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The Last of Us Remastered, la rivincita della old-gen - review

Naughty Dog, il massimo col minimo indispensabile.

Capire quanto la grafica incida sulla valutazione finale di un videogioco è una delle discussioni più vecchie e accese di questa industria. Gli integralisti del gameplay o i radical chic del videoludo sono sicuri che l'incidenza della tecnologia sia minima e debba essere sempre subordinata al gameplay. I PCisti più intransigenti, invece, ci dicono che la risoluzione e la qualità grafica sono elementi fondamentali per poter assaporare pienamente un videogioco e venderebbero un rene per qualche manciata di frame al secondo in più.

La versione Remastered di The Last of Us potrebbe essere utilizzata come caso di studio per cercare di arrivare a una decisione definitiva. Per chi non lo sapesse, infatti, si tratta dell'adattamento per PlayStation 4 del capolavoro dei Naughty Dog uscito poco più di un anno fa sulla scorsa generazione di console.

Un prodotto capace di mettere d'accordo davvero tutti, collezionando un numero esagerato di riconoscimenti come miglior gioco dell'anno, oltre che l'amore incondizionato di milioni di videogiocatori. Un successo talmente ampio da divenire immediatamente l'opera più venduta di Naughty Dog, oltre che il soggetto predestinato di un adattamento cinematografico.

Nonostante la grafica sia quella PS3, The Last of Us Remastered è capace di sorprendere con alcuni scorci.

Un simile plebiscito non lo si ottiene per caso e Naughty Dog, infatti, ha dovuto unire un comparto tecnico sorprendente e una colonna sonora delicata e toccante firmata dal premio Oscar Gustavo Santaolalla, a tematiche adulte raccontate grazie al solito stile spigliato e spettacolare per conseguire questo risultato.

Un successo talmente trasversale da spingere Sony a riutilizzare a distanza di pochi mesi The Last of Us per rinforzare la line-up estiva di PlayStation 4, console capace di essere un successo commerciale notevole, nonostante sia enormemente bisognosa di giochi di spessore.

In questo modo il colosso giapponese spera d'intercettare tutti quei giocatori non hanno mai potuto comprare il capolavoro dei Naughty Dog, essendosi affidati al Wii o alla Xbox 360 per il loro intrattenimento. Senza considerare che si augura di convincere qualche fan a comprare nuovamente il gioco, magari per recuperare in una volta sola tutti i DLC finora pubblicati, tra i quali spicca Left Behind, una storia parallela a quella raccontata in The Last of Us da giocare in single player.

"Naughty Dog sfrutta la maggiore potenza messa a disposizione da PlayStation 4 per raggiungere i 1080p a 60 frame al secondo"

L'arco sarà un'arma fondamentale per chi cercherà un approccio silenzioso.

Oltre a questi contenuti, Naughty Dog ha editato il suo gioco in modo da sfruttare la maggiore potenza messa a disposizione da PlayStation 4 per raggiungere una risoluzione pari a 1080p e un aggiornamento dello schermo a 60 frame al secondo. In questo modo il sensazionale comparto grafico di The Last of Us riesce a non sfigurare di fronte a produzioni più moderne, pensate con un altro tipo di hardware in mente.

Naughty Dog aveva compilato su PlayStation 3 un piccolo miracolo tecnologico, ispirato artisticamente ma anche molto corposo dal punto di vista tecnico, ricco di dettagli da scoprire e di effetti grafici di qualità.

I decadenti paesaggi attraversati da Joel ed Ellie sembrano persino più belli, nonostante il gioco non cambi di una virgola rispetto a quello che abbiamo provato tredici mesi fa. Lo sviluppatore non ha aggiunto nuovi elementi sullo sfondo o effetti supplementari alle superfici o alle cose, com'è possibile notare sulla neve o nell'acqua. Quella fatta da Naughty Dog, infatti, è una rimasterizzazione e non una riedizione, quindi ritroveremo tutte le caratteristiche di gioco immutate, difetti inclusi.

"Non è stata rivista l'intelligenza artificiale dei propri compagni, che soprattutto nelle fasi iniziali continueranno a inciampare nei nemici"

Gli uomini saranno i veri mostri da affrontare nel gioco.

Non è stata rivista l'intelligenza artificiale dei propri compagni, che soprattutto nelle fasi iniziali continueranno a inciampare nei nemici, così come non sono stati modificati i livelli, magari per dare loro un respiro più ampio. Esattamente come nel gioco originale, però, questi elementi svaniscono di fronte alla qualità generale dell'esperienza, capace di mischiare sapientemente momenti da sparatutto in terza persona, con altri da gioco di avventura e persino survival horror.

L'unica concessione al nuovo hardware è stata fatta sfruttando le caratteristiche uniche del DualShock 4, come il suo altoparlante per riprodurre alcune registrazioni e alcuni suoni o i grilletti sfruttati finalmente per prendere la mira e sparare.

Il viaggio dei due protagonisti consentirà di scoprire un mondo vasto e affascinante ma corrotto e denso di pericoli molto simili a quelli visti in The Road e The Walking Dead. Uno scenario post-apocalittico devastato da un fungo che attacca il cervello delle persone trasformandole in mostri ma, nonostante questo, sono i sopravvissuti la cosa più spaventosa e inumana lì fuori.

"A Naughty Dog basta un restyling grafico per spazzare via la concorrenza su PlayStation 4"

Il viaggio non è solo fisico ma anche spirituale.

Il viaggio verso la salvezza dei due protagonisti non è solo fisico ma anche spirituale e presto vi troverete invischiati in una storia adulta che non ha problemi a parlare della vita, della morte, della sopravvivenza o della vendetta, attraverso dialoghi serrati e scene al cardiopalma.

In questo modo se il comparto grafico è all'altezza di una PlayStation 3 o di una 4 non è un elemento che possa cambiare di una virgola la qualità di questa esperienza, esattamente come un bel libro non viene influenzato dalla carta sulla quale le parole sono stampate. Ellie e Joel vi entreranno nel cuore indipendentemente dalla loro risoluzione o dal loro framerate, nonostante questi rendano indubbiamente l'esperienza più piacevole da osservare.

Se quindi non avete mai giocato a The Last of Us questa è l'occasione giusta per farlo, perché la Remastered è indubbiamente la versione migliore e più completa di un gioco che nel giro di un anno non ha perso un solo briciolo del suo carisma e della sua qualità.

Un trailer per The Last of Us: Remastered.

Invece, nel caso in cui abbiate già consumato ogni angolo della storia e combattuto ferocemente per il predominio online, questa nuova edizione non offre alcun contenuto di rilievo, se non un comparto grafico superiore e tutti i DLC usciti finora. Anche i tanto vociferati 60fps, infatti, non stravolgono l'esperienza, tanto che anche bloccando a 30 fotogrammi l'aggiornamento dello schermo, The Last of Us Remastered risulta perfettamente giocabile.

Fatto sta che a Naughty Dog basta un restyling grafico per spazzare via la concorrenza su PlayStation 4 e imporsi nuovamente ai vertice del catalogo della console di Sony. Adesso non ci rimane che attendere qualche mese per la seconda parte del "si stava meglio quando si stava peggio" firmata da Rockstar, con la quale mettere in evidenza ancora una volta la mancanza di qualità e coraggio di questa generazione di console.

La valutazione di questa edizione tiene dunque di un gioco che è a tutti gli effetti un capolavoro, e di un lavoro di adattamento professionale e puntuale ma senza particolari spunti.

9 / 10

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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