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Fireworks - review

Quando la realtà aumentata è anche pirotecnica.

Gli spettacoli pirotecnici e il salotto di casa, così su due piedi, sono due concetti che difficilmente vanno a braccetto. Certo, se l'idea è quella di fare un simpatico scherzetto ai vostri genitori, riducendo la loro dimora in quanto di più simile ad una maceria post-bombardamento con un tocco di stile, probabilmente le polveri piriche farebbero al caso vostro.

Supponendo però che siate semplicemente dei bambinoni troppo cresciuti, ancora capaci di stare col naso all'insù degli interi quarti d'ora per assistere ad emozionanti esplosioni di colore, prima di incappare in una denuncia per pluriomicidio forse fareste bene a fare un salto sullo store di casa Sony.

La grafica, nel suo complesso, è piacevole e colorata. Peccato che difficilmente la noterete quando lo spettacolo si fa più intenso.

Il gioco che fa per voi risponde al nome di Fireworks, una delle tre applicazioni dell'AR Suite di PS Vita disponibile per il download gratuito a tutti i possessori della nuova portatile Sony. Obiettivo del gioco, come potrete ben immaginare, è quello di dare vita a spettacolari esplosioni pirotecniche sfruttando i comandi tattili della console, il tutto comodamente seduti sul divano. Massimo risultato e minimo sforzo, insomma.

Il segreto del successo è come sempre nelle nostre mani, anzi, sulla punta delle dita. L'IP di SCEA si impernia sui riflessi e sul tempismo del giocatore, chiamato a far esplodere il "razzo" sparato verso il cielo al momento più appropriato, indicato da una piccola circonferenza che si stringe intorno all'involucro svolazzante. Il nostro tocco darà il colpo finale alla spoletta comburente, che farà deflagrare il fuoco artificiale illuminando l'oscurità.

Inutile starvi a spiegare come acquisire il maggior numero di punti da ciascun lancio: un touch con tempismo perfetto premierà il giocatore con una pioggia di punti e un'esplosione appagante, più touch ottimali in sequenza aumenteranno i nostri moltiplicatori di punteggio spingendoci a nuovi record. Ovviamente, mancare l'appuntamento con un singolo "razzetto" annullerà il valore del moltiplicatore corrente e obbligherà il giocatore a inanellare da capo la combo.

"Fireworks è il classico gioco da caccia all'high score"

Fireworks è dunque il classico gioco da "caccia all'high score", articolato in sessioni di brevi ma intense che, dopo un minimo allenamento, potranno condannarvi ai più bassi gironi infernali quando l'ultimo fuocherello scivolerà fuori dallo schermo evitando magicamente il vostro tocco. Non possono certo mancare le classiche classifiche online, dove dar sfoggio della propria maestria, ma occupare i gradini più alti del podio, un'impresa più abbordabile giocando Fireworks in modalità "difficile", richiederà alle vostre falangi qualche piccolo straordinario.

A un livello di difficoltà adeguato, far esplodere ciascun fuoco artificiale può risultare più difficile di quanto si possa immaginare.

A tal riguardo vale la pena spendere due parole sull'offerta ludica di Fireworks, incentrata su una modalità principale suddivisa in tre livelli di difficoltà selezionabili in base all' AR Card appoggiata sul tavolo. La carta prescelta (sono richieste soltanto le prime tre carte del "mazzo" incluso nella confezione di Vita) determina il livello di sfida che il giocatore sarà chiamato a fronteggiare: la numero uno offre poco più di un tutorial, offrendo sporadiche esplosioni ad un ritmo concilia-sonno. Se non doveste ottenere un perfect score qui, ragazzi miei, prevedo tempi bui.

La carta numero due aumenta il ritmo, ma se l'obiettivo è quello di snocciolare valanghe di punti vale la pena rimboccarsi le maniche e darci dentro con la terza carta, che a fronte di un aumento sensibile della frequenza e della velocità di volo, richiede al giocatore di utilizzare le funzioni giroscopiche della console per tenere sotto tiro quei fuochi che altrimenti finirebbero impietosamente fuori dallo schermo, con conseguente azzeramento della combo corrente.

Se la sfida dovesse rivelarsi ancora insoddisfacente, è possibile mettere in tavola tutte e tre le carte simultaneamente, Questa è la soluzione ideale per ottenere moltiplicatori vertiginosi e dare il là alla scalata delle classifiche online, ma richiede un surplus di tempismo e riflessi e, più di tutto, una presa solida sulla console. Che in questa modalità, ve lo garantisco, sarà tutto tranne che ferma.

Da un punto di vista squisitamente tecnico, il multi-touch della console funziona con precisione e si dimostra fondamentale quando la concentrazione di razzi su schermo inizia a farsi sentire: in questi frangenti, come anticipato qualche riga sopra, l'utilizzo del giroscopio di Vita permette di ruotare la telecamera in totale libertà, aiutando il giocatore ad "afferrare" in extremis anche i fuochi dalla traiettoria più sfuggente.

Fireworks è uno dei tre titoli dell'AR Suite di PS Vita, e richiede un massimo di tre AR Cards per essere giocato al livello massimo di difficoltà.

"Da un punto di vista squisitamente tecnico, il multi-touch della console funziona con precisione"

Peccato che tale schema mostri la propria fragilità proprio in relazione all'utilizzo delle AR Cards: spostarsi troppo dall'asse principale finirà per portare le carte fuori inquadratura, con conseguente pausa automatica del gioco e necessario riposizionamento della console: un fattore che rischia di interrompere eccessivamente il flusso del gioco e, alla lunga, di innervosire non poco l'utente.

Nelle modalità di gioco restanti, i problemi legati all'inquadratura delle carte si fanno sentire con impatto minore, essendo concentrate principalmente sulla realizzazione di fuochi d'artificio in ambienti virtuali e facendo ricorso ai controlli di movimento della console.

Fireworks reagisce con precisione ai movimenti del giocatore, dimostrandosi abile anche nell'identificazione dei bordi degli oggetti catturati dalla telecamera posteriore. L'utilizzo di un filtro grafico che li ridipinge con neon dai colori scintillanti, lasciando nero tutto il resto, dona all'ambiente un aspetto techno sci-fi accattivante, seppur non propriamente consono al più classico degli spettacoli pirotecnici.

Non può infine mancare il classico endless mode, che continua a sparare fuochi a ritmo serrato sino a quando il giocatore, al limite dell'esaurimento, termina i tentativi a propria disposizione e incappa nel game over. La logica di funzionamento di questa modalità è pedissequa a quella principale, con la variante rappresentata dall'introduzione di sfide volte a dare una maggiore varietà al gameplay.

Il gioco è interessante, ma occhio a spostare la console dall'asse principale con le carte.

Dovremo evitare di far esplodere i fuochi di un determinato colore oppure, in modo analogo, far brillare solo quelli di un colore specifico, ricorrere al multi-touch per scatenarli in coppia o creare catene tracciando una linea che li congiunga tramite swipe. Seppur non vi siano introduzioni significative rispetto al gameplay base, l'alternarsi di queste sfide - circa una trentina, ciascuna della durata di pochi minuti - fa della modalità "infinita" la più interessante tra quelle proposte.

"Dovremo evitare di far esplodere i fuochi di un determinato colore oppure, in modo analogo, far brillare solo quelli di un colore specifico"

A questo punto, dunque, viene da chiedersi quale sia l'effettiva utilità di un sistema di realtà aumentata per un titolo che, tutto sommato, sarebbe rimasto tranquillamente in piedi utilizzando un classico set di background "digitali".

Da un lato la possibilità di ruotare Vita per sfruttare una visuale da un angolo più "ideale" rappresenta senza dubbio uno spunto interessante, che in molti frangenti getterà un pizzico di pepe in più a un gameplay piuttosto piatto e intrinsecamente ripetitivo. Dall'altro, tuttavia, proprio questa feature rischia di rivelarsi un boomerang letale, sottraendo in troppe occasioni le carte dalla telecamera posteriore col risultato di mettere in pausa forzata un flusso ludico che fa della continuità e della costanza ritmica il proprio punto di forza.

La presenza di un set notevole sfide, numerose medaglie da guadagnare e un livello di difficoltà particolarmente ostico, comunque, basteranno ad impegnare per una sana manciata d'ore il giocatore, che troverà in Fireworks un diversivo immediato dalle sessioni impegnative di Uncharted o dalla frenesia del nuovo Wipeout.

L'intro di Fireworks per PS Vita.

L'impressione di trovarsi faccia a faccia con una variopinta demo tecnica sulle capacità tattili del touchpad anteriore di Vita è innegabile anche sotto tortura, ma considerando l'esborso che sarete chiamati a sganciare per diventare degli esperti del fuoco d'artificio (quantificabile con uno zero tondo tondo, trattandosi di un'applicazione gratuita), non vedo motivi così validi - mancanza di spazio a parte - per non dargli una possibilità.

6 / 10

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Alberto Destro

Contributor

Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.

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