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Lumines: Electronic Symphony - review

Il concerto perfetto per i nostri polpastrelli.

Anni fa, quando la PSP uscì sul mercato, Lumines, puzzle game musicale nato dal genio di Tetsuya Mizuguchi, seppe conquistare numerosi appassionati di Tetris con una formula fresca e una colonna sonora a dir poco meravigliosa.

D'altra parte stiamo parlando di un progetto del papà di Rez e di Child of Eden, che ha sempre lavorato sodo per trovare la commistione sensoriale perfetta. Nella testa di tutti gli appassionati che si lasciarono catturare dalla magia del primo Lumines risuonano ancora le note di Shining dei Mondo Grosso, traccia d'apertura del gioco e brano simbolo dell'intera esperienza.

Ogni skin può essere completata eseguendo un certo numero di combo oppure arrivando al termine della canzone.

A tanti anni dalla nascita della serie e dopo una serie di seguiti decisamente meno ispirati e convincenti dell'originale, assistiamo al lancio di una nuova console portatile di Sony, la PlayStation Vita, accompagnata ancora una volta da un episodio dedicato di Lumines.

Distribuito da Ubisoft, Lumines: Electronic Symphony si rivela essere un titolo assolutamente imperdibile per gli appassionati di puzzle game e di buona musica, visto che finalmente ritrova l'ottimo bilanciamento del primissimo capitolo offrendo un'esperienza al tempo stesso difficile, avvolgente e perfettamente in grado di far vivere emozionanti viaggi fuori dalla realtà.

Come funziona esattamente Lumines? Il gameplay di base non è cambiato minimamente rispetto a quello visto anni fa su PSP e, in sostanza, richiede al giocatore di gestire una serie di blocchi quadrati formati da combinazioni di quattro quadrati più piccoli e di due colori differenti.

L'obiettivo è quello di posizionare i blocchi in modo tale da affiancare quelli dello stesso colore, trasformandoli in quadrati o rettangoli sempre più grandi. A differenza di quanto accade in Tetris, tuttavia, una volta realizzate le composizioni richieste queste non spariscono immediatamente ma restano sullo schermo in attesa del passaggio della linea di battuta.

Il passaggio da una skin all'altra spesso può spiazzare il giocatore, soprattutto quando si incontrano abbinamenti di colore particolari.

"Lumines riesce a legare indissolubilmente le dinamiche di gameplay ai ritmi musicali proposti da ogni singola skin"

Questa linea verticale, in pratica, si muove da sinistra verso destra seguendo il ritmo del brano musicale in sottofondo e, al suo passaggio, ripulisce lo schermo dai blocchi costruiti dal giocatore, facendo salire il moltiplicatore delle combo e, al tempo stesso, innalzando il punteggio.

Grazie a questa meccanica ormai collaudata da anni di partite su PSP, Lumines riesce a legare indissolubilmente le dinamiche di gameplay ai ritmi musicali proposti da ogni singola skin, il tutto sulle note di una selezione musicale di indiscutibile spessore.

Vista la natura del titolo la scaletta ruota interamente attorno a una selezione di brani elettronici scelti con grande cura, con un risultato finale che, finalmente, non fa rimpiangere la meravigliosa sinfonia del primo capitolo.

I ritmi di Lumines: Electronic Symphony passano senza soluzione di continuità da sonorità cupe a trionfi di cori brasiliani, soffermandosi ora su alcuni celebri riff dei Chemical Brothers, ora su pezzi degli Aphex Twin o dei Pet Shop Boys.

Il risultato finale è che ogni singola partita si trasforma in un vero trionfo di sensazioni in grado di catturare completamente l'attenzione del giocatore sulla PlayStation Vita, isolandolo da tutto ciò che accade al di fuori della sessione di gioco. Per vivere al meglio l'intera esperienza, naturalmente, l'uso delle cuffie è caldamente consigliato, così come la preventiva ricarica della batteria, onde evitare spiacevoli interruzioni indesiderate.

Giocando a Lumines imparerete a sentire il tempo di ogni canzone dentro di voi, in modo da gestire alla perfezione le vostre combo.

All'interno della meccanica base del gameplay di Lumines, inoltre, intervengono alcune particolarità utili a rendere l'esperienza ancor più frizzante. Per ottenere punteggi degni di nota, infatti, è consigliabile creare il maggior numero possibile di strutture su schermo prima del passaggio della linea di battuta, in modo da aumentare il moltiplicatore.

Un altro elemento da tenere sempre a mente riguarda il sostanzioso bonus di punti che si ottiene ogni volta che si riescono a cancellare dallo schermo i blocchi di un singolo colore o, meglio ancora, di entrambi le colorazioni, in modo da ripulire completamente il campo di gioco.

"All'interno del gameplay base di Lumines, intervengono alcune particolarità utili a rendere l'esperienza ancor più frizzante"

A queste due tecniche avanzate si vanno ad affiancare, per la prima volta in questo episodio, le abilità associate agli avatar selezionabili, che dopo esser state opportunamente caricate a suon di combo permettono, per esempio, di richiamare blocchi speciali semplicemente sfiorando il proprio avatar sul touch screen, oppure di controllare per un breve periodo la velocità della linea di battuta o dell'apparizione dei blocchi.

A questo si aggiunge un nuovo blocco speciale che, una volta posizionato, modifica in modo totalmente casuale il colore dei blocchi adiacenti, a volte offrendo un aiuto insperato in situazioni particolarmente complicate, altre volte complicando drammaticamente le cose. Tutto questo aggiunge un pizzico di pepe all'intera esperienza, costringendo il giocatore a restare sempre all'erta anche quando la situazione è apparentemente sotto controllo.

Nella parte sinistra dello schermo vengono mostrati i tre blocchi successivi della sequenza.

Al di là del sempre ottimo gameplay, comunque, il vero punto di forza di Lumines va ricercato nell'azzeccata selezione musicale e, soprattutto, nel monumentale livello qualitativo delle skin, che in pratica non solo associano a un singolo brano musicale uno sfondo opportunamente animato, ma a tutto questo affiancano i colori dei blocchi e l'intera gamma di effetti sonori legati ai movimenti su schermo, in modo da creare la cacofonia perfetta per ogni singolo livello.

Dopo aver completato la modalità Viaggio, nella quale in sostanza si affrontano tutte le 43 skin presenti nella cartuccia secondo un ordine fissato dai programmatori, i livelli vengono sbloccati per essere utilizzati a piacimento in vere e proprie scalette personalizzate, da affrontare secondo i propri gusti e, soprattutto, da condividere con gli amici tramite il servizio Near.

L'interazione con gli amici si limita a questo e a una semplice modalità multiplayer ad-hoc in cui si possono sfruttare le abilità degli avatar per creare qualche problema al proprio rivale, impedendogli di portare avanti in modo adeguato la propria strategia di gioco.

Il trailer di lancio di Lumines Electronic Symphony.

A questo si affiancano le sfide a tempo (che richiedono di registrare il punteggio più alto possibile giocando brevi sessioni scandite da un conto alla rovescia più o meno duraturo) e la modalità Maestro, dove i giocatori più esperti possono mettersi alla prova cercando di completare una serie di percorsi caratterizzati da skin particolarmente difficili e da velocità di caduta dei blocchi e di passaggio della linea di battuta davvero estreme.

Questo è tutto ciò che Lumines: Electronic Symphony è in grado di offrire a coloro che decideranno di dargli fiducia. Se amate la buona musica e siete alla ricerca di un'esperienza in grado di tenervi incollati alla console non dovreste perdervi questo piccolo gioiello, capace da solo di farvi scaricare più e più volte la batteria della PlayStation Vita. Acquistatelo in versione digitale e portatelo sempre con voi: non ve ne pentirete!

9 / 10

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Lumines: Electronic Symphony

PlayStation Vita

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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