FX Calcio - review

Negli anni '90, in Italia, il sinonimo di calcio videoludico era probabilmente rappresentato da PC Calcio, un divertente manageriale che proponeva meccaniche di gioco semplici ma profonde a un prezzo davvero competitivo. Il fatto di essere distribuito in edicola e nei grandi punti vendita non ha che facilitato la sua diffusione in un periodo nel quale la pirateria era persino più diffusa di oggi.

Dinamic Multimedia e FX Interactive, il colosso alle spalle di FX Calcio, condividono diversi elementi tra i quali il modello distributivo adottato e la nazionalità d'origine. Non è dunque una sorpresa che a distanza di pochi anni alcuni elementi del team originale di PC Calcio abbiano trovato nello sviluppatore spagnolo un interlocutore interessato a riportare in vita il loro celebre manageriale.

Un'operazione comunque non semplice, dato che in tutto questo tempo Football Manager ha compiuto passi da gigante sia sotto il profilo della completezza, sia sotto quello dell'accessibilità, e soprattutto che gli sviluppatori sono dovuti ripartire da zero, ricostruendo dalle basi l'intero database e il motore di gioco.

L'impostazione di FX Calcio è comunque molto simile a quella del vecchio PC Calcio, cercando di fornire un'esperienza accessibile e divertente che non necessiti di molte ore solo per essere metabolizzata. Per ottenere questo risultato FX Interactive ha lavorato su due fronti: il primo è il solito ottimo confezionamento del gioco, con menù completamente localizzati in Italiano, un esaustivo manuale utente e persino la telecronaca nella nostra lingua, affidata a Massimo Tecca e José Altafini. Il secondo fronte è legato alla facilità di lettura di ogni elemento di gioco, molto chiaro sia nelle opzioni sia nelle spiegazioni delle stesse.

"Si potrà scegliere se partire ad allenare un team affermato o portare una squadra di seconda divisione sul tetto del mondo"

FX Calcio ha due opzioni principali, invero piuttosto simili, la cui differenza è principalmente nella scelta se partire ad allenare un team affermato o portare una squadra di seconda divisione (sì, le licenze ufficiali dei vari campionati europei non sono presenti) sul tetto del mondo. Una volta selezionato il proprio team si verrà catapultati nei menù di gestione della squadra, dove sarà possibile scegliere il proprio modulo, la rosa da mandare in campo e il tipo di allenamento da effettuare durante la settimana.

Ognuna di queste opzioni potrà essere delegata ad un assistente specifico ma, nel caso in cui volessimo intervenire direttamente, potremo scegliere tra le diverse alternative proposte, tutte piuttosto chiare nell'effetto che avranno sul modo di giocare della squadra. Similmente sarà decisamente molto semplice scegliere il calciatore adatto ad ogni ruolo, dato che non avremo da consultare decine di parametri diversi come in Football Manager, ma ogni atleta sarà caratterizzato solo da una manciata di caratteristiche piuttosto esplicite. Ad aiutare ancora di più nella scelta arriveranno le Pro-Card, un efficace metodo per riassumere in un'unica soluzione le ultime prestazioni e dunque lo stato di forma, di un atleta.

Sfortunatamente il processo di semplificazione è forse sfuggito al controllo degli sviluppatori che, a furia di condurre per mano il giocatore, hanno tolto diverse opzioni di base che non solo gli avrebbero fatto comodo, ma che erano presenti nello stesso PC Calcio. Per esempio, nella gestione dello stadio potrete decidere solo di aumentare il numero di posti a disposizione e non più agire in maniera puntuale su ogni tipo di aspetto della struttura; o ancora, durante le partita non sarà possibile aumentare o diminuire la velocità della simulazione, così come cambiare la formazione o la tattica, se non tra un tempo e l'altro.

"Sfortunatamente il processo di semplificazione è forse sfuggito al controllo degli sviluppatori"

Una scelta davvero suicida che si scontra con le fondamenta del ruolo che si sta simulando, e che non consente di provare ad aggiustare un risultato con un forcing finale o, al contrario, di arroccarsi in difesa per portare a casa il risultato. Certo, non chiediamo di comandare alla lettera ogni giocatore come fa Conte, ma perlomeno provare ad adattare il proprio team alla situazione.

Similmente le opzioni per definire la propria tattica sono piuttosto limitanti e non consentono di sbizzarrirsi in esperimenti troppo azzardati, magari trasformando il proprio terzino in un'ala. È proprio questa incapacità di andare oltre alle poche scelte preimpostate il principale limite di FX Calcio, dato che non consente, a coloro che volessero addentrarsi in aspetti un più puntuali della simulazione, di adattare il gioco alle proprie esigenze.

Questo perché dal punto di vista estetico la produzione di FX Interactive non ha nulla da invidiare al gioco di SEGA, per via di un'interfaccia persino più chiara e attraente di quella di Football Manager e di un motore grafico in 3D all'altezza della concorrenza, entrambe non proprio lo stato dell'arte. La questione delle licenze, oltretutto, potrebbe essere velocemente aggirata grazie al comodo editor presente nel gioco o alla possibilità di scaricare file fatti da altri utenti, che consentono di veder comparire tutte le magliette, i loghi e i nomi dei giocatori in un batter d'occhio.

Il prezzo aggressivo a cui viene proposto, circa venti euro, contribuisce a non affossare il giudizio di FX Calcio, ma l'edizione di quest'anno è destinata solamente a coloro alla ricerca di un manageriale semplice da approcciare e piuttosto guidato, col quale passare qualche ora senza scervellarsi troppo. Per tutti gli altri c'è la modalità Classica di Football Manager che, con un po' di applicazione, garantisce una profondità e un'accuratezza enormemente superiori. Quello di FX Calcio è debutto che però lascia intravedere delle buone potenzialità, ma la strada per raggiungere la qualità del vecchio PC Calcio è ancora lunga.