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Blood of the Werewolf - review

Un action-platform bestiale.

Non c'è nulla di più pericoloso e vendicativo di una madre a cui sia stato sottratto il figlio. Se poi alla stessa donna è stato anche ucciso il marito, la situazione peggiora non di poco... e se la signora in questione è anche un lupo mannaro? Il risultato è uno dei più interessanti action-platform che il panorama "indie" abbia offerto in questi ultimi mesi.

La mamma in questione si chiama Selena e nelle notti di luna piena manda a quel paese la ceretta e si trasforma in una lupa assetata di sangue, possibilmente quello di chi gli ha distrutto la famiglia! È lei infatti la protagonista assoluta di Blood of the Werewolf.

Dopo aver passato qualche ora in compagnia di questo titolo è impossibile non richiamare dall'abisso delle memorie le decine di ore passate in sala giochi inserendo monete nel cabinato di Ghosts 'n Goblins, o i primi incerti passi mossi all'interno del castello di Dracula nei vari Castlevania.

Lungo la strada potrete recuperare alcuni poteri speciali che vi permetteranno di portare attacchi speciali o di curarvi.

Il livello iniziale inganna il giocatore con un livello di difficoltà quasi ridicolo ma già dal secondo in poi le cose si fanno dannatamente serie... non abbiamo scomodato a cao Ghosts 'n Goblins. Se pensate di trovarvi di fronte ad una passeggiatina nel campo (santo) vi sbagliate di grosso: imparate allora ad amare la schermata di Game Over in questo gioco perché la vedrete spesso e (mal)volentieri.

"Le difficoltà maggiori non arrivano dai nemici ma dalle sezioni platform piene di ostacoli e trappole"

Le difficoltà maggiori non arrivano tuttavia dai nemici, anche se alcuni boss sono davvero tosti da battere, ma dalle sezioni platform piene di ostacoli e trappole. Come se non bastasse, i checkpoint sono posizionati in modo a dir poco bizzarro. In alcuni livelli hanno una cadenza piuttosto regolare mentre in altri il giocatore è costretto a ripetere generose porzioni di gioco in caso di morte. Fortunatamente i caricamenti sono veloci e ritornare in partita è questione di pochi secondi.

Lo stile grafico di Blood of the Werewolf è, come spesso accade per i prodotti indipendenti, estremamente accattivante. Il team statunitense Scientifically Proven ha preferito personaggi poligonali caratterizzati da colori vivi e brillanti, che si stagliano su scenari disegnati a mano ricchi di elementi in movimento, che pur non essendo interattivi regalano comunque al gioco un atmosfera piacevole.

Selena e la sua controparte mannara possiedono lunghezze di salto diverse, ma entrambe possono cambiare direzione in volo e usare il doppio salto.

Purtroppo altrettanto bene non si può dire delle animazioni che risultano legnose. La povera Selena sembra aver ingoiato un manico di scopa che le impedisce di muovere adeguatamente la parte superiore del corpo. La situazione migliora un po' quando la protagonista si trasforma in "lupa mannara" ma neanche troppo.

"Se vi piacciono i platform vecchio stile, di quelli che fanno sudare, allora questo è il gioco che state cercando"

In questa versione animalesca Selena perde il suo salto fluttuante, causa di parecchie morti nel corso del gioco, e guadagna uno slancio molto meno ampio. Al contrario, i suoi attacchi speciali, zampate a largo raggio e aguzzi dentini, risultano molto più potenti della misera balestra che si porta dietro nelle fasi indoor.

Alcuni potenziamenti sono ben nascosti e in alcuni casi risultano fondamentali per togliere di mezzo i numerosi nemici. I livelli in cui si svolge il gioco attingono a piene mani dai classici dell'horror, si passa da fogne maleodoranti a laboratori segreti, passando ovviamente per villaggi fantasma e l'immancabile cimitero.

La trama del gioco è piuttosto canonica ma Selena è un personaggio d'indubbio impatto e meriterebbe un gioco di maggior respiro.

I controlli tramite tastiera risultano piuttosto scomodi nella loro configurazione di default ed è altamente consigliato l'utilizzo di un controller per godere al meglio l'esperienza e ridurre al minimo il livello di frustrazione (che già di per sé raggiunge alti livelli in alcune fasi).

Se vi piacciono i platform vecchio stile, di quelli che fanno sudare, allora questo è il gioco che state cercando come diversivo. Sappiate però che una volta iniziato dovrete essere in grado di chiudere un occhio sulle pecche appena descritte: se ci riuscirete per tutte le circa 5/6 ore necessarie a completare l'avventura, la soddisfazione sarà garantita.

Blood of the Werewolf è attualmente disponibile su Steam per poco meno di 9 Euro, ma il team di sviluppo è già al lavoro da tempo sulle versioni PS3, Wii U e Xbox 360, che dovrebbero uscire tra non molto sui rispettivi store digitali.

6 / 10

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Blood of the Werewolf

Xbox 360, PC

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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