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LittleBigPlanet Karting - review

Anche i Sackboy amano i motori...

Ne è passato di tempo da quando arrivò su PC uno dei picchiaduro più originali di sempre, ovvero Ragdoll Kung-Fu. Sviluppato da alcuni dei più pazzi e talentuosi programmatori di Lionhead Studios, la software house che Peter Molyneux lanciò dopo la sua lunga avventura con Bullfrog, Ragdoll Kung-fu nasceva con l'idea di liberare i picchiaduro dalla stretta mortale di combo e super colpi prestabiliti, sfruttando le animazioni della tecnologia ragdoll per dare al giocatore completa libertà nei movimenti e di conseguenza anche dei colpi.

Era un po' come muovere una marionetta: per sferrare un calcio bastava cliccare su una gamba del nostro personaggio e trascinarla nella direzione del nemico, e la stessa cosa era possibile farla con tutti i restanti arti, compresa la testa per delle poderose capocciate.

Dal quel progetto nacque Media Molecule, la software house che nel tempo avrebbe liberato i platform dalle grinfie dei designer più rinomati con i due LittleBigPlanet e che oggi, affiancata da United Front Games (gli stessi di ModNation Racers ma anche di Sleeping Dog), prova a segare le sbarre che tengono imprigionati i giochi di corse con kart.

L'obiettivo è sempre lo stesso: la libertà. Questo scopo è perseguito non solo infiocchettando un gioco di corse di tutto rispetto, ma sopratutto includendo il solito incredibile editor che permetterà a chi ne avrà voglia e capacità di creare nuovi circuiti e nuovi set di regole, per trasformare il gioco in tutto quello che sarete in grado di ideare e realizzare.

Le sfere trasparenti servono soltanto a fare punti ma in certe gare fare punti equivale a... vincere!

LittleBigPlanet Karting eredita la stessa struttura dei due LittleBigPlanet originari: il giocatore si ritroverà nel suo pod di cartone e da lì potrà scegliere se gettarsi a capofitto nella modalità storia, avventurarsi online o atterrare sulla luna, dove potrà sfruttare le meraviglie dell'editor.

"La modalità storia è divisa esattamente come nella serie originale"

La modalità storia è divisa esattamente come nella serie originale. In LittleBigPlanet trovano spazio sette diversi pianeti, ognuno con la sua ambientazione, per un totale di 71 diversi stage da affrontare, uno dopo l'altro. Ogni livello, una volta portato a termine in prima posizione, potrà essere rigiocato in compagnia degli amici e, a seconda dei casi, darà libero accesso a un minigioco correlato.

Non pensiate infatti di cavarvela arrivando “soltanto” primi: a volte vi ritroverete in mezzo a un'arena con l'unico scopo di distruggere i vostri avversari a colpi di armi, altre invece vi ritroverete alla guida di un kart in prima persona, cercando di non rimanere senza benzina prima della fine del giro; altre ancora dovrete acchiappare un uovo e tenerlo con voi più tempo dei vostri avversari. Ci sono anche degli stage con visuale dall'alto, e per chi ama questa prospettiva è una fantastica sorpresa.

Cosa strana, almeno per un gioco di corse, è la presenza di una vera e propria trama, con tanto di cut-scene e ammennicoli vari. E l'idea suona senza dubbio bene: che male c'è nell'utilizzare come pretesto i kart solo per raccontare un'altra folle avventura ritagliata attorno ai cari Sackboy?

Customizzare il proprio kart è divertente ma, per colpa della telecamera, provare a incollarci sopra delle decalcomanie è difficilissimo.

Il problema sorge quando scoprirete che LittleBigPlanet non prevede alcun campionato su cui gettarsi al volo, non ci sono modalità che vanno dritte al punto, niente che ci permetta di accendere la console e in pochi passaggi ritrovarsi davanti una serie di gare da affrontare, soli o in compagnia, per vedere chi è il più forte. È un po' un inganno, un tradimento, che continua anche online...

"Il problema sorge quando scoprirete che LittleBigPlanet non prevede alcun campionato su cui gettarsi"

Naturalmente collegarsi al PlayStation Network aiuta. Online è possibile racimolare altri sette giocatori (invece che quattro, che è il massimo permesso offline) e sfidarsi in una serie infinita di gare. Dopo ogni partita ogni pilota potrà votare uno dei quattro stage proposti casualmente dal gioco, e il più votato sarà scelto come circuito nel prossimo round.

Anche qui manca qualcosa, e quel che c'è sembra pure ben nascosto: i menù di LittleBigPlanet non si adattano a un gioco di corse, questo è poco ma sicuro. Il gioco avrebbe sicuramente beneficiato della possibilità di organizzare playlist di livelli, di customizzare l'esperienza a priori, invece LittleBigPlanet Karting sembra concentrarsi su una gara e via: scegli il livello e qualcuno da affrontare lo troverai.

Fa male, brucia da morire, ma almeno una volta in pista ci si diverte parecchio. LittleBigPlanet Karting è fatto col cuore ma avrebbero dovuto metterci più cervello. In pista, dicevamo, il gioco si comporta benissimo. La fisica è ben presente come in tutti i Little Big Planet e, a seconda di come assembleremo il nostro kart (soprattutto in base a ruote e sospensioni, visto che un bottone ha ben altro attrito rispetto a un tappo) potremo goderci una diversa maneggevolezza, come diversa sarà la capacità di sterzare durante una derapata.

La meccanica di base è praticamente identica a quella di altri famosissimi esponenti del genere che è inutile, in questa sede, anche solo citare. Vi basti sapere che potremo accelerare e frenare, saltare e appunto entrare in derapata controllata: più la manterremo e più sarà lungo il boost alla velocità una volta finito di sgommare. Sparse per i livelli troverete anche delle armi che potrete tenere, utilizzare o scartare. Alcune armi potranno essere sparate solo in avanti, altre invece anche (o solo) all'indietro: queste ultime sono utilissime sopratutto perché vi daranno modo di scampare agli attacchi nemici più infingardi. Vi ricorda qualcosa? Impossibile!

"Difficilmente vengono messe alla prova le nostre abilità di guida, se non in alcuni dei livelli più avanzati"

Nel corso dei livelli della modalità Storia difficilmente vengono messe alla prova le nostre abilità di guida, accade solo in alcuni dei livelli più avanzati. LittleBigPlanet Karting sembra più spingere sulla frenesia derivata dall'uso e abuso delle armi a disposizione, a cui si aggiunge qualche elemento platform nel momento in cui si è chiamati a utilizzare il rampino (già oggetto di culto per tutti gli appassionati della serie) per scavalcare ostacoli o raggiungere le scorciatoie più ambite.

Rimane tutto molto facile: dominare il kart è un gioco da ragazzi, ciò nonostante, come nei due platform di Media Molecule, manca sempre quel pizzico in più di precisione nei comandi che ci darebbe senz'altro modo di sfruttare al meglio le nostre abilità.

Senza armi di mezzo l'intelligenza artificiale fatica a stare dietro a un giocatore poco più abile della media, e in LittleBigPlanet Karting non c'è nemmeno una progressione nella cilindrata dei motori a disposizione, come c'è in quasi tutti i giochi di corse degli ultimi dieci anni, anche solo per infondere un senso di avanzamento alle gare.

Sono tante le varianti di gioco che troverete nella modalità storia, ancora di più quelle che si inventeranno gli utenti.

Poco male, c'è dell'altro, e in questo caso è il restante 50% del gioco.

"LittleBigPlanet Karting e il suo editor vi ruberanno moltissimo tempo, a patto che ne abbiate voglia"

LittleBigPlanet Karting e il suo editor sono destinati a rubarvi moltissimo tempo, a patto che ne abbiate voglia. Realizzare un circuito è estremamente semplice; buttare giù un abbozzo di pista, già perfettamente giocabile, è molto più intuitivo che realizzare un livello della stessa qualità negli altri LittleBigPlanet platform. D'altronde stendere la strada non è così diverso dal realizzare una pista per le biglie in spiaggia, e con dei semplici comandi potremo realizzare un percorso già pronto per essere giocato.

È tutto estremamente facile: si può rifare l'autodromo di Monza in pochissimi minuti e in un altro paio si possono aggiungere curve paraboliche e saliscendi mozzafiato; servono poi tre secondi per accendere altrettanti pad e metterli in mano agli amici (possibilmente ubriachi).

Basta l'idea, il resto viene quasi da sé. Sempre che vi accontentiate. Nel caso vi piaccia stupire il mondo, sappiate che l'editor di LittleBigPlanet Karting non è secondo a nessuno. Tramite la solita interfaccia a base di pop-it e finestre colorate, sarà possibile modificare praticamente ogni dettaglio del gioco.

Come negli altri LittleBigPlanet potrete spingervi anche aldilà del genere, abbandonare i kart per realizzare un aereo col quale esplorare e collezionare sfere colorate fino allo scadere del tempo... e questo è solo un esempio di ciò che i giocatori sono riusciti a fare durante la breve e limitata beta di pochi mesi fa.

Tra missili teleguidati, fulmini in linea retta e pugni da cavalcare, le armi non mancano. Ci si può affidare anche al classico schiaffo di LittleBigPlanet, perfetto quando sarete testa a testa in dirittura d'arrivo.

Tramite l'editor di questo gioco è possibile modificare l'IA di ciascun concorrente, ed è persino permesso trasformare radicalmente le armi presenti. Volete un cannone che spara noci di cocco urlanti? Potete realizzarlo, scambiarlo, adoperarlo per i vostri livelli a tema giungla e farne un mito apprezzato a suon di stelline dagli altri giocatori.

"LittleBigPlanet Karting fonde la struttura dei giochi Media Molecule con ModNation Racers"

Come negli altri giochi della serie, per aiutarvi a spingervi sempre più in là è presente un tutorial per ciascuna funzione: peccato che le tante voci presenti non diano comunque tutte le risposte necessarie, ma saprete cavarvela, lo avete sempre fatto... e poi c'è Internet, i forum di appassionati: anche quello fa parte del divertimento, no? Gli unici difetti che coinvolgono l'editor riguardano sopratutto la possibilità di muoversi senza limiti in profondità, una novità che comporta anche nuove funzioni, non tutte implementate a dovere.

Ma l'importante è non esagerare! Il frame rate di LittleBigPlanet Karting a volte tentenna un po' e probabilmente anche per questo, tra le tante cose customizzabili, non c'è la velocità dei kart. E visto quel che accade nei livelli più caotici dei giochi precedenti, è bene tenere sempre presente che quel che si crea poi deve anche girare senza problemi, in questo caso più che mai.

LittleBigPlanet Karting è sicuramente un fantastico tentativo di fondere la struttura dei giochi Media Molecule con ModNation Racers, è un prodotto probabilmente destinato a durare nel tempo, sopratutto grazie al supporto della community. In pratica, è un investimento sicuro.

Ha delle lacune che però lasciano effettivamente perplessi: i menù sono identici a quelli di LittleBigPlanet ma il cambio di genere li rende spesso inadeguati, limitanti. La difficoltà poi è decisamente bassa, a meno che non si giochi online, fianco a fianco con degli avversari avvelenati come piace a noi.

E che dire della velocità? Affinata la mano, prima o poi vi verrà voglia di mordere l'asfalto con più cattiveria, e non è detto che LittleBigPlanet Karting saprà starvi dietro.

É sicuramente un gioco solido, divertente, ricco di modalità e funzioni, ma le lacune, sopratutto se messe a fianco delle numerose pecche di gioventù, gli impediscono (almeno per il momento!) di arrivare davvero in alto. LittleBigPlanet Karting ci strappa un otto, ma per il rotto della cuffia.

8 / 10

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Francesco Serino

Contributor

Dopo aver diretto molte riviste del settore si ritrova scrittore collaborando con alcuni importanti quotidiani ma non dimenticando il giornalismo videoludico specializzato, settore nel quale ritorna grazie a Eurogamer.
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