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Grid 2 - review

Una corsa quasi perfetta.

Per in fan dei giochi di guida è giunto un momento particolarmente importante, visto che Codemasters si è finalmente decisa a far uscire l'atteso Grid 2, seguito di uno degli esponenti più riusciti e appassionanti del genere in una generazione di console ormai agli sgoccioli.

Come vi avevamo segnalato qualche giorno fa nella nostra anteprima, il team di sviluppo ha saggiamente deciso di mantenere inalterata la formula vincente che aveva caratterizzato il precedente episodio, aggiungendo alcuni elementi e raffinando un comparto tecnico già convincente nel primo Grid.

Il risultato è un gioco di corse adatto a tutti, sia ai piloti provetti che agli automobilisti virtuali della domenica, grazie a un modello di guida adattabile e a un'impostazione in grado di premiare tanto gli utenti aggressivi dallo stile spericolato quanto i chirurghi dell'asfalto, con le loro traiettorie pulite e l'impostazione da manuale.

Anche stavolta Grid abbandona inutili elementi di contorno per concentrarsi unicamente sulle gare. Ciò che accade una volta scesi in pista viene riproposto dai ragazzi di Codemasters con cura certosina, garantendo sensazioni elettrizzanti per tutta la durata delle corse.

"Anche stavolta Grid abbandona inutili elementi di contorno per concentrarsi unicamente sulle gare."

Le gare di drifting richiedono una grande sensibilità nella gestione del freno e dell'acceleratore durante le derapate.

Questo è garantito dal già citato modello di guida, da un'Intelligenza Artificiale dei rivali in pista particolarmente convincente e, soprattutto, dal senso di velocità che il gioco è in grado di trasmettere in ogni istante delle corse, facendo provare più di un brivido lungo la schiena durante staccate più ardite e i sorpassi più spericolati.

La giusta dose di tensione è assicurata principalmente dall'ottima gestione dei danni, anch'essa adattabile alle qualità degli utenti che decidono di sfidare il gioco. In Grid 2, infatti, l'entità dei danni subiti dopo ogni collisione può essere decisa a tavolino direttamente dal menu delle opzioni, dove si può scegliere se optare per un modello realistico (capace di influenzare profondamente le prestazioni dei piloti meno attenti) o se escludere del tutto tale caratteristica.

A seconda dell'angolazione degli urti e della velocità degli stessi si possono perdere pezzi di carrozzeria (che rimangono pericolosamente sparsi lungo il tracciato), oppure andare incontro a problemi di tenuta di strada (quando vengono interessate le ruote) o a un generale calo delle prestazioni in seguito a guasti più o meno importanti di motore o trasmissione.

Dopo urti particolarmente violenti, ovviamente, il ritiro dalla corsa è assicurato, a meno che non si ricorra all'uso dei flashback (anch'essi disattivabili), caratteristica cara alla serie grazie alla quale è possibile riavvolgere gli ultimi secondi di gara per avere l'occasione di cancellare errori più o meno gravi.

"Dopo urti particolarmente violenti, ovviamente, il ritiro dalla corsa è assicurato, a meno che non si ricorra all'uso dei flashback"

Rispetto al primo Grid, dove per utilizzare tale opzione era necessario avviare manualmente il replay, riavvolgere l'azione e, solo allora, selezionare il flashback, in questo nuovo episodio è tutto più fluido e veloce e basta la pressione di un unico tasto per tornare indietro nel tempo.

Questo, unito alla possibilità di riavviare eventi andati particolarmente male senza dover passare per interminabili caricamenti (come in Trials HD), contribuisce a rendere le gare offline fluide e dinamiche, escludendo il rischio di un qualsiasi tipo di calo di tensione.

Sfortunatamente non si può dire lo stesso dei caricamenti. Pur essendo praticamente completo, il codice da noi testato era afflitto da tempi di caricamento piuttosto lunghi che regolavano l'accesso alla lobby centrale e ai singoli eventi. Nel documento inviatoci dai programmatori era specificato che tale problema sarà assente nella versione di Grid 2 che approderà nei negozi, ma non avendo avuto conferme dirette non possiamo fare altro che segnalarvi tale situazione.

Sul fronte delle modalità Grid 2 è una vera gioia, visto che è in grado di proporre esperienze corpose e gratificanti sia in single player che in multiplayer. La Campagna in solitaria è strutturata come una vera e propria storia in cui il giocatore, nei panni del solito asso del volante, viene notato da Patrick Callahan, un misterioso investitore intenzionato a creare la propria competizione di guida.

"Sul fronte delle modalità Grid 2 è una vera gioia"

Dopo aver assistito a una performance del giocatore su YouTube, Callahan lo contatta con l'obiettivo di renderlo il volto della World Series Racing, una competizione mondiale che, nella visione del miliardario, diventerà il punto di riferimento dei migliori piloti al mondo, che faranno carte false per partecipare.

La campagna si sviluppa nell'arco di cinque edizioni della World Series Racing, seguendone la crescita passo dopo passo e aumentando la portata delle gare insieme alla fama dell'evento. Ecco, quindi, che dalle prime corse organizzate per catturare l'attenzione dei piloti rivali e dei primi fan si arriva a sontuose fasi finali su pista organizzate sotto ogni punto di vista, con tanto di commenti fittizi di ESPN.

I ritmi con cui la World Series Racing cresce e si evolve sono sempre piuttosto serrati e, complice la varietà delle sfide proposte dai programmatori, per diverse ore ci si trova costantemente di fronte a stimoli nuovi su cui lavorare e su cui adattare il proprio stile di guida.

Se da una parte tale varietà rappresenta un pregio, dall'altra può rivelarsi frustrante per i giocatori meno poliedrici. Nel corso della Storia, infatti, ci si trova costantemente sballottati da una pista all'altra, al volante di auto sempre diverse con cui è necessario prendere confidenza prima di registrare risultati accettabili.

Questo si può tradurre, per alcuni giocatori, in un fastidioso Trial and Error durante il quale sono necessari diversi tentativi prima di adattarsi al modello di guida dell'auto di turno e centrare l'obiettivo minimo dell'evento.

"Grid 2 è caratterizzato da una versatilità impressionante"

Per cercare di prendere confidenza con le nuove vetture nel single player si può optare per il collaudo rapido in qualsiasi momento.

Lo stesso può accadere con alcune tipologie di sfide. Come accadeva già nel primo Grid, infatti, anche Grid 2 è caratterizzato da una versatilità impressionante che spinge i giocatori a cimentarsi nelle classiche gare di gruppo, nelle sfide a checkpoint, nelle ormai immancabili corse a eliminazione (in cui l'ultimo della colonna viene escluso dalla sfida allo scadere dell'inesorabile conto alla rovescia), in confronti per il tempo migliore, in spettacolari gare di drifting o in emozionanti testa a testa (tristemente caratterizzati dall'infelice traduzione che li etichetta con il termine “Frontali”), nelle gare di resistenza o nell'inedita e particolarmente riuscita Live Routes, di cui parleremo tra poco.

Tale varietà di competizioni a volte può trasformarsi in un ostacolo difficile da superare per alcuni utenti. Il fatto di dover necessariamente affrontare le sfide proposte nelle varie annate prima di sbloccare la finale della World Series Racing, infatti costringe a cimentarsi anche in discipline che magari proprio non si digeriscono. Adorate le gare tradizionali e detestate il drifting? Nella maggior parte dei casi non potrete evitare di completare sfide di quel tipo, col rischio di faticare a classificarvi nelle posizioni richieste.

Si tratta di un problema facilmente risolvibile abbassando all'occorrenza il livello di difficoltà, ma rappresenta comunque una piccola ombra grigia all'interno di un progetto davvero eccellente.

Tanto nella World Series Racing che nel multiplayer, la nuova modalità di gioco chiamata Live Routes si è rivelata essere una graditissima sorpresa, capace di cambiare drasticamente l'approccio dei giocatori a ogni singola gara legata a tale disciplina.

"La nuova modalità di gioco chiamata Live Routes si è rivelata essere una graditissima sorpresa"

Selezionando le sfide Live Routes ci si trova a correre su piste "dinamiche", che giro dopo giro hanno il vizio di chiudere alcune strade per sostituirle con percorsi alternativi. Grazie a questa interessante idea gli sviluppatori sono riusciti a creare un'esperienza in costante mutamento, costringendo i giocatori a contare più sui riflessi e sulla capacità di adattamento che sulla memoria.

Là dove le sfide tra i piloti si combattono generalmente nell'ambito della conoscenza del tracciato e nella ripetizione ossessiva delle medesime manovre, nelle gare Live Routes la stessa porzione di pista può essere affrontata in tanti modi diversi, a seconda che ci si arrivi uscendo da una curva o spingendo il motore al massimo dopo un lungo rettilineo.

Sebbene il single player di Grid 2 sia in grado di garantire tante ore di divertimento e sensazioni di primissimo livello, è nel multiplayer (fino a 12 giocatori in contemporanea impegnati in gare standard o personalizzate) che il titolo Codemasters mostra di aver compiuto il vero salto di qualità. Gli sviluppatori hanno infatti lavorato per integrare l'esperienza presente nel disco con una vasta gamma di elementi social, utili a creare una community ricca e dalle grandi potenzialità.

Le sfide a eliminazione riescono a trasmettere dosi massicce di adrenalina anche ai semplici spettatori.

Registrandosi al sito Racenet (oppure accedendo con il proprio account Facebook) è infatti possibile tenere traccia di tutte le proprie prestazioni e, naturalmente, confrontarle con quelle della community che si andrà a creare giorno dopo giorno, mettendo in contatto tra loro giocatori da ogni parte del mondo.

"Selezionando le sfide Live Routes ci si trova a correre su piste dinamiche"

Questo, ovviamente, è integrato con i menu all'interno del gioco, dai quali è possibile (previo collegamento degli account) condividere direttamente su YouTube i video delle proprie prestazioni.

A ciò si vanno ad aggiungere la possibilità di partecipare agli Eventi Globali, sfide multiplayer asincrone proposte ogni settimana da Codemasters (un po' come accadeva in passato con i vari episodi di Guitar Hero) durante le quali ci si può mettere alla prova in piste e modalità specifiche, o quella di confrontarsi con Rivali sempre nuovi, sia stabiliti in modo casuale che scelti personalmente tra i propri amici.

Ogni vittoria porta al giocatore nuovi fan, preziosi punti esperienza (con cui salire di livello e sbloccare vetture e potenziamenti) e soldi virtuali da spendere in modifiche per le auto. Avete letto bene. Nel multiplayer di Grid 2 è stata inserita la possibilità di potenziare le vetture, dettaglio che francamente abbiamo trovato poco in linea con lo spirito della serie.

Grid 2 sfreccia sulle strade di Dubai in questo filmato di gameplay.

Così come abbiamo apprezzato l'assenza di inutili distrazioni nel single player, abbiamo trovato discutibile l'aggiunta (oltretutto piuttosto limitata) della modifica delle auto che, di fatto, permette solo di acquistare pochi potenziamenti utili a incrementare le prestazioni del veicolo in pista.

"Registrandosi al sito Racenet è possibile tenere traccia di tutte le proprie prestazioni e confrontarle con quelle della community"

Un discorso diverso invece lo merita l'editor delle livree, che permette di creare con estrema rapidità automobili da copertina. Attraverso il tool messo a disposizione dai programmatori si possono scegliere vernici di ogni genere e colore, decorazioni e sponsor tecnici utili a creare un'auto da corsa in linea con il proprio senso artistico. Dimenticatevi però le meraviglie che possono essere realizzate nella serie di Forza.

Se avete giocato molte partite online al primo Grid ricorderete sicuramente quanti utenti scorretti fossero presenti sui server del gioco, persone che traevano divertimento dal sabotaggio delle gare altrui. Tra utenti che guidavano contromano e persone dal tamponamento facile, ce n'era davvero per tutti i gusti.

In Grid 2 gli sviluppatori hanno lavorato sodo per trovare una soluzione a questo problema, inserendo nel gioco alcuni sistemi di controllo più o meno riusciti. Da una parte c'è il sistema anti-grief, che in sostanza misura lo stile di guida di ogni pilota dividendo su server differenti gli utenti corretti e quelli dalla sportellata facile (come fece Capcom con i ragequitter di Tatsunoko Vs Capcom). Dall'altra troviamo il sistema anti-cheat, che in pratica rallenta automaticamente per qualche secondo le vetture di coloro che tagliano le curve in cerca di improbabili scorciatoie.

La scelta della vettura da utilizzare va effettuata con cura in base al tracciato e alla modalità di gioco.

Mentre per il sistema anti-grief non possiamo sbilanciarci in giudizi di alcun tipo non avendo abbastanza elementi per valutarlo a dovere, nel caso dell'anti-cheat possiamo giudicarlo definendolo davvero troppo invasivo.

"Il sistema anti-cheat è davvero troppo invasivo"

Anche se in alcuni casi specifici questo sistema può effettivamente rivelarsi utile, infatti, la penalità interviene anche dopo brevi uscite di pista dettate dalle dinamiche della gara o da particolari situazioni accadute in pista. Ritrovarsi per alcuni secondi impossibilitati ad accelerare solo perché dopo una manovra particolarmente ardita si è tagliata parte di una chicane può essere particolarmente frustrante.

Sul fronte tecnico il marchio Codemaster è ormai, almeno nei giochi di guida, sinonimo di qualità. Come da tradizione il motore grafico mostra ancora una volta i propri muscoli, in particolar modo nella superba gestione degli effetti di luce che impreziosiscono i tracciati a ogni ora del giorno e della notte.

Il sacrificio della visuale dall'interno dell'abitacolo, perdita particolarmente importante per tutti i giocatori ormai abituati a vivere i giochi di guida nel modo più convincente e realistico possibile, ha permesso ai programmatori di compiere un balzo in avanti sia sul fronte visivo che a livello di gameplay (la fisica delle auto è davvero ottima) rispetto al primo Grid, ma a nostro modo di vedere si tratta di taglio eccessivo, eliminazione di un dettaglio ormai imprescindibile nei titoli dedicati al mondo delle corse.

Scopriamo il il sistema LiveRoutes di Grid 2.

Se siete alla ricerca di un ottimo connubio tra realismo e arcade nei giochi di guida, godibile sia da soli che in multiplayer, Grid 2 è ciò che fa per voi. Codemasters è riuscita ad arricchire un gioco che già qualche anno fa aveva convinto critica e pubblico grazie alle sue indiscutibili qualità, ma alla luce dei difetti che vi abbiamo riportato Grid 2 non riersce a raggiungere il gradino più alto del podio, pur assicurandosi una valida posizione nella classifica del genere.

8 / 10

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GRID 2

PS3, Xbox 360, PC

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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