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I Conquistatori del Nuovo Mondo - review

Alla scoperta di tesori inaspettati.

FX Interactive non è nuova a recuperare titoli di cui il giocatore italiano medio solitamente ignora l'esistenza, salvo poi proporre, in un afoso weekend estivo, il piccolo capolavoro che non t'aspetti. Certo, a onor del vero bisogna ammettere che non sempre queste operazioni raggiungono i risultati sperati, ma visti i prezzi da saldi estivi con cui possiamo variare il parco giochi presente sul nostro hard disk, una prova di fiducia è quantomeno d'obbligo.

Peraltro questo I Conquistatori del Nuovo Mondo rientra a pieno merito nella categoria dei giochi da non perdere, confermando di fatto questa fortunata regola non scritta: l'avveduto acquirente troverà infatti davanti alle sue pupille un divertente mix fra gioco di ruolo, strategia e avventura esplorativa, in quello che è il promettente esordio dei Logic Artists, nonché un'ottima occasione per provare qualcosa di diverso dal solito blockbuster.

Per chiudere il cerchio, mi sembra anche giusto ricordare che il titolo è il frutto di una delle numerose campagne Kickstarter che si stanno imponendo come uno dei modelli di produzione di riferimento per tutti coloro che vogliano avvicinarsi ai gusti di un pubblico spesso bistrattato da scelte main stream. Basta per solleticarvi il mouse?

Dato un minimo di contesto, cerchiamo di capire cosa vi aspetterà una volta inserito il disco di gioco. Nei panni di un arrembante esploratore del nuovo mondo dovrete innanzitutto costruire la vostra "truppa da sbarco", con cui iniziare l'esplorazione e la colonizzazione di une delle innumerevoli terre promesse al di là dell'oceano, nella speranza di non venire soverchiati dai numerosi pericoli che vi attendono nei lussureggianti ambienti di gioco.

La tecnologia dei conquistadores renderà gli scontri sempre abbastanza impari per i poveri nativi.

Tuttavia, già nelle prime fasi si notano la cura e la profondità di gameplay ricercati dagli sviluppatori: una volta creato il vostro alter ego distribuendo punti abilità fra le sei diverse skill presenti, dovrete infatti anche assoldare con accortezza i vostri uomini, essendo ognuno di essi caratterizzati da una storia personale e da una serie di caratteristiche che avranno un impatto più o meno profondo sul prosieguo delle vostre avventure. Fatto questo, arriverà il momento di sbarcare sulla terra promessa, giusto in tempo per perdere tutto quello in vostro possesso e dare il via alla prima delle due campagne che vi accompagneranno, escludendo le numerose side quest disponibili, per circa una ventina di ore di giocato.

"Il titolo è il frutto di una campagna Kickstarter"

Se arrivati a questo punto si può solo intuire quelle che sono le potenzialità di I Conquistatori del Nuovo Mondo, è quando vi troverete ad affrontare le diverse fasi in cui è suddiviso il titolo che la vostra salivazione subirà un duro colpo.

Innanzitutto la fase di movimento, dove, come i più illuminati fra di voi avranno già intuito, dovrete spostare la truppa per le terre inesplorate, prestando attenzione alla superficie calpestata dai vostri preziosi piedi; la possibilità di deambulazione è infatti limitata da un determinato quantitativo di punti movimento per ogni turno e utilizzare una strada battuta avrà ovviamente un costo sensibilmente diverso dall'avventurarsi per la giungla inesplorata.

Sebbene la mappa del mondo del gioco non sia immensa, sono numerose le sorprese che vi attendono: nemici, villaggi, tesori nascosti, pericoli dietro l'angolo, eventi casuali, insomma tutto il campionario che un provetto esploratore brama per la propria gloria personale e, come effetto collaterale, per aumentare l'esperienza del proprio personaggio.

Scegliere dove accamparsi risulterà un punto importante nelle vostre conquiste.

Una volta raggiunto il limite di movimento, ecco arrivare il secondo momento, ovvero la fase di accampamento, sicuramente una delle più interessanti dell'intera esperienza. Scelto il luogo dove far sostare i vostri uomini dovrete infatti curare almeno due diversi aspetti: il procacciamento del cibo e l'assegnazione degli ordini ai vostri uomini in funzione delle proprie abilità.

"Sebbene la mappa del mondo del gioco non sia immensa, sono numerose le sorprese che vi attendono"

È qui che emerge in maniera evidente il realismo morale che attraversa l'intera esperienza: ogni scelta dev'essere adeguatamente soppesata al fine di mantenere alto il morale delle vostre truppe, per venire in incontro alle diverse inclinazioni di ogni uomo e, cosa di indubbia importanza, sopravvivere. Ad esempio perdere per un ordine sbagliato l'appoggio di qualcuno richiederà scelte drastiche, dall'uccisione del dissidente al suo allontanamento, con conseguenti ripercussioni sul successo della vostra spedizione.

È interessante notare come, a differenza di altri titoli analoghi, qui il narrato incida profondamente sulle vostre scelte e sulle vostre inclinazioni: discutere intorno a un fuoco delle decisioni prese, dei commenti di questo o quel soldato o ancora toccare con mano le diverse correnti di pensiero che attraversano il campo, rende l'avventura più vivida di quanto avreste onestamente potuto aspettarvi, permettendo di fatto di interpretare un "ruolo" a 360°. Nel bene e nel male.

Ultima, ma non per importanza, è la sezione dedicata ai combattimenti, dichiaratamente a turni e ispirata ad alcuni classici alla Might & Magic; qualora vi troverete a menare le mani vedrete infatti comparire la classica griglia esagonale su cui dovrete muovere a suon di turni i vostri soldati per lottare contro i barbari indigeni desiderosi di aggiungere il vostro scalpo alla loro collezione.

Combattere o scappare?

Forse è questo il momento dell'intera avventura che rende meno giustizia al lavoro svolto dagli sviluppatori, risultando difficile ritrovarsi in seria difficoltà se non a causa di alcuni trucchetti come quello di limitare il numero di soldati schierabili sul campo. Ciononostante, grazie ai quattro livelli di difficoltà disponibili, dalle numerose variabili presenti come ad esempio il terreno di scontro e all'aleatorietà della salute dei vostri uomini, avrete comunque di che divertirvi.

"Dal punto di vista grafico la coperta della campagna Kickstarter risulta forzatamente corta"

Dal punto di vista grafico risulta presto evidente che la coperta della campagna Kickstarter risulta forzatamente corta, prestando il fianco a reminiscenze di titoli appartenenti a generazioni precedenti; detto questo, è comunque giusto ricordare che in una produzione di questo tipo il peso specifico della voce "mascella spalancata per milioni di poligoni" è relativo, e quanto viene proposto a schermo è più che sufficiente per apprezzare appieno l'esperienza di gioco.

Peraltro non è necessario strapparsi le vesti: i modelli dei personaggi così come gli ambienti di gioco risultano piacevoli alla vista e pressoché privi di bug o anomalie di programmazione, essendo di fatto decisamente migliori di altri titoli che professano alti meriti senza poi avere alle spalle l'annunciata qualità.

Scusate infine la ripetizione, ma anche in questo caso l'operato di FX nella fase di localizzazione risulta di sicuro spessore a livello qualitativo, rendendo I Conquistatori del Nuovo Mondo perfettamente godibile in ogni sua fase, aspetto estremamente rilevante vista la difficoltà di base nel riuscire a portare a casa la pellaccia.

Esplorare la mappa di gioco potrebbe portare a vantaggi importanti.

La conquista delle selvagge terre inesplorate si rivela essere così un'esperienza divertente, ben bilanciata e soprattutto non adagiata su cliché e situazioni a cui spesso siamo abituati. Peraltro la quantità di cose da fare e vedere difficilmente vi coglierà annoiati, rendendo di fatto I Conquistatori del Nuovo Mondo uno di quei giochi che vi consigliamo caldamente per passare in tutta tranquillità il periodo estivo.

8 / 10

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Roberto Bertoni

Contributor

Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.

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