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Lego Harry Potter: Anni 5-7 - review

Blocchetti di magia su PS Vita.

Dopo aver sfornato titoli su praticamente ogni console affacciatasi al mercato dai tempi di PS2, i ragazzi di Traveller's Tale non potevano certo tenere le proprie mani lontane dalla neonata PS Vita. La ricca line-up della piccolina di casa Sony si riempie dunque di magia con Lego Harry Potter: Anni 5-7, nuova revisione in chiave rigorosamente Lego delle avventure del maghetto multi-milionario targato Warner Bros.

Come molti di voi sapranno, l'universo di Hogwarts e i suoi abitanti rappresentano solo l'ultimo anello cronologico - dopo Indiana Jones, Star Wars e Batman - di un brand più che collaudato, che ha ridipinto negli anni le più celebri icone cinematografiche di Hollywood in un'accattivante veste a mattoncini. Ironia, un gameplay accessibile ed una palette cromatica sgargiante sono i consueti ingredienti di questo nuovo tassello, preso in prestito dalle sorelle maggiori (dove è apparso lo scorso Dicembre) e riprogettato per l'OLED e l'impianto touch della nuova portatile Sony.

Complice una simpatica influenza che ha segregato il sottoscritto all'isolamento negli ultimi quattro giorni, eccomi pronto a presentarvi questo porting "magico", che permetterà sia agli amanti del nordico mattoncino, sia ai fedelissimi del mago occhialuto di rivivere i momenti salienti della battaglia contro Voldemort in perfetta comodità. Il tutto, ovviamente, senza doversi comprare una bacchetta magica.

Dare la caccia a Mangiamorte e Dissennatori fa parte delle mansioni abitudinarie di un aspirante Mago.

Lego Harry Potter Anni 5-7 copre "a modo proprio" gli eventi narrati negli ultimi quattro episodi cinematografici, rispettivamente L'ordine della Fenice, Il Principe Mezzosangue e le due parti de I Doni della Morte. Più che un sequel in senso stretto, l'ultima fatica dei Telltale rappresenta un secondo atto conclusivo, che riprende la narrazione proprio dove il precedente episodio l'aveva interrotta sino al ben noto epilogo.

Il canovaccio narrativo si snoda attraverso una sequenza di cut scene che rivivono i momenti più intensi di ogni libro, abili nello strappare una risata al giocatore grazie a personaggi rappresentati alla perfezione nella loro controparte "legosa" e sempre espressivi ed ispirati nonostante il loro silenzio. Quest'ultimo aspetto, seppur in linea con le precedenti produzioni, rappresenta un ostacolo significativo per chiunque non abbia seguito con attenzione la saga di Harry Potter: il giocatore privo di una solida infarinatura difficilmente verrà a capo di quanto visto su schermo, e finirà per trovarsi catapultato da una location all'altra senza effettivamente afferrarne relative correlazioni e logica.

"Il canovaccio narrativo si snoda attraverso una sequenza di cut scene che rivivono i momenti più intensi di ogni libro"

Un problema comunque non fondamentale, alla luce di un gameplay solido e accattivante di cui parleremo a breve, ma che rischia di far perdere facilmente la bussola ai meno esperti visto il ragguardevole set di scenari di cui quest'atto conclusivo si compone. Gran parte dell'avventura avrà infatti luogo al di fuori del castello di Hogwarts, accompagnando il giocatore in luoghi insidiosi quali la Foresta Magica o Godric's Hallow, o in altri più accoglienti come la dimora dei Weasley.

Diamo uno sguardo approfondito ai combattimenti.

Scopo di questi e dei molti livelli offerti, inutile spiegarlo, è farsi strada alternando le onnipresenti fasi platform alla risoluzione di semplici enigmi, che richiederanno quasi sempre l'ausilio dei nostri poteri magici, passando per brevi intervalli dal retrogusto action che ci vedranno impegnati contro i Dissennatori. Nella parte alta dello schermo è presente una ruota delle magie, diversa a seconda del personaggio in gioco, che permette di selezionare l'incantesimo più adatto ai nostri scopi, per poi lanciarlo con la pressione del tasto quadrato o con un semplice tap.

Un Wingardium Leviosa permetterà di procedere nella nostra marcia liberando il percorso da ogni ostacolo, oppure un Patronus ben assestato toglierà di mezzo un fastidioso Dissennatore. Se Lumos e Reducto dovessero sembrarvi ancora troppo semplici, sparsi nei vari livelli potete trovare dei calderoni dove mescolare diverse pozioni, ottenendone di nuove capaci di aumentare temporaneamente le nostre abilità. Nel caso non siate abbastanza bravi in Difesa contro le Arti Oscure o in Incantesimi, comunque, non dovete preoccuparvi: la magia corretta, sia che si tratti di risolvere un enigma sia di attaccare un avversario, verrà molto spesso suggerito dal gioco stesso.

"I duelli sono stati semplificati parecchio"

Lumos, l'incantesimo che trasforma la nostra bacchetta in una potente torcia elettrica, mostra la propria efficacia in queste tetre location.

Ulteriormente più semplificati sono i Duelli, dei brevi combattimenti uno contro uno a suon di bacchetta magica nei quali il giocatore può decidere la direzione dell'incantesimo e parare l'altrui attacco premendo l'apposito tasto con il giusto tempismo. L'idea tutto sommato è godibile, anche se a conti fatti di "duello" c'è ben poco: per riuscire ad avere la meglio sui maghi più capaci, infatti, basterà pigiare i tasti come dei demoni e gustarsi la vittoria.

Magie a parte, come in ogni episodio Lego che si rispetti gran parte dell'azione sarà dedicata allo smontare e rimontare ogni elemento dello scenario. Gli innumerevoli mucchietti di mattoncini accatastati al suolo si trasformano con naturalezza in ponti, interruttori o mille altri aggeggi utili che una volta al loro posto permettono di risolvere enigmi o di proseguire alla sezione successiva. E, inutile dirlo, premiano i giocatori più ordinati con monete sonanti, utili per mettere mani sulla mole infinita di materiale e personaggi sbloccabili che l'IP offre.

A tal riguardo, uno degli aspetti più riusciti di questo Lego Harry Potter Anni 5-7 è la sua incredibile rigiocabilità: dopo aver superato un livello per la prima volta, infatti, vi sentirete quasi obbligati a rivisitarlo con un personaggio diverso, dotato di abilità particolari grazie alle quali mettere le mani sui numerosi segreti rimasti tali dopo la nostra prima gita. Con la forza di Dudley, ad esempio, sarà possibile aprire le porte o gli armadi più pesanti, mentre gli artigli di Pigwidgeon (qualcuno si ricorda questo nome?) saranno ideale per scavare sul terriccio morbido.

Osserviamo alcune delle magie a nostra disposizione.

"Uno degli aspetti più riusciti di questo Lego Harry Potter Anni 5-7 è la sua incredibile rigiocabilità"

Sul fronte tecnico, duole un po' dirlo, la situazione non è ugualmente rosea. Il sistema di controlli non fa nulla di particolare per sfruttare doverosamente le features di PS Vita, limitandosi al solo tap su schermo come alternativa al pulsante d'attacco per il lancio di incantesimi: nessuno si sarebbe aspettato dall'IP dei Traveller's Tale un utilizzo "totale" della console come in Escape Plan, ma un pizzico d'impegno in più non avrebbe certo guastato.

L'impianto grafico compie egregiamente il proprio lavoro, forte di una direzione artistica ineccepibile e di un lavoro di modellazione/animazione come sempre di prim'ordine. Peccato per le cut scene, realizzate ad una risoluzione nettamente inferiore rispetto a quella di gioco al punto da renderle quasi opache e piuttosto slegate dall'intero, sgargiante contesto.

Il Pensatoio, l'aggeggio ideale per dare un'occhiata ai ricordi più segreti degli altri. Una roba da denuncia!

L'aspetto che più m'ha fatto storcere il naso, tuttavia, è la completa mancanza di un comparto cooperativo multigiocatore, da sempre marchio di fabbrica delle produzioni Traveller's Tale e qui misteriosamente assente. Posso accettare l'assenza di una modalità interamente online, ma privare il giocatore della gioia e del divertimento che solo l'esperienza coop in locale sa dare, almeno a mio modo di vedere, è un errore imperdonabile anche in un universo portatile come quello di Vita.

Alla resa dei conti, dunque, questo Lego Harry Potter: Anni 5-7 è un porting sicuramente riuscito, ma che trascina alle sue spalle più di un piccolo rimpianto: da un lato, lo stile accattivante, un level design molto ispirato e un coefficiente di rigiocabilità praticamente infinito lo rendono appagante e praticamente adatto ad ogni età - complice anche un livello di sfida sin troppo indulgente, che raramente induce il giocatore al game over.

Dall'altro, purtroppo, non possiamo non notare la solo parziale integrazione delle avventure del giovane mago con l'hardware di Vita: il sistema di controllo "classico" è praticamente l'unica alternativa disponibile, laddove un utilizzo dei due pad tattili e dell'accelerometro della console avrebbe potuto riservare piacevoli sorprese. E se a questo aggiungiamo l'imperdonabile mancanza di una modalità cooperativa, anche solo offline per due giocatori, i punti a Griffondoro, per questa volta, non possono essere più di sette.

7 / 10

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LEGO Harry Potter: Years 5-7

iOS, PS3, Xbox 360, PlayStation Vita, Nintendo Wii, PSP, PC, Nintendo 3DS, Nintendo DS

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Alberto Destro

Contributor

Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.
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