Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Ni No Kuni: la Minaccia della Strega Cinerea - review

Una favola d'altri tempi.

Era da tanto che non ci capitava di vivere lunghe attese per mettere le mani su un videogioco. Nell'attuale generazione il mercato ci ha abituati a lanci in contemporanea mondiale e a periodi di adattamento generalmente accettabili, facendoci quasi dimenticare il calvario che gli appassionati di GDR erano costretti a sopportare per poter acquistare i loro giochi preferiti.

Con Ni No Kuni Namco Bandai ha voluto farci respirare ancora una volta l'aria degli anni '90, costringendoci a lavorare sui nostri livelli di pazienza prima di darci la possibilità di provare un piccolo gioiello.

In fin dei conti stiamo parlando del progetto nato dalla collaborazione tra Level-5, team responsabile di alcune delle saghe più iconiche degli ultimi anni (Dark Cloud, Dragon Quest, Inazuma Eleven e il Professor Layton, giusto per fare qualche nome) e Studio Ghibli, nome da molti ritenuto sinonimo di animazione di qualità.

Con simili realtà in ballo era ovvio che l'attenzione si catalizzasse su Ni No Kuni che, fortunatamente, non delude le aspettative dei fan, rivelandosi un'esperienza che tutti, grandi e piccini, dovrebbero vivere e possibilmente condividere.

Alcune ambientazioni, più di altre, sembrano uscite da uno dei film d'animazione dello studio Ghibli.

Ni No Kuni è un GDR giapponese capace di calcare le orme dei colossi del genere e, al tempo stesso, di offrire qualcosa di nuovo a tutti gli appassionati stanchi delle solite meccaniche vecchie di anni.

Di sicuro non è sul fronte narrativo che quest'opera si distingue per la propria originalità, visto che l'avventura di Oliver è tutt'altro che sinonimo di innovazione. In pratica il giovanissimo protagonista si vede costretto a intraprendere un pericoloso viaggio in un magico mondo sconosciuto, nel tentativo di riportare in vita la madre morta in seguito a un tragico incidente.

Tutto questo è reso possibile dalla rinascita del Lucciconio, personaggio incantato tramutato in pupazzo di pezza da un oscuro incantesimo, fortunatamente infranto dalle lacrime del protagonista, incidentalmente riconosciuto come il prescelto destinato a salvare il mondo di Ni No Kuni.

Visto? Niente di nuovo. Fortunatamente, però, dopo qualche ora di banalità (resa comunque estremamente godibile dalle superbe sequenza animate realizzate dallo studio Ghibli) il gioco riesce a decollare, complice anche il lussureggiante mondo di Ni No Kuni, con le sue ambientazioni colorate e le ricche città dal carattere inconfondibile.

Bastano poche ore per rendersi conto di quanto il design e la progettazione del mondo siano importanti in questo progetto, che proprio grazie alla qualità dell'ambientazione in cui accompagna per mano il giocatore, riesce ad appassionare gli utenti adulti e a far sgranare gli occhi ai bambini.

"In Ni No Kuni anche i dettagli più insignificanti sono stati curati all'inverosimile"

Ogni membro del party è caratterizzato da abilità specifiche che favoriscono il gioco di squadra.

In Ni No Kuni anche i dettagli più insignificanti sono stati curati all'inverosimile e resi ancor più convincenti grazie all'uso sapiente delle tinte pastello tanto care allo studio Ghibli. Che si tratti di una sequenza animata o di una fase di gioco affidata al motore poligonale, questo variopinto GDR è sempre una festa per gli occhi e gestisce alla perfezione i passaggi dal 3D all'animazione tradizionale.

Grazie a questo dettaglio l'attenzione del giocatore non viene mai intaccata da uno stacco troppo brusco o da una sequenza inserita in modo inadeguato, garantendo sessioni di gioco "magnetiche" ed estremamente soddisfacenti.

Osservare Oliver mentre esplora la meravigliosa mappa del mondo (gestita in tempo reale e fortunatamente libera dagli asfissianti combattimenti casuali) a piedi, in nave o a dorso di drago, è sempre un piacere, così come vedere il piccolo protagonista esibirsi in un'animazione appropriata quando sale o scende le scale, dettaglio spesso ignorato dagli sviluppatori.

Le stesse ambientazioni garantiscono una qualità e una varietà che pochi altri titoli del genere sono stati in grado di offrire negli ultimi anni, con asfissianti città imperiali popolate da corpulenti maiali in armatura, boschi rigogliosi con bizzarre passerelle fatte di funghi giganti, deserti roventi, vallate infestate da fantasmi di ogni genere e mille altri luoghi fantastici tutti da esplorare.

"Ni No Kuni è stato studiato per far vivere ai giocatori esperienze uniche e indimenticabili"

Cover image for YouTube videoNi No Kuni - la videorecensione
La videorecensione di Eurogamer.it di Ni No Kuni.

Pur non rinunciando ai cliché storici dei videogiochi, ogni angolo del mondo di Ni No Kuni è stato studiato per far vivere ai giocatori esperienze uniche e indimenticabili. Tutto ciò si sposa alla perfezione con il mondo reale da dove viene Oliver, luogo che in più di un'occasione dev'essere visitato per affrontare situazioni altrimenti irrisolvibili nel mondo incantato del Lucciconio.

Questo accade perché, in Ni No Kuni, ogni mondo contiene anime affini legate tra loro, motivo per cui in più di un'occasione il destino di un personaggio in una delle realtà presentate nel gioco influenza quello della sua controparte nell'universo parallelo, costringendo a intervenire in modo mirato per procedere con l'avventura.

Tale elemento di gameplay funziona piuttosto bene ma è notevolmente ridimensionato da uno dei problemi più gravi del GDR Level-5, ossia l'eccessiva linearità. Anche nelle situazioni in cui sarebbe stato possibile spingere i giocatori a spremersi le meningi o a esplorare le ambientazioni alla ricerca di un modo per proseguire, infatti, i programmatori hanno preferito semplificare le cose indicando chiaramente sulla mappa il prossimo luogo da visitare.

Se tale decisione ha un impatto positivo sulla narrazione e sulla fluidità dell'esperienza, lo stesso non si può dire per il livello di sfida, visto che in più di un'occasione Ni No Kuni assume pericolosamente le sembianze di un film interattivo.

"Dimenticate ciò che avete provato nella demo del gioco presentata qualche mese fa"

Con un po' di fantasia in Ni No Kuni si può trovare anche un pizzico di Saint Seiya.

Tale eventualità, fortunatamente, è scongiurata dalle side quest e dai numerosi combattimenti presenti nel gioco, caratterizzati da un sistema di combattimento piacevole e in grado di convincere anche gli appassionati più esigenti e navigati.

Dimenticate ciò che avete provato nella demo del gioco presentata qualche mese fa, tratta dalle prime fasi dell'avventura e ancora priva di gran parte degli elementi caratteristici di Ni No Kuni. Solo dopo aver giocato alcune ore, infatti, il sistema di combattimento rivela tutte le proprie potenzialità, mettendo in luce un'anima squisitamente tattica e una buona versatilità.

Le scelte di gameplay fatte dal team di sviluppo per le battaglie di Ni No Kuni sono così azzeccate da permettere sia ai giocatori più abili che agli utenti alle prime armi di godere pienamente dell'esperienza, grazie a una serie di tecniche avanzate non indispensabili ma indubbiamente efficaci.

Sul campo di battaglia Ni No Kuni permette al giocatore di controllare in tempo reale i movimenti di un personaggio alla volta, affidando alla CPU (opportunamente istruita tramite un efficace menu di comandi) gli altri eroi del party.

Dopo aver scelto il leader del gruppo, ovvero il combattente controllato dall'utente, è possibile cambiare personaggio in qualsiasi momento, in modo da reagire adeguatamente a qualsiasi situazione.

"Sul campo di battaglia è possibile controllare in tempo reale i movimenti di un personaggio alla volta"

Gli spiriti della natura, confusi dal cattivo di turno, possono rivelarsi degli ossi duri da sconfiggere.

Ogni personaggio, inoltre, è in grado di evocare dei Famigli, che possono essere inviati sul campo di battaglia per sfruttarne le abilità. Pur condividendo con il proprio padrone i Punti Salute e i Punti Magia, questi piccoli esserini possono contare su una vasta gamma di abilità uniche, da sfruttare al meglio a seconda dell'avversario che ci si trova di fronte.

Dopo aver selezionato un comando, fortunatamente, è comunque possibile annullarlo tramite la semplice pressione di un tasto, in modo da rispondere adeguatamente alle mosse degli avversari. I nemici più grossi, in particolare, possono contare su una serie di attacchi molto potenti che necessitano di alcuni secondi di preparazione prima di essere eseguiti.

Per evitare di subire danni ingenti, in questi casi è consigliabile approfittare del tempo di caricamento per richiamare i Famigli più vulnerabili (quelli dotati del comando Carica, generalmente incapaci di difendersi) e selezionare il comando Difendi. Grazie alla difesa i danni vengono minimizzati, ma i fastidiosi effetti secondari come la cecità, l'avvelenamento e via dicendo possono ancora manifestarsi.

L'unico modo per annullarli completamente è ricorrere al comando Schiva, a disposizione di alcuni Famigli e caratterizzato da una durata inferiore rispetto alla difesa tradizionale, elemento che lo rende più adatto ai giocatori esperti. Giocatori che potranno contare anche su utili contrattacchi eseguibili colpendo i bersagli con il giusto tempismo (quando la scritta Attacco diventa azzurra), interrompendone l'offensiva e lasciandoli scoperti per qualche secondo.

"I Famigli portano una ventata di Pokémon nel titolo dei Level-5"

I Level 5 ci portano a spasso per i loro uffici.

Dopo aver colpito un nemico, inoltre, questo lascia spesso cadere alcune sfere colorate che, se raccolte, permettono di recuperare parte dei Punti Ferita (colore verde) e dei Punti Magia (colore blu), o di attivare attacchi estremamente potenti. Per assaporare tutto ciò che i combattimenti di Ni No Kuni hanno da offrire, quindi, è necessario dare fiducia al gioco per qualche ora, superando la fase in cui per vincere è sufficiente selezionare ripetutamente il comando di Attacco.

Dopo il combat system, un altro elemento fondamentale di Ni No Kuni è quello dei Famigli, una ventata di Pokémon nel titolo dei Level-5. Superata una fase di rodaggio con un paio di esemplari, infatti, si scopre che un personaggio specifico (Stella) è in grado di Addomesticare i Famigli sconfitti in combattimento (vi ricorda qualcosa?), per poi scatenarli sul campo di battaglia.

Allo stesso modo, accumulando esperienza i piccoli aiutanti possono salire di livello, migliorare le proprie caratteristiche (mangiando le loro Prelibatezze preferite), imparare nuove abilità e, una volta soddisfatti determinati requisiti, evolversi in forme più potenti.

Piccoli guaritori esperti di magia, picchiatori selvaggi adatti alle mischie più concitate, misteriose vie di mezzo tutte da scoprire, animali selvaggi che non badano alla propria incolumità preferendo concentrarsi sull'attacco nudo e crudo. In Ni No Kuni i Famigli sono davvero molti, tanto che ogni genere di giocatore troverà la combinazione (di massimo tre esemplari) più adatta alle proprie esigenze.

"Ni No Kuni offre una struttura da GDR tradizionale, fatta di missioni principali, esplorazione, crafting e side quest"

Durante le battaglie il Lucciconio lascia cadere di tanto in tanto delle sfere curative o dei globi di Punti Magia.

Tutto questo si incastra con maestria all'interno di una struttura da GDR tradizionale, fatta di missioni principali, di esplorazione, di crafting degli oggetti (attraverso una procedura troppo lenta e macchinosa, a dire il vero) e di una marea di side quest attivabili parlando con gli abitanti di Ni No Kuni o accettando gli incarichi presso il negozio chiamato Soluzioni Al Volo.

Tali missioni non sono necessarie per portare a termine l'avventura principale ma, oltre a dilatare l'esperienza (e permettere di curare un gran numero di Cuorinfranti restituendo loro i frammenti di cuore rubatigli dal signore oscuro), aiutano a prevenire il grinding selvaggio tipico degli altri GDR Level-5.

Affrontando con regolarità le missioni secondarie, infatti, non solo si accumula abbastanza esperienza per affrontare a testa alta i combattimenti successivi, ma si sbloccano anche le Ricompense dell'Eroe, dei bonus che vanno dal molto utile (come l'aumento della velocità di movimento sulla mappa del mondo o la frequenza con cui vengono rilasciate le sfere dai nemici in combattimento) al poco più che coreografico (l'animazione del salto di Oliver).

Ma passiamo all'argomento più spinoso di questa recensione: l'adattamento italiano. La versione nostrana di Ni No Kuni è caratterizzata da un adattamento che, invece di limitarsi a tradurre le linee di testo e i vocaboli dell'inventario, è intervenuto in modo deciso nel tentativo di mantenere inalterato lo spirito dell'opera originale.

"La versione nostrana di Ni No Kuni vede Lucciconio parlare con un forte accento romano"

'Mostracci vostra'! Preparatevi a leggere spesso questa imprecazione nei testi del Lucciconio.

Il risultato di tale operazione è lo stravolgimento di gran parte dei nomi di luoghi, creature e personaggi e, soprattutto, l'inserimento di un forte accento romano a caratterizzazione della figura del Lucciconio.

Da una parte il lavoro degli adattatori può essere definito encomiabile, vista la precisione generale e la fantasia di alcune creazioni linguistiche, ma tali interventi intaccano la qualità del prodotto finale.

Se è vero che il Lucciconio parla con un accento particolarmente greve anche nelle versioni giapponese e inglese, infatti, va detto che l'uso dei dialetti, in Italia, è spesso legato a situazioni di altro genere e, soprattutto, a ruoli meno centrali rispetto alla Fata che accompagna Oliver nel suo viaggio.

In un'avventura lunga come quella di Ni No Kuni, per alcuni giocatori dover leggere migliaia di righe di testo in romano potrebbe essere fastidioso e stancante, soprattutto durante le sequenze narrative in cui è impossibile controllare la velocità dei dialoghi.

Visto il coraggio mostrato in occasione dell'adattamento del Lucciconio, inoltre, la scelta di ignorare la caratterizzazione linguistica di altri personaggi (i discorsi di Oliver sono caratterizzati, sia in Inglese che in Giapponese, dalla struttura linguistica semplice tipica dei bambini, mentre quelli di Stella hanno un'impostazione ben più rigida e formale) appare assai bizzarra.

"Fortunatamente l'adattamento ha coinvolto solo i testi"

Vediamo com'è Ni No Kuni: la Minaccia della Strega Cinerea in questo trailer.

Fortunatamente l'adattamento ha coinvolto solo i testi, mentre i dialoghi possono essere ascoltati in lingua originale o in un buon Inglese (per passare da una lingua all'altra è necessario sopportare una breve installazione).

Personalmente non abbiamo apprezzato alcune scelte fatte in fase di adattamento ma il risultato globale resta comunque di buon livello, motivo per cui preferiamo non lasciarci andare a critiche eccessive.

Ni No Kuni è un gioco di ruolo ricco, godibile e pieno di elementi da approfondire. La struttura lineare e una generale semplificazione delle meccaniche lo rendono perfetto per gli utenti più giovani e per coloro che vogliono solo godersi la storia, ma una gran quantità di elementi extra aggiunge la profondità di cui i giocatori più esperti sentono la necessità.

L'attesa per vivere questa fantastica esperienza è stata lunga e tormentata, ma finalmente i possessori di una PlayStation 3 possono godersi un'esclusiva coi fiocchi, un GDR di primissimo livello e, soprattutto, il gioco perfetto per unire genitori e figli davanti alla TV.

9 / 10

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

In this article
Related topics
PS3
A proposito dell'autore
Avatar di Filippo Facchetti

Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

Commenti