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Blackguards 2: Daedalic assalta nuovamente i GDR - prova

La casa delle avventure cerca il riscatto nel mondo dei giochi di ruolo.

Dopo un primo capitolo interessante ma ancora troppo grezzo e macchinoso sotto alcuni aspetti per sfondare veramente, Daedalic si prepara a sconfinare nuovamente dal territorio che le è più congeniale, quello delle avventure grafiche, per provare a imporsi nel settore dei GDR con Blackguards 2.

Nonostante le magagne del primo Blackguards, il cuore pulsante del gioco è indubbiamente solido visto che si tratta della trasposizione del collaudato set di regole di The Dark Eye, che in patria gode di più popolarità dello stesso Dungeons & Dragons.

Daedalic ha comunque messo parzialmente mano alle regole per snellire il flusso del gameplay, con una serie di accorgimenti di cui abbiamo verificato la bontà grazie alla preview build consistente in quello che dovrebbe essere circa un quarto del gioco finale.

Lo svolgimento del gioco è rimasto pressoché inalterato nelle fasi iniziali, con battaglie a turni su mappe divise a esagoni inframmezzate da sequenze narrate o interazioni con i membri del proprio party in alcuni accampamenti.

Lo sviluppo dei personaggi offre decine di talenti, abilità e magie tra cui scegliere.

La storia riprende i toni dark del primo episodio, con una serie di anti-eroi male assortiti che rimangono coinvolti nel conflitto più perché costretti loro malgrado dagli eventi o mossi da motivazioni personali che per nobiltà d'animo.

E il nocciolo stesso della storia, per quanto leggermente oscuro da comprendere al momento, ruota intorno a tradimenti, follia, sofferenze e atrocità varie compiute in un intrigo di potere dai contorni ancora poco chiari.

Blackguards 2 sembra avere a disposizione parecchio materiale per una trama intrigante e di proporzioni notevoli, ma le prime fasi giocate liquidano per ora troppo in fretta situazioni potenzialmente molto interessanti e che sarebbe bello poter giocare in prima persona piuttosto che sentirsi raccontare, non fosse altro che per costruire un minimo di empatia con la protagonista Cassia e il resto del cast.

Cassia passa da nobile a prigioniera senza speranza nell'introduzione, e una volta fuggita dalle tormentose prigioni che la privano della ragione, o almeno di una sua parte, decide di prendere il potere assoluto. Ma prima di sognare in grande, bisogna fare i conti con la realtà: Blackguards 2 ci mette al comando di una banda di disperati che sopravvivono solo perché troppo lontani per rappresentare una minaccia al potere costituito.

L'interrogazione dei prigionieri è molto interessante e potrebbe sbloccare vari eventi alternativi.

Le prime ore di gioco che abbiamo avuto modo di provare introducono man mano alle meccaniche basilari e ai primi personaggi da reclutare nel lungo cammino delle forze di Cassia da gruppetto di sbandati a potenza temibile. Zurbaran, Naurim e altri personaggi del primo Blackguards fanno il loro ritorno, ma la loro indole è cambiata in seguito ad eventi precisi.

I combattimenti, che costituiscono la parte principale di Blackguards 2, a prima vista non sembrano riservare grosse novità, ma dopo un minimo di progressione si comincia a notare qualche differenza.

Le mappe sembrano infatti molto più aperte e ricche di elementi interattivi, che attualmente rischiano di passare inosservati visto che è necessario passarvi sopra il cursore per vederli cambiare colore. Pile di casse da far crollare, trappole da piazzare prima dello scontro, ponti levatoi da abbassare o porte in cui intrufolarsi sono solo alcuni degli elementi presenti, che aggiungono parecchie possibilità tattiche agli scontri.

L'interazione con questi oggetti è però ancora piuttosto oscura e sembra inspiegabilmente limitata: ad esempio, non sembra esserci modo di decidere in che direzione far cadere una pila di casse, con il risultato che a volte si finisce per seppellire sotto di esse uno dei nostri personaggi.

Gli scontri sono tatticamente interessanti, ma sembrano ancora troppo macchinosi.

Le forze in campo prevedono stavolta, dopo le prime missioni, anche dei mercenari di vario tipo. Questi rinforzi sono dotati di abilità che possono essere sviluppate, e con il tempo dovrebbero evolversi appropriatamente insieme agli eroi.

Mappa e missioni, inoltre, si aprono dopo le prime fasi lasciando intravedere possibilità di scelta abbastanza vaste. Il gruppo di Cassia comincia l'avventura in un angolo della mappa da conquistare, che offre parecchie diramazioni corrispondenti a locazioni da conquistare e difendere. Oltre ai personaggi principali, poi, è possibile formare man mano il proprio esercito personale, che oltre ai mercenari di cui sopra si compone anche di mercanti, spie, e insegnanti utilizzati per salire di livello.

Presso i vari accampamenti, se le condizioni lo permettono, è possibile anche effettuare delle interrogazioni. La natura del prigioniero sotto torchio andrà considerata per capire se sarà meglio blandire o minacciare il malcapitato di turno, oppure fargli un'offerta. Gli effetti di un'interrogazione andata promettono di variare, spaziando dalla scoperta di aree aggiuntive all'attacco improvviso di un nemico.

Per ora, la resa del tutto è ancora visibilmente grezza, con accampamenti e mappe su cui combattere discretamente curati quanto a struttura ma non impressionanti dal punto di vista grafico. Le animazioni non convincono ancora e sembrano richiedere parecchio lavoro aggiuntivo per elevarsi a un livello accettabile.

È possibile dialogare di tanto in tanto con i propri compagni per scoprirne inclinazioni, opinioni e storia.

Daedalic sembra aver messo più le mani sulla struttura di Blackguards 2, modificando alcune regole della versione cartacea: le magie, ad esempio, non hanno più un coefficiente di fallimento e vanno sempre a buon fine, eliminando il fattore casuale dai combattimenti.

L'unico difetto veramente preoccupante che Blackguards 2 rischia di portarsi dietro dal suo predecessore, però, sta nello svolgimento degli scontri, che impegnano la maggior parte del tempo. Le battaglie sono al momento ancora abbastanza macchinose, soprattutto quando il numero di combattenti è abbastanza alto. In questi frangenti non c'è molto da fare se non stare a guardare gruppi di nemici che si muovono lentamente uno dopo l'altro, in attesa che arrivi il turno di uno dei nostri.

Benché l'uscita del gioco non sia lontana e non resti quindi molto tempo per limare qualche aspetto ancora bisognoso di rifiniture, la buona varietà già dimostrata sembra in grado di portare Blackguards 2 un gradino più in alto del suo predecessore.

Alcuni elementi, come il conflitto su larga scala e le possibilità aperte da conquista progressiva e interrogazioni, sono decisamente interessanti, ma resta da vedere la loro incidenza nella versione finale. Avremo modo di scoprirla presto, visto che il lancio di Blackguards 2 è previsto per il 20 gennaio.

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Blackguards 2

PS4, Xbox One, PC

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A proposito dell'autore
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Emiliano Baglioni

Contributor

Emiliano si affaccia al mondo dei videogiochi all’epoca del Vic 20. Vive la sua storia di giocatore pensando che prima o poi crescerà e mollerà il joypad, ma non abbandona mai la sua passione, che riesce in qualche modo misterioso a conciliare con tutto il resto.

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