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The Incredible Adventures of Van Helsing 2 - review

Azione vecchia maniera.

Sarebbe curioso sapere qual è l'immagine di Van Helsing più diffusa, se quella dello studioso avanti con gli anni e con tanta esperienza sui vampiri (come viene presentato nel romanzo di Stoker, e poi nel film di Coppola) o quella del cacciatore di vampiri tutto mantelloni e gadget a metà tra lo steampunk ed il mistico (come una certa cinematografia moderna ama rappresentarlo).

Gli sviluppatori polacchi di The Incredible Adventures of Van Helsing 2 hanno ovviamente optato per la seconda alternativa, offrendoci un cacciatore non solo di vampiri ma di demoni e creature fantastiche in generale, immerso in un mondo sul confine tra l'industrializzazione esasperata ed il fantasy est europeo.

Borgovia si divide tra città che sono un continuo ammasso di ciminiere e tubature e montagne popolate da licantropi e rocce parlanti, per un buon mix di ambientazioni che riesce a tenere alto il fattore novità. Ma stiamo correndo: andiamo con ordine e vediamo insieme pregi e difetti della produzione Neocore Games.

Se avete giocato al primo capitolo della serie allora sapete già cosa aspettarvi ma per tutti gli altri facciamo una brevissima introduzione sul gameplay: si tratta di un hack 'n slash vecchia scuola molto più vicino a Diablo II che a Diablo III, sia nelle meccaniche che nell'impostazione estetica, nel quale possiamo scegliere tra un nutrito gruppetto di classi disponibili (in realtà specializzazioni sempre per lo stesso personaggio) ed affrontare decine e decine di nemici in zuffe di proporzioni particolarmente ampie.

Scegliendo le classi armate di poteri arcani, presto si può riempire lo schermo con esplosioni ed effetti speciali, che però rischiano di non rendere leggibile l'azione.

Non mancano i momenti in cui si rimane fisicamente incastrati tra i tantissimi mostriciattoli che ci circondano e si spera che il cooldown di quella potentissima mossa AOE scada in tempo per permetterci di uscire dall'impasse in scioltezza.

"Lady Kathrina è una procace fantasma che saprà dare un contributo più che valido in diverse situazioni"

Combattere melee spesso vuol dire affidarsi all'estensivo uso delle pozioni per mantenere il corpo a corpo senza morire, mentre le classi ranged possono contare su un vasto arsenale di colpi e magie per tenere a distanza gli avversari. Alcune di queste sono veramente spettacolari nella realizzazione e riempire lo schermo della nostra potenza arcana è sempre una gran soddisfazione, soprattutto se si riescono a spazzare via decine di nemici contemporaneamente.

Durante gli scontri avremo poi l'aiuto della nostra fida Lady Kathrina, procace fantasma che saprà dare un contributo più che valido in diverse situazioni, grazie alla possibilità che abbiamo di specializzarla in diversi rami offensivi e difensivi, per non parlare dei molti bonus che ci garantisce la sua sola presenza. È così che lo sviluppo del personaggio procede su due binari paralleli: da un lato si fa di Van Helsing il combattente preferito, dall'altro si deve anche sviluppare l'accompagnatrice di conseguenza, per avere così un dinamico duo solido ed efficace.

Il bello è che il mondo di gioco riesce (quasi) sempre a stimolare l'esplorazione e la voglia di scoprire cosa ci verrà proposto di nuovo, sia sul fronte delle ambientazioni (anche se c'è una certa abbondanza di scenari industriali steampunk, un po' simili tra loro) che soprattutto grazie a tanti piccoli accorgimenti che riescono a rendere credibile il nostro girovagare.

Ad arricchire la personalizzazione del nostro avatar non mancano un sistema di enchant ed uno di rune per potenziare gli oggetti.

Spesso ci vengono proposte situazione interessanti che possono dare il via a quest secondarie a seconda di come ci comportiamo sfruttando il sistema di risposte multiple offerto dal gioco: in più di un'occasione dovremo prendere delle scelte con influenze dirette su quanto accade a schermo, anche se non si tratta mai di opzioni in grado di ribaltare l'intero procedere dell'avventura.

"Le cose da fare non mancano certo, grazie a tutta una serie di attività secondarie"

Volendo immergersi nelle cose da fare, però, queste non mancano certo, soprattutto grazie a tutta una serie di attività secondarie che possiamo attivare dall'hub principale. Potremo inviare alcune squadre di ribelli in missione, allevare e mandare a caccia la nostra bestiola personale, e soprattutto impegnarci in prima persona in alcune divertenti fasi da tower defense, che ricordano per impostazione gli ottimi Orcs Must Die. Prima si posizionano le trappole e poi si scende in campo per combattere le ondate di nemici, in una vera e propria festa del farming.

Dicevamo che le pozioni ricoprono un ruolo fondamentale ma non a discapito di un sistema di skill elaborato e ramificato, capace di convincere anche il giocatore più esigente. Difficile (impossibile) arrivare fino all'ultima mossa sbloccabile in una sola partita, ed ecco che la rigiocabilità aumenta anche grazie ai cinque livelli di difficoltà ed alla possibilità di creare un personaggio hardcore col rischio di vederlo perire per sempre al primo errore.

Non è un gioco semplice, questo, e anche al livello di difficoltà più basso non mancano le occasioni in cui è richiesta quella minima coordinazione occhio mano per evitare delle imbarazzanti morti mentre si gioca a livello "casual", pena lo sbertuccio a vita da parte di amici e parenti.

Nessun problema se amate le ambientazioni steam punk, ma se queste non sono proprio le vostre preferite potreste stufarvi presto di quanto proposto dal titolo.

A rimpinguare il monte ore ci pensano anche alcune modalità multiplayer sia cooperative che competitive: le prime sono forse più riuscite delle seconde, ma sono ancora viziate da un discreto numero di bug. Ecco, il discorso sui bachi apre lo sfaccettato capitolo sulla realizzazione tecnica, perché questo secondo capitolo della serie fa certe cose veramente bene e altre proprio così così.

"I problemi non mancano sul fronte tecnico ma gli sviluppatori si sono dati da fare con un continuo flusso di patch"

La direzione artistica è decisamente di qualità, si respira l'aria polacca da molte scelte di design e ci sono alcune trovate che risaltano sulle altre. Ottimi i dialoghi, ben doppiati e soprattutto ben scritti, con tante strizzate d'occhio al pubblico nerd. Molto ben fatto anche l'accompagnamento sonoro, graziato da un tema principale di gran qualità che viene poi riarrangiato in tante salse nel corso di tutta l'avventura, ed anche sul fronte degli effetti audio non possiamo che dirci soddisfatti.

Dove le cose iniziano a farsi mediocri però è sul fronte grafico, che soffre dell'utilizzo di un motore con evidentemente qualche anno sulle spalle, e soprattutto sull'approssimativo lavoro di beta testing, vista la discreta quantità di bug che ha funestato il lancio del titolo. In molti (noi compresi) non sono neanche riusciti a giocare per qualche giorno a causa di un bug che faceva crashare il client durante il primissimo caricamento, ed ancora adesso le partite in multiplayer sono lontane dall'essere stabili.

I problemi dunque non mancano sul fronte tecnico ma gli sviluppatori si sono dimostrati sul pezzo nella loro opera di sistemazione dei bachi e le cose sembrano migliorare costantemente grazie a un continuo flusso di patch. Non male, soprattutto se teniamo presente che la decina di ore necessarie per completare l'avventura principale una sola volta (lasciando da parte minigiochi e buona parte delle missioni secondarie) costa 15 dollari (11 euro), un prezzo decisamente appropriato. Le opzioni di vendita del titolo però non si fermano qui, con edizioni che salgono fino ai 200 euro del Legendary Pack con skin, companion pet e diversi gadget fisici ad impreziosire l'offerta.

Il trailer di lancio di The Incredible Adventures of Van Helsing II.

The Incredible Adventures of Van Helsing 2 è un titolo che farà la gioia degli amanti dell'hack 'n slash vecchia scuola, difficile, frenetico, con una gestione elaborata di skill e abilità del personaggio ed una vera e propria festa del loot. Tutte caratteristiche che avvicinano la produzione polacca ai giocatori affezionati ad un certo gameplay ora quasi passato di moda, ma che potrebbero tenere lontani i neofiti per i quali le molte opzioni proposte rischiano di essere pure troppe. Tecnicamente con alti e bassi, il titolo Neocore Games ha comunque un prezzo decisamente appropriato per quanto offre, rivelandosi come una buona prova degli sviluppatori magari in vista di un prossimo capitolo più rifinito.

7 / 10

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A proposito dell'autore
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Alessandro Arndt Mucchi

Contributor

Giocatore cronico, lettighiere notturno, cuoco discreto, giurisprudente perplesso, musicista part-time, giornalista dal 2006. Da sempre esperto di versetti.
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