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Sconfitto a Call of Duty, manda la SWAT a casa dell'avversario

È successo a Long Beach, California.

Il diciassettenne Rafael Castillo ha subito un'irruzione dell'unità speciale statunitense SWAT, chiamata da un avversario sconfitto a Call of Duty.

Il burlone, che le forze dell'ordine stanno attualmente tentando di "trovare attraverso le sue tracce elettroniche", aveva minacciato il gesto durante una partita, come riportato dal New York Post.

"Ha appena ucciso sua madre e potrebbe sparare ad altre persone" sono state le parole dell'anonimo giocatore durante la telefonata alla polizia che ha causato l'invio di 60 agenti e di un elicottero a casa di Castillo a Long Beach, California.

Il ragazzo non si è nemmeno accorto del contingente fino a quando non è entrato in azione: per 20 minuti la SWAT ha intimato a Castillo di lasciare l'abitazione, il quale stava però continuando a giocare con le cuffie addosso.