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Okami HD - review

Nuova definizione, stessa magia.

Potevamo scrivere la recensione di Okami HD concentrandoci prettamente sulle novità inserite in questo remake in alta risoluzione, oppure facendo un'analisi approfondita dei nuovi controlli derivanti dal PlayStation Move. E invece no, perché un capolavoro del genere va raccontato e descritto come se fosse la prima volta, un fulmine bianco in un oscuro cielo costellato di produzioni miliardarie fatte per le masse.

Per tutti coloro che non hanno giocato all'edizione originale uscita all'inizio del 2007 su PlayStation 2 (e successivamente anche su Wii), è arrivata finalmente l'occasione per prendere parte alla straordinaria storia di Amaterasu, il bianco lupo e dio del sole, che nel corso della sua avventura ci porterà a visitare e rivivere un'antica leggenda di un Giappone ormai dimenticato. Questa volta però, dietro la trasposizione in HD del gioco non troviamo lo storico (e mai dimenticato) Clover Studio di Atsushi Inaba e Hideki Kamiya, ma il promettente e affermato team di HexaDrive, già autore di Parasite Eve: The Third Birthday, MGS: Snake Eater 3D e Rex HD.

Okami è pura poesia, non importa se siete convinti che i videogiochi non rientrino in nessuna delle categorie classificabili sotto la voce "arte", perché questo titolo lo è. Lo aveva dimostrato sei anni fa e lo dimostra tutt'ora, ma questa volta in una veste ancora più elegante con nuove texture in alta definizione che fanno sembrare le due precedenti versioni graficamente obsolete.

Situazioni come questa saranno la norma e non l'eccezione. Tutti gli scenari e i personaggi sembrano usciti da una splendida favola dipinta a mano.

Per coloro che non lo sapessero, in questo action-adventure non solo controlleremo la divina creatura risorta dopo essere stata una statua di pietra per ben cento anni, ma dovremo anche preoccuparci di utilizzare al meglio i suoi poteri divini grazie al Pennello Celestiale. Con esso, infatti, lo schermo si trasformerà in una tavola da disegno sbiadita sulla quale potremo dipingere per esempio un cerchio nel cielo per far apparire il sole, tagliare di netto alberi e nemici con una decisa pennellata orizzontale, oppure ancora creare dal nulla un lungo ponte di stelle che ci permette di raggiungere una piattaforma altrimenti inarrivabile.

"Non importa se siete convinti che i videogiochi non siano arte, perché Okami lo è"

Anche se per usare il nostro pennello avremo bisogno di inchiostro, questo non sarà mai veramente un grosso problema durante il gioco, visto che è possibile trovarlo praticamente ovunque, raccogliendolo dalle strane creature mitologiche sconfitte in battaglia, setacciando le case degli splendidi paesi che visiteremo, o ancora distruggendo vasi e altri contenitori che troveremo.

I combattimenti si svolgono per lo più in arene limitate che difficilmente saranno un ostacolo insormontabile per chi le affronta. Amaterasu può togliere un po' di energia ai nemici con una serie di attacchi fisici (premendo il tasto Move), me per levarseli di torno più facilmente è sufficiente dargli una "pennellata" mentre sono immobili. Alla lunga i combattimenti possono stancare anche il più paziente dei giocatori, ma il graduale aumento di difficoltà li rende più avvincenti col proseguire dell'avventura. I boss invece li affronteremo in stage decisamente più ampi, e sconfiggerli richiederà tutte le nostre abilità da "pittore" che apprenderemo strada facendo.

Le immagini a corredo di questa recensione non rendono omaggio alle incredibili emozioni che sa trasmettere la grafica di Okami HD in movimento.

Sfortunatamente, quello che doveva essere uno dei motivi chiave di questa nuova versione in HD si è rivelato un lavoro contraddittorio. Parliamo dell'implementazione del controller PlayStation Move, che viene utilizzato e sfruttato solo durante le sezioni di "pittura". Già dal momento in cui lo calibriamo la risposta sullo schermo appare leggermente lenta e imprecisa e il risultato in-game vi provocherà dei sensi di frustrazione in qualche occasione.

"La risposta del Move appare leggermente lenta e imprecisa. Poco male, perché il DualShock 3 funziona alla grande"

Inspiegabilmente la parte bassa dello schermo viene recepita male dal controller ed è difficilmente raggiungibile col cursore anche dopo averlo calibrato più e più volte. Non capiamo se sia dovuto a un problema di mappatura della telecamera PS Eye o altro, ma resta il fatto che anche in ambienti ben illuminati Move fatica a far corrispondere i nostri movimento sullo schermo. Anche coloro che hanno ricevuto il dono della "mano ferma" troveranno difficile disegnare e riprodurre alcuni semplici disegni.

Poco male, perché il vostro amato DualShock 3 funziona alla grande e non fa rimpiangere in alcun modo il plasticoso accessorio di Sony. Nel caso invece decidiate di affrontare il gioco col Move, sappiate che è possibile abbinarlo col Navigation Controller (o al solito, scomodissimo DS3). Il piccolo accessorio è adibito a far muovere Amaterasu tramite la levetta analogica, saltare (tasto croce), e a visualizzare la mappa in tempo reale premendo il tasto L2. Si può inoltre avere una visuale statica in prima persona tenendo premuto L1, ma si rivela utile solo nel caso avessimo bisogno di scorgere qualche particolare, come tesori sommersi o altri elementi nascosti dalla visuale standard.

I combattimenti si svolgono per lo più in piccole arene delimitate da un'aura. I bizzarri nemici, invece, sono usciti direttamente dalle più antiche leggende giapponesi.

Sprecata una grande occasione, l'altra premessa è invece stata sfruttata alla grande e ora Amaterasu apparirà sui vostri schemi ad alta definizione splendido come non mai. HexaDrive ha sfruttato la sua esperienza col remake HD di Rex e ha realizzato nuove texture più colorate, brillanti e definite. Purtroppo il fastidioso problema che affliggeva la versione originale è tornato anche qui, e parliamo degli elementi che compaiono sullo schermo in leggero ritardo rispetto agli ambienti principali. Nulla di scandaloso, per carità, ma un occhio di riguardo anche sotto questo profilo poteva rendere il capolavoro Capcom ancora migliore.

"Amaterasu apparirà sui vostri schemi ad alta definizione splendido come non mai"

Parlando di note negative, anche stavolta ci ritroviamo in mano un prodotto completamente in lingua inglese, fattore che potrebbe scoraggiare coloro che non conoscono la lingua anglosassone. Dobbiamo ammettere che i dialoghi non sono comunque troppo lunghi o complicati, e chi mastica anche solo un pochino di Inglese riuscirà a portare a termine il gioco senza troppi problemi.

Per il resto, Okami HD è quello di sempre, con paesaggi in cel-shading che mozzano il fiato, personaggi e situazioni che ci strapperanno spesso un sorriso e alcune delle migliori ed evocative colonne sonore mai apparse in un videogioco. Semplici gesti come dare del cibo a una scimmietta, a un branco di cinghiali o a delle galline, sono quei piccoli tocchi di casse che vi faranno innamorare ancora di più dello splendido lavoro di Clover Studio.

Godiamoci il trailer di lancio di Okami HD.

Sono tornati anche il piccolissimo Issun, nostro fedele compagno d'avventura, la splendida e misteriosa Nami, il demone Orochi e tutte le missioni secondarie che innalzano ulteriormente la già ottima longevità di questo titolo. Per portare a termine la storia principale sono infatti necessarie oltre 40 ore, ma non sorprendetevi se una volta finito vorrete tornare a vestire i panni della bianca palla di pelo per completare uno dei minigiochi o la vostra raccolta di trofei. Avete capito bene, questa nuova versione è stata farcita con una lunghissima lista di trofei da conquistare e comprende anche un prestigioso Platino, premio assai raro in un gioco in digital download.

"Okami HD presenta una lunghissima lista di trofei e comprende anche un prestigioso Platino"

La cifra da sborsare per portarsi a casa la versione digitale di Okami HD è in linea con le altre produzioni del genere di Capcom e riteniamo che, al contrario dei mediocri remake di Resident Evil usciti lo scorso anno, 20 euro sia un prezzo corretto. I collezionisti invece rimarranno con l'amaro in bocca per l'ennesima volta, visto che anche stavolta non è prevista alcuna versione scatolata per il mercato occidentale. Se però siete fermamente convinti di volerlo acquistare su disco, sappiate che le edizioni asiatiche e giapponesi sono in uscita proprio il primo giorno di novembre, e in rete è possibile acquistarle a un prezzo abbastanza contenuto.

Missione riuscita quindi? Assolutamente sì. Se possedete un PlayStation Move dategli una possibilità nonostante i suoi controlli non siano i migliori in circolazione, mentre per tutti gli altri l'acquisto rimane, ora come allora, un obbligo senza possibilità di obiezione. Che siate dei veterani o dei novellini che non ne hanno mai sentito parlare, Okami HD rappresenta il videogioco nella sua incarnazione più pura e splendida, nonché un inno al Giappone e alle sue incredibili sfaccettature.

Se amate i videogiochi, lasciarselo scappare anche questa volta sarebbe un terribile errore.

9 / 10

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Ōkami HD

PS4, Xbox One, PS3, PC, Nintendo Switch

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A proposito dell'autore
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Manuel Stanislao

Contributor

Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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