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NBA Live 15: EA non si è ancora arresa - prova

Alla gamescom 2014 abbiamo provato la risposta a NBA 2K.

Nonostante lo sviluppo travagliato, culminato con l'imbarazzante episodio dello scorso anno, EA Sports non vuole desistere dal tentativo di riportare in auge la storica serie di NBA Live, anche solo per ammortizzare parte delle enormi spese che tale licenza deve richiedere.

Per fortuna è facile ripartire da un assunto: peggio dello scorso anno è difficile fare e non c'è un solo aspetto di NBA Live 14 che valesse la pena mantenere inalterato. La grafica era plasticosa, animata in maniera dozzinale, la fisica della palla scriptata, le modalità di gioco non particolarmente originali e funestate dall'assenza di giocatori online, che ne rendevano inutilizzabili la metà.

Non stupisce dunque che EA Sports abbia comunicato oltre 500 miglioramenti al gioco che andranno a sistemare parte dei tanti difetti emersi lo scorso anno. I più facili da individuare sono quelli legati al comparto tecnico. Sono stati, infatti, eliminati quegli aloni bianchi che al posto di dare spessore agli atleti li rendevano molto più finti.

Il 70% degli atleti è già scansionato, il rimanente verrà fatto entro la chiusura dei lavori.

Inoltre sono stati aumentati in maniera esponenziale i dettagli di ogni superstar, grazie principalmente al fatto che gli sviluppatori si sono messi a scansionare praticamente qualsiasi cosa inerente l'NBA. Non stiamo parlando infatti solo dei cestisti ma anche dei palazzetti, dei palloni, dei canestri, delle magliette e delle scarpe.

Al momento EA Sports è arrivata a replicare fedelmente circa il 70% di tutti gli atleti NBA ma cercherà di raggiungere il 100% entro la fine dei lavori. Questo conferisce al gioco un aspetto decisamente più competitivo nei confronti di NBA 2K15, perlomeno nelle immagini statiche.

Gli atleti selezionati, a partire da Damian Lillard, uomo copertina di quest'anno e star dei Portland Trailblazers, ora vanteranno cicatrici, muscolatura, barba e lineamenti identici a quelli delle controparti reali.

Uno dei problemi principali di NBA Live 14 era legato alle animazioni, un po' legnose e scriptate. In questa nuova versione tutto sarà più fluido e realistico e sarà possibile vedere interessanti movimenti da parte dei cestisti. Pad alla mano non si ha ancora l'idea di fisicità e controllo di NBA 2K ma perlomeno le cose sono migliorate.

Rondo è sicuramente una delle star più attese della stagione e la sua riproduzione nel gioco è degna del suo nome.

Il primo ostacolo da superare è quello d'imparare i nuovi controlli. Abituati da anni di monopolio della serie di Vidual Concepts, è difficile passare a un'altra concezione del gioco senza traumi. Per questo motivo gli sviluppatori hanno pensato al tutorial come prima cosa, che si aprirà una volta avviato il gioco. Nel caso in cui non vogliate attendere la lunga installazione con le mani in mano, potrete infatti cominciare a padroneggiare il gioco, in modo da imparare le regole del rilascio, come chiamare un blocco o come schiacciare.

L'impressione è che non si abbia la profondità e la varietà di movimenti vista nella concorrenza, soprattutto spalle a canestro, ma perlomeno non viene voglia di gettare il pad fuori dalla finestra dopo pochi secondi.

Essendo alla sua prima apparizione pubblica il codice mostrato a Colonia mostrava ancora evidenti fenomeni di bad clipping e strane accelerazioni dopo un dribbling, ma gli sviluppatori ci hanno assicurato che sono errori temporanei che verranno sistemati presto.

Damian Lillard sarà chiamato a replicare la grande stagione passata.

Un altro elemento che dovrà essere tenuto d'occhio sarà la differenziazione tra i vari atleti. Ad una prima occhiata, infatti, centri o guardie si muovono in maniera pressoché identica e ovviamente non dovrebbe essere così. Per il resto si spera che venga ampliato il parco animazioni in maniera da rendere più vario e spettacolare il gioco, da entrambi i lato del parquet.

La strada da percorrere per NBA Live è ancora incredibilmente lunga, ma si spera che EA abbia intrapreso un percorso di miglioramento che prima o poi darà i suoi frutti. Già il lavorare su una base come quella dello scorso anno dovrebbe aver aiutato gli sviluppatori a capire e individuare i problemi.

Quanto ancora rimanga da fare lo scopriremo presto, dato che NBA Live 15 è atteso il 7 ottobre su Xbox One e PS4.

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NBA Live 15

PS4, Xbox One

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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