si trova a parlare di uno strategico a turni.

Nonostante ciò è difficile rimanere immuni al fascino delle cartine europee rappresentate con il classico stile delle mappe di epoca medievale, quelle che lasciano sognare campagne vittoriose e confini ricchi di storia.

"La grafica lascia il tempo che trova perché in questo caso non è un elemento tale spostare la bilancia"

Eccezionale inoltre anche il comparto musicale che propone una colonna sonora davvero piacevole e in grado di accompagnarvi amabilmente in tutte le vostre scelte; di contro la mancata localizzazione dell'italiano toglie qualcosa ad un titolo che forzatamente richiede la piena comprensione di tutto quello che passa per lo schermo.

Paradox ha deciso di presentare Crusader Kings II con una serie di simpatici filmati. Eccone uno per capire la differenza tra la guerra e il matrimonio...

Se infine, dopo tutto quello che abbiamo visto, non siete ancora sazi, vi farà piacere sapere che Crusader Kings II include anche una modalità multiplayer fino a 32 giocatori, sebbene la modalità scelta non permetta di giocare in tempo reale ma solamente di attendere che ogni giocatore effettui le proprie mosse prima di poter agire in prima persona.

Crusader Kings II è un gioco per pochi, o meglio ritengo che pochi abbiano la pazienza necessaria per potersi addentrare all'interno di un meccanismo che, in virtù della sua precisione, rende il titolo Paradox uno dei migliori strategici attualmente disponibili sul mercato.

Nonostante ciò credo sia giusto premiarlo con un voto vicino alla perfezione, solo sfiorata a causa del mancato supporto al nostro idioma e per una curva di apprendimento forse troppo ripida anche per gli amanti del genere.

9 / 10

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Roberto Bertoni

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Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.
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