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Soul Calibur II HD Online - review

Un gioiello troppo costoso.

Ultimamente capita sempre più spesso di rimanere delusi dai nuovi episodi di gloriose saghe della storia dei videogiochi. Nel genere dei picchiaduro Soul Calibur ha vissuto alti e bassi, ora affascinando e ora deludendo i propri fan, fino ad arrivare al recente SoulCalibur V, con tutte le sue novità di gameplay e un cast quasi completamente rinnovato.

Oggi siamo qui per parlare del piacevole ritorno in HD del capitolo della saga di Namco Bandai più apprezzato dai fan. Ci riferiamo a Soul Calibur II, seguito dello spettacolare episodio uscito su Dreamcast che vide la luce anni fa su PlaStation 2, Xbox e Nintendo GameCube.

All'epoca Soul Calibur II seppe esaltare il pubblico con una grafica eccezionale, una vagonata di modalità single player e multiplayer e, soprattutto, con l'arrivo di personaggi particolarmente riusciti sia in termini di design che di gameplay e stile di lotta.

Talim e Raphael, infatti, fecero il loro debutto proprio in questo titolo conquistando immediatamente molti appassionati e integrandosi alla perfezione nelle dinamiche del picchiaduro Namco Bandai. Lo stesso non si può dire di Yunsung nel difficile ruolo di sostituto del mai troppo rimpianto Hwang.

Dopo aver sentito la mancanza di Talim in SoulCalibur V non possiamo che gioire nel ritrovarla in splendida forma din Soul Calibur II HD Online.

Assieme a loro si univano al cast anche Necrid (il cui design era stato realizzato da Todd McFarlane) e, a seconda della versione acquistata, Heihachi di Tekken (su PS2), Spawn (su Xbox) e Link di Zelda (su GameCube).

"Namco Bandai ha riunito tra loro le versioni uscite sulle console Sony e Microsoft, inserendo nel cast anche i rispettivi guest character"

In questa graditissima edizione dal nome di Soul Calibur II HD Online, Namco Bandai ha riunito tra loro le versioni uscite sulle console Sony e Microsoft, inserendo nel cast anche i rispettivi guest character. Sfortunatamente, tuttavia, il personaggio più interessante del gruppo è rimasto tagliato fuori, lasciando sperare gli utenti Wii U in una futura versione scaricabile anche per la loro console.

La conversione è ovviamente fedele ai capitoli originali in termini di modalità e di bilanciamento dei personaggi e arricchisce ulteriormente l'offerta con una lucidata a base di texture HD e, soprattutto, con l'aggiunta del multiplayer online, delle classifiche e della compatibilità con obiettivi e trofei.

Il risultato è un titolo scaricabile a cui gli appassionati della serie non possono davvero rinunciare, soprattutto perché stiamo parlando del capitolo della saga più bilanciato in assoluto. Tra tutti i Soul Calibur usciti fino a questo momento, il secondo è senza ombra di dubbio quello più adatto all'organizzazione di tornei tra giocatori esperti.

Per la prima volta è possibile mettere questi due personaggi uno contro l'altro.

Ogni combattente, infatti, può affrontare a testa alta gli altri membri del cast senza dover partire svantaggiato a causa di un bilanciamento mal calibrato o della presenza di glitch assurdi. Considerando che il gameplay deriva direttamente da quello di Soul Calibur per Dreamcast, l'azione si concentra attorno all'uso di tre tipi di attacchi (orizzontali e verticali, con l'arma e i rapidi calci), della parata e del movimento libero all'interno delle arene 3D.

"Il sistema di combattimento e il bilanciamento di Soul Calibur II funzionano a meraviglia anche nel 2013"

Spostandosi lungo i vari assi è possibile sfruttare una vasta gamma di attacchi dinamici, utili per consolidare la propria posizione all'interno del ring e per mettere pressione all'avversario dandogli pochi punti di riferimento.

All'interno di questo semplice quadro si vanno a inserire le immancabili prese, la possibilità di scagliare l'avversario fuori dal ring (ottenendo una vittoria istantanea a prescindere dall'energia rimasta) e, per i giocatori più tecnici, di deflettere i colpi ricevuti sbilanciando l'avversario grazie alla Parata a Impatto.

Abbiamo quindi chiarito che il sistema di combattimento e il bilanciamento di Soul Calibur II funzionano a meraviglia anche nel 2013, ma come se la cava il gioco in termini di modalità? Anche in questo campo è evidente quanto andando avanti con gli anni la serie sia calata.

Il costume di Mitsurugi con i capelli cotonati è quasi ipnotico in questa versione HD del gioco.

Mentre in SoulCalibur V le modalità single player sono scialbe e poco ispirate, in Soul Calibur II HD si può affrontare ancora una volta la splendida "avventura" chiamata Maestro d'Armi, a base di combattimenti assurdi e di elementi tipici dei GDR.

"Se solo Namco Bandai si fosse mantenuta su cifre più abbordabili avremmo chiuso la recensione con un 8 tondo tondo"

In questa modalità ogni scontro è soggetto a condizioni specifiche che richiedono al giocatore di portare a casa la vittoria nonostante le avversità ambientali. Ogni missione costringe ad adattare il proprio stile di gioco per soddisfare i requisiti specificati all'inizio, ora combattendo in un'arena spazzata da violente folate di vento, ora evitando fastidiose scosse di terremoto saltando al momento opportuno, il tutto seguendo anche un'intrigante componente narrativa arricchita da memorabili illustrazioni.

Superando le sfide della modalità Maestro d'Armi si ottengono soldi con cui acquistare nuove armi caratterizzate da valori e abilità capaci di influenzare lo stile di lotta e, naturalmente, di bilanciare eventuali carenze nella tecnica di chi impugna il joypad. Il fatto che il gioco riesca a rimanere più o meno bilanciato anche quando si decide di utilizzare le armi speciali la dice lunga sul grandissimo lavoro fatto all'epoca dal team di sviluppo.

Alla modalità Maestro d'Armi si affiancano le varianti Extra delle altre opzioni classiche. Si va dall'allenamento all'Arcade, passando per la modalità Sopravvivenza, la Sfida a Tempo e il Combattimento a Squadre.

Le leggende del picchiaduro tornano con Soul Calibur II HD Online.

Sfortunatamente, però, la conversione del gioco non è perfetta. Evidentemente non tutto è andato nel verso giusto quando sono stati implementati gli Obiettivi e i Trofei, visto che quando si esegue una delle azioni richieste per sbloccare la ricompensa virtuale per il proprio Ego, il gioco si blocca per qualche istante. Parliamo di brevi freeze di circa un secondo che, in quanto tali, risultano davvero fastidiosi, soprattutto se sperimentati durante un incontro.

Si tratta comunque di un problema minore, visto che gli obiettivi sono pochi e possono essere sbloccati rapidamente (quasi tutti, alcuni sono a dir poco eterni). Un altro elemento che non abbiamo affatto gradito è l'inspiegabile assenza delle voci giapponesi, da sempre superiori a quelle inglesi.

La modalità online è stata aggiunta facendo il semplice compitino, abilitando le Partite del Giocatore e quelle Classificate, quindi non offre nulla di innovativo. D'altra parte basta è avanza per permettere di divertirsi anche quando non si è in compagnia di amici da passare virtualmente a fil di spada, ma è un po' pochino considerando il prezzo richiesto per l'acquisto (la bellezza di 18,99 euro!!!).

Soul Calibur II è dopo tanti anni ancora un gioco splendido e godibilissimo. Il trattamento HD lo ha lucidato a dovere e con un gameplay tanto attuale e le numerose modalità già apprezzate all'epoca della sua uscita su PS2, Xbox e GameCube, è un piacere giocarlo ancora oggi. Il vero problema di tutta questa operazione è il prezzo. Se solo Namco Bandai si fosse mantenuta su cifre più abbordabili avremmo chiuso la recensione con un 8 tondo tondo. La realtà dei fatti, purtroppo, ci costringe ad abbassare il voto a causa del traballante rapporto offerta/prezzo.

7 / 10

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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