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Secondo Miyamoto non vi è un problema di first party su Wii U

Il papà di Mario minimizza le poche uscite sulla console di Nintendo.

Wii U non naviga in buone acque e il futuro per la nuova console di Nintendo è ancora incerto. Ma cosa ha sbagliato il colosso giapponese? Prendiamo in analisi, per un attimo, il precedente Wii: il dispositivo ha dominato la passata generazione di console anche con un hardware visibilmente inferiore rispetto a PS3 e Xbox 360. Questo per dire che la potenza non è tutto e spesso non serve per affermarsi sul mercato. Quel che conta è il lato software.

Lo stesso non si può dire di Wii U e uno dei fattori che hanno portato ad una incertezza generale è da ricondurre, molto probabilmente, alla mancanza di titoli di richiamo, cosa che fortunatamente sta andando migliorando; basti vedere i vari tripla A in uscita a breve.

Non la pensa invece così Shigeru Miyamoto che in alcune sue recenti dichiarazioni ha minimizzato il problema dei titoli first party su Wii U:

"Quando abbiamo lanciato sul mercato Nintendo 3DS e Nintendo DS non siamo stati in grado di supportare le due console con un buon numero di titoli first-party e di sfruttare così i nostri grandissimi franchise. Con Wii U le cose sono andate diversamente, abbiamo lanciato nella line-up iniziale titoli come New Super Mario Bros. U e Nintendo Land, seguiti poi da altri giochi di qualità come, per esempio, Super Mario 3D World. Secondo me Nintendo è riuscita a superare la sfida relativa al lancio di titoli first-party su Wii U".

Condividete anche voi il pensiero di Miyamoto-san?

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Marco Gatto

Contributor

Si avvicina ai videogiochi grazie a suo papà, incallito videogiocatore. Inizia a smanettare sin dalla tenera età con Intellivision e Atari VCS 2600. Da lì in poi, l’amore viscerale per i videogiochi non si è più assopito.

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