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Killzone: Shadow Fall, le scuse di Guerrilla sulla risoluzione del multiplayer

"In futuro saremo più precisi", spiega lo sviluppatore.

Guerrilla Games ha promesso che utilizzerà un linguaggio più preciso in merito alle questioni tecniche riguardanti il suo Killzone: Shadow Fall.

L'affermazione nasce da un contenzioso fra lo sviluppatore e alcuni fan di Killzone in merito alla risoluzione a cui gira il multiplayer del gioco. Come evidenziato infatti dai colleghi del Digital Foundry in un articolo su Eurogamer.net, la modalità multigiocatore dello sparattutto ha una risoluzione di 960x1080, portata poi a 1080p grazie ad una tecnica di upscaling. Ciò parrebbe contrastare con le passate affermazioni di Guerrilla, secondo cui il gioco girerebbe nativamente in Full HD.

"Sia nel singleplayer che nel multiplayer, l'output di Killzone Shadow Fall è di 1080p a 60fps senza upscaling. Il termine 'nativo' è spesso utilizzato per indicare immagini non scalate" ha spiegato il producer Poria Torkan in un post sul blog ufficiale di Guerrilla

"Nella modalità multigiocatore, però, abbiamo utilizzato una tecnica chiamata 'temporal reprojection', che combina pixel e vettori di movimento da più frame a risoluzione inferiore per ricostruire un'immagine a 1080p. Se nativo significa che ogni parte del processo si svolge a 1080p allora no, questa tecnica non è nativa".

"I giochi spesso adottano diverse risoluzioni in diverse parti del processo di rendering. La maggior parte dei giochi effettua il render delle particelle e dell'ambient occlusion ad una risoluzione più bassa, mentre altri giochi gestiscono l'illuminazione completamente a basse risoluzioni. Tendenzialmente, questo viene ugualmente chiamato 1080p. La tecnica usata in Killzone: Shadow Fall va oltre e ricostruisce metà dei pixel partendo da frame precedenti".

"Siamo consapevoli del coinvolgimento della community in queste faccende e che la terminologia usata in precedenza può risultare troppo vaga per comunicare efficacemente i processi che avvengono dietro le quinte. Per questo motivo faremo del nostro meglio per essere il più precisi possibile riguardo al linguaggio che utilizzeremo in futuro"

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Matteo Tabai

Contributor

È un ragazzo abbastanza alto, appassionato di videogiochi, musica, montagna e buon cibo. Onnivoro sia a tavola che con un controller in mano, ha l'assurda pretesa di fare dei videogames la sua professione. Chi vivrà, vedrà.

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