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Razer Taipan - review

Il nuovo mouse universale targato Razer.

L'estate di Razer è stata piuttosto movimentata: dopo l'arrivo del Naga 2012, è la volta anche di un altro mouse da parte del produttore americano, si tratta del Razer Taipan. È un prodotto decisamente particolare, poichè è pensato per tutte le tipologie di giocatori, in particolar modo i mancini. Stiamo parlando infatti di un dispositivo perfettamente simmetrico, che ogni utente può sfruttare al meglio visto che non c'è alcuna differenza di forma e funzione tra il lato destro e quello sinistro.

Non si tratta di una novità per Razer, visto che la casa del serpente ha sempre mantenuto nel suo catalogo mouse in grado di soddisfare le necessità dei giocatori mancini. Fin dal 1998 si sono susseguiti rispettivamente Boomslang, Diamondhead, Copperhead e Lachesis, penultimo arrivato nel 2007. Il Razer Taipan è quindi l'ultima incarnazione di questa strategia commerciale.

Ecco il Taipan: la forma è azzeccata per quanto non particolarmente esotica come altri mouse Razer.
Ben due sensori caratterizzano il sistema di puntamento del Taipan, con una precisione assoluta da 8200 DPI.

Appena tolto dalla confezione, il Taipan colpisce per il look piacevole e tutto sommato meno esotico per gli standard Razer. I materiali impiegati sono di buona qualità: la plastica dello chassis è gradevole al tatto, e ancora di più lo sono i due inserti in gomma morbida nera che fungono essenzialmente da poggia-pollice laterali. Dello stesso materiale è anche la rotellina centrale, retroilluminata nel classico verde Razer così come il logo pulsante presente sul dorso del telaio.

Come al solito, il filo è in tessuto intrecciato per evitare spiacevoli cambi di forma del cavo in gomma dopo lungo tempo d'utilizzo e la silenziosità è garantita da tre ampi piedi in plastica teflonata.

"Il Taipan colpisce per il look piacevole e tutto sommato meno esotico per gli standard Razer"

L'utilizzo è facile e immediato: scaricando e installando il software Synapse 2.0 è possibile personalizzare le funzioni dei tasti e la sensibilità esattamente come accade per tutti gli altri mouse della famiglia Razer. Oltre alla creazione di profili salvati in remoto su server cloud, e quindi utilizzabili su ogni PC connesso a Internet, grazie a un'apposita funzione è possibile invertire i comandi di tasto destro e sinistro e configurare rapidamente anche il setup per utenti mancini. Non mancano anche la possibilità di configurare i tasti a piacere, impostare macro, funzioni e i profili di sensibilità predefiniti da impostare direttamente in gioco tramite i tasti posti sotto la rotella centrale.

Il layout piuttosto scarno del Razer Taipan non lascia tuttavia molto spazio alla fantasia in termini di flessibilità di utilizzo visto che, a parte i due tasti di controllo della sensibilità appena citati, solo i due tasti argentati presenti sul lato destro e sinistro possono essere configurati per funzioni supplementari: decisamente pochini per la maggior parte dei titoli moderni ed appena sufficienti per sparatutto senza troppe funzionalità extra. In ogni caso, sono molto reattivi e facili da raggiungere, e sotto il profilo dell'ergonomia, nessun utente dovrebbe avere particolari difficoltà di adattamento.

Il lato destro è identico al sinistro, per la gioia dei mancini: peccato per la mancanza di qualche tasto in più.
Da questa immagine si apprezza la forma totalmente simmetrica del Taipan.

Di tutt'altra sostanza è invece la filosofia costruttiva del sistema di rilevamento: non uno ma ben due sensori sono installati nel sottoscocca portando la precisione complessiva a livelli eccezionali come poche altre volte ne abbiamo sperimentati. Resta effettivamente difficile capire chi possa essere in grado di sfruttare veramente al massimo due sensori 4G da 8200 DPI. In ogni caso, la precisione assoluta è garantita in ogni situazione a prescindere dal genere e questo rende sicuramente il Razer Taipan un mouse adatto a chi vuole un prodotto efficiente e senza troppi fronzoli.

Siamo quindi in presenza di un ottimo mouse, sia dal punto di vista della qualità costruttiva, sia da quello dell'ergonomia, che mette tranquillamente i mancini in grado di eseguire le stesse operazioni del ben più folto parco utenti destrimani.

"Resta difficile capire chi possa essere in grado di sfruttare veramente due sensori 4G da 8200 DPI"

Il voto che abbiamo deciso di assegnargli è tuttavia una via di mezzo tra il valore intrinseco del mouse e l'effettiva appetibilità in base alla vostra mano di riferimento: per un utente mancino siamo di fronte a un mouse di notevole interesse in grado di raggiungere l'il 9 senza particolari problemi. Se invece siete destrimani, non ci sono molte ragioni per premiarlo con un voto superiore al 7 visto che, nella fascia di prezzo cui è venduto (69 euro) sono facilmente reperibili, sia nel catalogo Razer, sia in quello della concorrenza, mouse di livello superiore, in particolare per numero di funzioni disponibili.

Purtroppo le limitazioni di design imposte dalla necessità di proporre un mouse adatto a tutti finiscono per castrare le velleità di entrambe le utenze sotto il profilo del numero di tasti funzione, soprattutto se pensiamo alle recenti tendenze che vedono i mouse da gioco comprendere un numero di funzioni sempre maggiore da sfruttare con il pollice.

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Viene da chiedersi se non sarebbe il caso per Razer di puntare ancora più un alto e realizzare una versione di Naga, Hex o Mamba solo per i mancini, anche se è chiaro che il ristretto bacino d'utenza non ne giustificherebbe probabilmente la produzione di massa.

8 / 10

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.

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