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Più gameplay e meno filmati per The Phantom Pain

Il nuovo Metal Gear Solid punta tutto sulla giocabilità.

I nostri colleghi di Eurogamer.net hanno intervistato recentemente Jordan Amaro, designer di Kojima Productions, da cui sono emersi interessanti dettagli su quello che sarà il prossimo Metal Gear Solid 5: The Phantom Pain.

Veniamo a sapere così che le sequenze filmate saranno ridotte in favore di un approccio narrativo votato più al gameplay. La scelta è stata quasi obbligata per via della natura open world del gioco, dove non ci sono strade obbligatorie da seguire e bisogna osservare ancor prima di agire.

Amaro ha anche sottolineato le sue difficoltà nell'approcciarsi al nuovo design di Metal Gear Solid 5, rivolto ad un pubblico occidentale, cosa che inevitabilmente ha rischiato di andare incontro alla filosofia del gioco, tipicamente di matrice nipponica nelle precedenti incarnazioni.

La vera sfida è stata dunque quella di creare un ambiente dinamico in cui il giocatore è chiamato a "crearsi" letteralmente le sue diverse storie sfruttando meccaniche inedite per un Metal Gear Solid:

"Ci siamo sbarazzati di tutto il fardello narrativo e ci siamo concentrati su ciò che rende belle le missioni a un livello essenziale".

Amaro ha infatti rivelato che il nuovo Snake parlerà molto meno rispetto ai precedenti capitoli della serie, proprio per via della nuova direzione intrapresa in The Phantom Pain.