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La Terra di Mezzo L'Ombra di Mordor: Lord of the Hunt - review

Ci sono nuovi Signori della Guerra a Mordor.

Gli Uruk che abbiamo squartato ne La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor sono stati innumerevoli, dai più umili soldati presi alle spalle ai potenti capitani in cima alla gerarchia delle forze di Sauron.

Mordor e dintorni, però, non erano pericolosi solo per la presenza di questi nemici, tutto sommato gestibili se incontrati a gruppetti al di fuori delle roccaforti più impenetrabili. La "fauna" che era possibile incontrare di tanto in tanto rappresenta un problema a volte anche più grosso, in realtà anche per gli Uruk che a volte soccombevano a questi pericoli davanti ai nostri occhi.

Lord of the Hunt riprende e amplifica proprio le meccaniche dedicate a queste creature, con un nuovo tipo di Caragor e Graug dotati di nuove capacità in grado di mischiare un po' le carte in tavola.

La minaccia Uruk stavolta si concretizza in cinque Signori della Guerra specializzati nella caccia e nell'abbattimento di queste creature, e starà a noi sconfiggerli utilizzando le classiche meccaniche del Nemesis System, eliminando quindi prima le loro guardie del corpo per avere vita più facile.

Fare strage di Uruk in groppa a un Graug è una bella soddisfazione.

Le nuove varianti di bestie in gioco consistono nel Caragath, una versione stealth del Caragor che permette di effettuare stealth kill, e nel Wretched Graug che può vomitare veleno su orde di nemici. Nell'equazione rientrano anche i Ghul, che possono essere asserviti anche in gran numero e lanciati contro altri nemici.

Esclusa la particolare enfasi posta su quest'aspetto, il resto di Lord of the Hunt non sposta molto gli equilibri: il Nemesis System continua a scagliare verso Talion serie di Uruk di tutti i tipi, con conflitti interni che determinano l'avanzamento nelle gerarchie militari di un capitano o la sua disfatta, e come sempre è possibile dominare i capitani per sconquassare un po' i ranghi dall'interno.

A corredo delle nuove meccaniche sono state comprensibilmente inserite rune inedite dagli effetti specifici per le proprie cavalcature, il che permette di trasformare Talion in un cavaliere quasi invincibile quando è in groppa a un Wretched Graug, con il quale è possibile assaltare senza particolari difficoltà anche le roccaforti Uruk.

Stessa cosa per le sfide di caccia che comunque, anche se differenti, non cambiano nell'essenza. Il DLC è nella sua interezza un "more of the same" abbastanza ridondante che ci riporta nel mezzo di una strage immensa di Uruk con qualche meccanica in più che non cambia di molto le cose.

I nemici tendono ancora a essere troppo distratti e ad accorgersi con eccessiva lentezza di Talion, anche quando il Ramingo è in bella vista.

La velocità e le abilità stealth dei Caragath, ad esempio, mettono allo scoperto la natura "distratta" degli Uruk che rendeva abbastanza facile spostarsi già nel gioco principale, permettendo stavolta di eseguire anche un paio di kill silenziose prima che qualcuno si accorga di un felino di qualche quintale che sta sbranando qualcuno a un paio di metri di distanza.

Gli scontri in generale risultano particolarmente facili, soprattutto per chi ha speso parecchie ore nella storyline principale padroneggiandone le meccaniche di combattimento.

A limitare l'impatto dei nuovi nemici è, infine, la facilità con cui li si raggiunge. I maestri delle bestie non sono cacciabili a piacimento, ma vanno sbloccati eseguendo prima delle missioni insieme a Torvin che fungono praticamente da tutorial rappresentando solo una scomoda formalità prima di lanciarsi nell'azione vera e propria.

Chi ha già sconfitto vari capitani Uruk non troverà particolari sfide nei signori delle bestie, che richiedono il completamento di compiti mondani prima di venire allo scoperto. Solo due di essi montano delle bestie, e in generale tutti perdono ben presto l'aura minacciosa che li avvolge all'inizio della caccia.

L'ombra Di Mordor si espande con il DLC Lord of the Hunt.

L'idea dei maestri delle bestie è molto interessante, ma dopo averli sconfitti (questione di 3 ore circa o anche meno se ci si dedica solo ad essi) ci si rende conto che questi particolari capitani avrebbero potuto essere inseriti facilmente nella campagna principale senza stonare.

Non che Lord of the Hunt non sia divertente: l'immediatezza e il divertimento de L'Ombra di Mordor sono ancora perfettamente intatti, ma a parte l'escursione che ci mette di fronte qualche piccola variante, il resto è esattamente come ve lo ricordavate con l'eccezione delle abilità supplementari delle bestie e della possibilità di domare i Ghul.

In generale, quindi, a parte le poche ore necessarie a concludere la quest principale e un livello di difficoltà probabilmente troppo basso, Lord of the Hunt potrebbe fornirvi la possibilità che cercavate di tornare a Mordor in caso abbiate ancora voglia di sterminare Uruk dopo aver esaurito il gioco principale. Se invece cercate una portata dal sapore diverso, vi conviene rivolgere lo sguardo altrove.

6 / 10

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Middle-earth: Shadow of Mordor

PS4, Xbox One, PS3, Xbox 360, PC

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A proposito dell'autore
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Emiliano Baglioni

Contributor

Emiliano si affaccia al mondo dei videogiochi all’epoca del Vic 20. Vive la sua storia di giocatore pensando che prima o poi crescerà e mollerà il joypad, ma non abbandona mai la sua passione, che riesce in qualche modo misterioso a conciliare con tutto il resto.

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