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Resogun per PS Vita, voxel tascabili - recensione

"Save the last humans", ancora una volta.

I videogiochi li divido in tre categorie: quelli che detesto/ignoro per ragioni di varia natura, quelli che provo e abbandono dopo averli portati a termine e infine quelli che non riesco a scrollarmi di dosso. Accendo PlayStation 4, avvio Resogun e per curiosità guardo Il timer del tempo speso con lo shooter Housemarque: segna 49 ore e 32 minuti.

Se il pacchetto base non mi ha richiesto più di due mesi per ottenere il fatidico (e fetente) trofeo di platino, lo stesso non si può dire della prima espansione uscita lo scorso giugno, Heroes. L'introduzione della modalità sopravvivenza ha letteralmente azzerato la mia vita sociale, nonché fatto prendere il volo alla mia PS4 durante l'estate, con la ventola della console che oltre a far più rumore di un jet urlava pietà dopo l'ennesimo retry.

La notizia dell'arrivo di Resogun su Vita l'ho vissuta tra l'eccitazione e il terrore, dato che ero finalmente riuscito a darmi una regolata con Geometry Wars 3, ma da quando è disponibile sono caduto per la seconda volta nell'abisso, tanto da platinarlo nuovamente nel giro di una decina di giorni.

La cosa che prima di tutte balza all'occhio su PlayStation Vita è ovviamente il comparto grafico ridimensionato per l'occasione, e non nascondo la mia delusione iniziale nel vedere il frame-rate dimezzato (siamo sui 30 fotogrammi al secondo). Anche il numero di nemici presenti sullo schermo è lievemente inferiore alla controparte per PlayStation 4, ma oltre a questi due cambiamenti sono rimasto letteralmente a bocca aperta di fronte al lavoro svolto dagli inglesi di Climax Studios.

Questa esplosione significa che siamo stati colpiti. Cercate di evitare di finire in migliaia cubetti ed allenare le vostre dita in livelli di difficoltà più bassi.

Gli amati voxel (i cubi che formano praticamente il 99% dell'engine), sono tornati anche in questa edizione tascabile e il loro numero è talmente elevato tanto da inondare i livelli di Resogun in maniera simile a come accade su PlayStation 4. Rallentamenti pari a zero, esplosioni ed effetti speciali a go-go e un sistema di controllo che rasenta la perfezione, sono ancora al loro posto per la gioia dei malati dei perfect score come il sottoscritto.

Se non avete mai sentito parlare di Resogun oppure siete capitati su questa pagina per sbaglio, vi faccio un breve riepilogo. Comandando una navicella spaziale, il nostro obiettivo è portare a termine i cinque livelli distruggendo altrettanti boss (sfortunatamente poco ispirati), cercando altresì di portare in salvo quanti più umani possibile.

I piccoli esserini verdi sono rinchiusi in gabbie che si aprono distruggendo delle speciali ondate di nemici (che di tanto in tanto fanno la loro comparsa), altre invece si sbloccano raggiungendo un determinato punteggio moltiplicatore in alcuni momenti. Oltre ad essere raccolti, gli umani devono essere poi portati in salvo in un pod di salvataggio che regala potenziamenti di varia natura per la nostra navicella, come bombe e miglioramenti per l'arma principale.

Parlando di gameplay, finalmente è possibile salvarsi all'ultimo millesimo di secondo da un proiettile nemico con gli stick analogici, con buona pace di chi cercava la perfezione tramite remote play con la "sorellona da salotto" (Sì, ok, c'ho provato pure io, con risultati pessimi).

Nonostante il notevole divario tra PlayStation 4 e Vita, la versione per la portatile di Sony fa la sua ottima figura con esplosioni spettacolari e un gameplay praticamente perfetto.

L'assenza dei due grilletti dorsali su Vita non sono un ostacolo insormontabile e grazie alla possibilità di personalizzare i controlli, ogni giocatore può crearsi il set-up che più si avvicina alla proprie esigente. Personalmente ho assegnato la bomba al tasto croce e l'iperguida e l'accelerazione ai dorsali, anche se avrei preferito poter usare pure il touchscreen.

Resogun su PlayStation Vita annovera gli stessi identici contenuti della versione uscita su PlayStation 4 nel novembre 2013: modalità livello singolo e arcade attraverso cinque stage, tre astronavi e quattro livelli di difficoltà crescente che culminano con la 'strappabestemmie' chiamata Maestro, dove i nemici sparano simpatici proiettili non appena vengono distrutti. Adorabili.

Purtroppo al momento non è ancora chiaro se nei prossimi mesi arriveranno le espansioni Heroes e Defenders già uscite o annunciate su PlayStation 4, così come la possibilità di creare le navicelle da zero tramite l'editor e di selezionare gli umani a tema, che di tanto in tanto vengono regalati durante i periodi festivi dell'anno.

I ragazzi di Climax Studios sono anche riusciti ad inserire la modalità online sia ad hoc in locale che online, che permette di affrontare il gioco in compagnia di un amico. Nei test che ho effettuato non ho riscontrato particolari problemi o bug, se non degli sporadici cali di fluidità nelle situazioni con centinaia di nemici sullo schermo.

I nemici sono presenti in numero leggermente inferiore rispetto alla versione PlayStation 4, mentre le ondate sono esattamente le stesse che già conosciamo a memoria.

Come dicevo in apertura, la presenza del trofeo di platino aumenta a dismisura la longevità di un titolo già di per sé elevata, anche se c'è da dire che se siete dei giocatori skillati, non impiegherete che una manciata di notti per ottenere l'obiettivo più ricercato e prestigioso.

Sul fronte del sonoro ho notato un piccolo abbassamento della qualità degli effetti sonori, mentre i brani che fanno da sottofondo al gioco sono in tutto e per tutto identici a quelli che già conosciamo da tempo.

Ne approfitto per spendere anche un paio di parole sula versione PlayStation 3, piattaforma che condivide insieme a Vita il cross-save e lo stesso set di trofei. Quelli che al lancio di Resogun su PlayStation 4 dicevano che il gioco poteva benissimo essere un titolo per la generazione corrente ora possono rimangiarsi le loro parole, visto che nonostante la maggiore potenza rispetto a Vita, la versione per PS3 è distante anni luce da quella che tutti noi conosciamo a memoria.

Frame-rate dimezzato, effetti speciali ed esplosioni meno spettacolari sono il prezzo da pagare se si vuole giocare a Resogun su una macchina uscita oltre 8 anni fa, fortuna che il gameplay è assolutamente identico in tutto e per tutto.

Se vi sentite braccati e avete un umano da portare in salvo, potete sempre provare a lanciarlo sotto il pod di salvataggio. Peccato che questo tentativo non si sia rivelato molto fortunato.

Insomma, se nel corso degli ultimi 13 mesi vi siete nutriti di pane e Resogun, la versione per PlayStation Vita è capace di regalare una massiccia dose di divertimento.

Anche gli amanti dei classici shooter old-school che non possiedono l'ultima console di Sony non hanno più motivi per lasciarsi sfuggire una seconda volta un gioco che rasenta la perfezione arcade. Ricordo infine che il gioco è gratis per coloro che lo hanno già acquistato in passato (o ricevuto con Plus), grazie al cross-buy.

Ora scusatemi, ma devo tornare a cercare di battere il mio record di 354 milioni in modalità sopravvivenza!

9 / 10

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Resogun

PS4, PS3, PlayStation Vita

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Manuel Stanislao

Contributor

Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
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