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Pro Evolution Soccer 2015, la luce in fondo al tunnel - preview

Chi lascia la strada vecchia per quella nuova...fa bene!

Colonia - Ci piace Adam Bhatti. Il brand manager europeo di Pro Evolution Soccer 2015 ha quell'entusiasmo contagioso e quella capacità di coinvolgere che sono contagiose. Con i dovuti paragoni ha uno stile diretto e un po' informale che potrebbe ricordare il Reggie Fils-Aime dei "takin' names and kickin' ass".

Ma sopratutto ha l'aria di uno che sa quello che dice e lo fa in modo schietto, ma che è soprattutto in grado di far capire ai suoi colleghi giapponesi quale sia la direzione che Pro Evolution Soccer deve intraprendere.

Direzione che è quella di confrontarsi con FIFA, ma ormai è impossibile farlo sullo stesso campo, per via dell'enorme margine di vantaggio che la serie di Electronic Arts ha maturato in questi anni.

Ecco quindi che all'enorme lavoro di raccolta dati fatto dalle società alle quali si appoggia EA, Konami oppone un sistema di crowdsourcing che si appoggia sulle sue fedelissime community sparse in tutto il mondo, Italia inclusa.

Vidal, resta con noi!

In questo modo gli sviluppatori sono riusciti a raccogliere un numero sufficiente di informazioni per tratteggiare un identikit piuttosto preciso e puntuale di praticamente qualsiasi formazione e calciatore presente nel gioco senza doversi dissanguare eccessivamente. È una sorta di evoluzione dell'editor presente in PES, caratteristica che dava ai giocatori la possibilità di sopperire alle carenze degli sviluppatori.

In questo modo si sono liberate delle risorse per consentire degli aggiornamenti a cadenza settimanale, in maniera sia di registrare lo stato di forma di un atleta che soprattutto di aggiornare quasi in tempo reale le formazioni e le tattiche senza dover aspettare le gargantuesche patch del passato.

Questo dovrebbe garantire un gioco sempre fresco e al passo sia della realtà, con infortuni o cambi di modulo, sia della concorrenza.

L'ultimo passo da fare diventa dunque quello di costruirsi una propria personalità, smettendo di seguire i passi dei concorrenti e ricominciando a proporre idee fresche in grado di richiamare nuovi, ma soprattutto i vecchi fan.

Ecco l'uomo copertina Mario Goetze, in compagnia dei nuovi menù di gioco.

Questo gli sviluppatori lo hanno fatto partendo da quelli che sono rimasti anche nei tempi più bui i punti di forza del gioco, ovvero la fedeltà dei calciatori e la sfida contro l'intelligenza artificiale.

In Pro Evolution Soccer 2015 il Player ID verrà esteso a tutti gli atleti presenti nel gioco. Questo perché, come dicevamo, PES Productions è riuscita a raccogliere dati sufficienti da personalizzare lo stile di gioco di ogni calciatore. Un numero maggiore di statistiche si trasforma infatti in un numero superiore di variabili grazie alle quali differenziare Pirlo da Xavi. Per esempio l'uomo copertina Mario Goetze sarà un calciatore estremamente abile nel dribbling e nei passaggi, ma mostrerà evidenti limiti nella cattiveria agonistica e nella fase difensiva del gioco.

Inoltre grazie al nuovo Fox Engine gli sviluppatori sono riusciti ad arricchire il gioco con tantissimi dettagli dedicati ai fanatici del calcio, come calzettoni abbassati, polsini e tatuaggi. Decisamente più d'impatto sono però le animazioni che non solo tengono conto del movimento delle gambe, ma provano a replicare anche quello delle braccia. Robben correrà con gli arti superiori all'indietro, Ozil con le braccia molto larghe, mentre Ronaldo con i classici movimenti rigidi da burattino.

Un simile trattamento è stato fatto anche alle squadre. L'intelligenza artificiale di Pro Evolution Soccer 2015 non sarà solo migliore di quella dello scorso anno, ma anche in grado di replicare lo stile di gioco di ogni club. Ogni squadra, infatti, avrà tre "posizioni", una per i calci dal fondo, una per quando si è in possesso palla e una per quando si è in fase difensiva.

La transizione tra queste tre fasi dovrebbe garantire dei movimenti realistici, che dovrebbero ricordare proprio quelli della controparte reale. Inoltre, grazie anche all'introduzione degli allenatori come variabile, anche il gioco delle squadre dovrebbe riflettere la realtà.

In altre parole il Barcellona dovrebbe riproporre il TikiTaka andando ad affollare le linee centrali, mentre la Juventus prediligerà (o meglio prediligeva, adesso con Allegri si vedrà) le fase laterali. Inoltre una formazione giocherà in un modo se in casa e in un altro se in trasferta.

Parlando invece delle modalità le principali novità sono rappresentate dal Myclub e dal Role control. La prima è una modalità nella quale dovrete costruirvi una squadra partendo da zero. Lo farete attraverso gli agenti per il reclutamento dei giocatori e attraverso i manager per la parte tattica.

Gli agenti avranno determinate caratteristiche e migliore sarà il vostro agente e maggiore sarà la sua capacità di reclutare calciatori di livello. Si potranno anche far cooperare più agenti tra di loro in modo da trovare o l'atleta desiderato o per fargli colmare le eventuali lacune.

Gli aggiornamenti settimanali consentiranno a Konami di registrare lo stato di forma di ogni calciatore.

I manager, invece, avranno una formazione preferita e andranno più d'accordo con quei giocatori che si adatteranno meglio allo stesso modulo. In questo modo e continuando a collaborare a lungo si costruirà uno spirito di squadra e una lealtà che andranno a cementare e migliorare le prestazioni di squadra.

MyClub sarà giocabile sia online sia offline e i crediti guadagnati nel gioco saranno liberamente trasferibili da una partita all'altra.

Role Control è invece un'idea piuttosto interessante che gli sviluppatori hanno avuto per il gioco cooperativo. Dato che controllare un singolo giocatore alla volta finiva per creare confusione e disordine nel gioco hanno pensato di delegare un intero reparto ad ogni giocatore. In questo modo è come se ognuno di noi tenesse in mano una singola stecca del bigliardino.

Al momento questa modalità è solo offline e per tre giocatori, ma PES Productions è sicura che verrà ben accettata, dato che aiuterà notevolmente i compagni di squadra a coordinarsi. In questo caso una sua versione online è tutt'altro che impossibile.

Ogni allenatore avrà caratteristiche predefinite che definiranno la sua chimica con il resto della squadra.

Infine la Master League Online sarà migliorata e consentirà a chi lo vorrà di spendere dei soldi reali per acquistare potenziamenti di gioco.

Pro Evolution Soccer 2015 uscirà nei negozi il 13 novembre su Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3,PlayStation 4 e PC. La demo arriverà su console molto prima, ovvero il 17 settembre. Coloro che prenoteranno il gioco otterranno il Team dell'anno della Uefa per la modalità MyClub

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PES 2015

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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