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Aarklash Legacy - review

Un altro tuffo nelle miniature di Confrontation.

Cyanide è un team di sviluppo francese di dimensioni medie che, partito da Parigi, si è poi espanso in Canada a Montreal, forse per seguire le orme di altri e più conosciuti nomi dell'industria. In poco più d'una dozzina d'anni questi ragazzi hanno sviluppato un gran numero di titoli, da simulazioni di ciclismo ad avventure grafiche, anche se la loro laurea ad honorem l'hanno guadagnata coi giochi di ruolo.

Sono loro le menti dietro l'ottimo Of Orcs and Men e il divertente Confrontation, che abbiamo recensito non molto tempo fa, ma sono anche gli stessi che si celano dietro il non proprio eccelso Game of Thrones e il deludente Blood Bowl. A quale di questi due schieramenti apparterrà Aarklash Legacy?

Ambientato nell'universo di Confrontation e anch'esso basato sullo stesso gioco di miniature alla base del suo fratello maggiore, il gioco ripercorre le avventure di un gruppo di mercenari intenti a compiere una serie di missioni di vario tipo per la loro gilda. Naturalmente la trama non è però cosi semplicistica e ben presto le cose si complicheranno, con il party che si arricchirà di nuovi arrivi e nuovi moventi per proseguire nella vicenda.

Anche se l'impostazione ricorda un po' Diablo o Baldur's Gate, il titolo è molto diverso da questi due capolavori, soprattutto nei combattimenti.

Un approccio alla Baldur's Gate che però si tinge di nuove componenti, molte delle quali prese in prestito dal suo predecessore o dall'omonimo gioco da tavolo, prima tra tutte la componente stilistica che delinea un mondo fantasy molto particolare, ispirato sì ai classici del genere come Diablo e D&D ma per nulla standardizzato.

"Un approccio alla Baldur's Gate si tinge di nuove componenti, molte delle quali prese in prestito da Confrontation "

Le creature classiche come chimere o draghi sono state infatti ridisegnate assumendo tinte dark, mentre i protagonisti escono dai soliti stereotipi per divenire ladri goblin, lupi mannari chierici e guerrieri non morti. Un cast che si sforza in tutti i modi di non cadere negli stereotipi classici e di mantenere inalterata la freschezza del suo predecessore.

A toni e tinte piuttosto originali si affianca però un gameplay più classico, a metà tra lo strategico e il gioco di ruolo. Giocare ad Aarklash Legacy non vuol dire solo mazzolare nemici e risolvere quest come in un qualsiasi RPG per PC, ma anche affrontare ogni situazione con un minimo di strategia.

Il sistema di combattimento in particolare richiede, per risolvere i vari conflitti, un approccio tattico e ponderato. All'inizio di ogni scontro l'azione è messa in pausa in modo da consentire al giocatore di dare ordini ai propri personaggi, scegliendo quali abilità adoperare, chi colpire per primo e come dividersi in base ai bersagli presenti.

Le quattro abilità iniziali di ogni personaggio possono dar vita col tempo a diverse combinazioni/modificazioni delle stesse, ma non c'è nulla di più complesso per quel che concerne la crescita del personaggio.

Le scelte strategiche compiute, per quanto semplici, possono cambiare completamente l'esito di una battaglia, portandoci velocemente in vantaggio o in svantaggio. Se ad esempio non abbiamo avvicinato agli stregoni nemici alcuno dei nostri personaggi, questi potranno agire indisturbati, avendo il tempo di caricare incantesimi più potenti, senza che nessuno stia lì a interromperli durante la fase di carica della magia. Lo stesso può dirsi dei boss e di alcuni avversari agguerriti, in grado di utilizzare abilità di status che andranno velocemente controbilanciate e annullate da apposite skill dei nostri personaggi.

"Le scelte strategiche compiute, per quanto semplici, possono cambiare completamente l'esito di una battaglia"

Questi piccoli tocchi di classe aggiungono profondità al gameplay, rendendo l'esperienza di gioco più interessante e innalzando il livello di sfida ma rallentando eccessivamente il ritmo. L'idea di doversi arrestare all'inizio di ogni combattimento e spesso più di una volta all'interno dello stesso scontro è sicuramente più entusiasmante di un sistema a turni che mimi le meccaniche di un RPG tabletop come Confrontation, ma ben presto annoierà chi cerca un'azione più concitata.

Aarklash Legacy non pare porsi il problema, non sembra cioè indirizzarsi a un pubblico ampio ma ad una piccola nicchia in antitesi col fantasy in voga al momento. Il titolo non è insomma fatto per i fan di Diablo, dove il gioco di ruolo è un mero travestimento per un'anima da hack 'n' slash, ma è indirizzato a chi voglia un gameplay più pacato e riflessivo, anche se non eccessivamente complesso.

Non è possibile modificare abiti, armature o armi dei nostri personaggi, ma solo una serie di accessori in grado di modificarne leggermente le statistiche.

Ciò nonostante è evidente lo sforzo fatto per mantenere alta l'attenzione del giocatore, ad esempio introducendo continuamente nuovi personaggi che, molto differenti tra loro, ci costringono a procedere nella continua ricerca del team più adatto al nostro stile di gioco e alle varie situazioni che si presenteranno.

"Aarklash Legacy non è indirizzato ai fan di Diablo ma a chi voglia un gameplay più pacato e riflessivo"

Si tratta di un espediente portato avanti anche grazie al semplice ma efficace sistema di crescita del personaggio che, una volta sbloccate le quattro abilità base del protagonista in questione, non solo darà modo al giocatore di decidere come ramificare e modificare tali abilità, ma anche di ridisporre a piacimento i punti ottenuti. In ogni momento si potrà cioè cambiare idea e modificare le abilità dei propri personaggi per renderli più compatibili o per prepararli ad uno scontro particolarmente arduo.

Questo sistema, pur interessante, vanifica però la rigiocabilità del titolo dando accesso già al primo passaggio praticamente a tutte le abilità dei vari personaggi e rendendo quasi futili l'esplorazione dei livelli e le quest secondarie. Un neo piuttosto evidente, soprattutto se vi si aggiunge l'eccessiva linearità dell'avventura principale e la ripetitività degli scontri che, fatta eccezione per i boss, non consentono al giocatore di esplorare appieno le potenzialità del sistema di combattimento.

Cover image for YouTube videoAarklash: Legacy - Gameplay Trailer

Tirando le somme, possiamo dire che la sensazione che si ha giocando ad Aarklash Legacy è di entrare in un mondo fantasy molto particolare, diverso dal solito e tutto sommato ben costruito, ma privo della verve necessaria a catturare il giocatore e a tenerlo incollato allo schermo.

Il ritmo lento, le ambientazioni troppo lineari e il livello di difficoltà a tratti troppo elevato, sono tutti elementi che allontanano il giocatore, richiedendo a chi si approccia al gioco uno sforzo d'immedesimazione non indifferente. Fatto questo sforzo, però, Aarklash Legacy riesce a regalare un'esperienza di gioco atipica e divertente. E il prezzo budget potrebbe rivelarsi una valida attrattiva...

7 / 10

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A proposito dell'autore
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Fabio Davide

Contributor

Giocatore fin dalla più tenera età, fagocita di tutto ma digerisce solo i veri capolavori. Dopo 7 anni nel settore del gaming aveva pensato di trovarsi un lavoro nella ristorazione, ma poi ha ceduto al fascino di Eurogamer.

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