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Eurogamer Top 5 - articolo

Le cinque notizie più importanti di Eurogamer nel 2115.

Signori, ieri mi è successa una cosa incredibile. Come al solito ero inebetito da ore davanti al PC, lo sguardo fisso al monitor, le dita che correvano veloci sulla tastiera. Quando all'improvviso un movimento sospetto dietro al computer ha attirato la mia attenzione. Da non credere, la matassa di polvere e lanugine aggrovigliata intorno ai fili aveva sviluppato una coscienza e stava progettando di uccidermi nella notte.

Avevo solo pochi istanti per decidere, già s'affacciavano le tenebre: bisognava agire e in fretta al che mi sono fiondato in cucina, mi sono armato fino ai denti con panni per spolverare e sono tornato alla scrivania, quindi ho affrontato con coraggio la minaccia aliena. Ce l'avevo quasi fatta ma proprio mentre ero intento a chiudere l'opera di disinfestazione, ho sfiorato un cavo d'alimentazione scoperto.

Invece di trasformarmi in un enorme zanzarone arrostito, ho avuto una visione del futuro. Ho visto ciò che scriveremo fra 100 anni. Mi sono svegliato stamattina sudato, con solo vaghi ricordi ma grazie a una seduta d'ipnosi regressiva sono riuscito a scavare nella memoria. Ecco a voi l'home page di Eurogamer del 2115.

Proteste per la mancanza di protagonisti maschili nei videogiochi

Tutto è iniziato molti anni fa. Gli sviluppatori si resero conto che le donne erano disposte a spendere più soldi degli uomini nei videogiochi ma non lo facevano perché i personaggi principali erano quasi sempre maschi ironici e donnaioli, maschi super muscolosi e ignoranti, maschi imbranati, stregoni, ladri e così via. Cento anni dopo abbiamo simulazioni neurali che permettono di vivere ogni esperienza ludica possibile ma solo dal punto di vista femminile.

Le protagoniste di queste avventure hanno sempre ragione e scatenano le proprie mosse più potenti semplicemente rispondendo "Io? Niente", quando un nemico domanda "Cos'hai?". Questo ha portato un sottile ma costante cambiamento nella società: adesso gli uomini guadagnano il 15% in meno delle donne, sono soggetti a molestie, battutine e discriminazioni varie, per non parlare delle pubblicità piene di modelli seminudi. Per questo sono nati gruppi per il rafforzamento dell'immagine maschile in cui appassionati di retrogaming giocano a Gears of War per ricordarsi cosa voglia dire essere un vero macho.

I press tour vengono usati come punizione

Da quando nel 2050 sono spuntati i pirati dell'aria, volare è diventata un'esperienza a metà tra Mad Max e pilotare un razzo a mani nude. Per fortuna poco dopo abbiamo inventato il teletrasporto! Tuttavia, per risparmiare, le società di videogiochi usano ancora gli aerei per mandare i giornalisti ai press tour.

D'altronde il settore si deve ancora riprendere dalla quasi totale distruzione della civiltà causata da GTA XX e i soldi son pochi. Per evitare morti tra i giornalisti, spesso le preview avvengono in diretta streaming ma i PR più crudeli utilizzano l'invito ai press tour come strumento ricatto, per fare pressione e ottenere buoni voti. Per questo di solito le redazioni mandano in missione il giornalista più giovane, quello che ci crede ancora, quello di cui nel caso si può fare anche a meno.

Le recensioni vengono fatte dai pre-cog

A metà del 2020 abbiamo scoperto che le persone che scrivevano su internet "questo gioco è una merda", ancora prima di vederlo o dopo aver giocato solo due livelli, non erano pazzi e neppure scemi ma avevano un potere speciale. Da quel momento ogni redazione è composta da almeno tre pre-cog che dopo gli annunci dell'E3 dicono se un gioco farà schifo oppure no.

I redattori a quel punto decidono se andare a favore o contro questa decisione in base a quanti click mancano per raggiungere la quota visite mensili... e se hanno dei novellini da sacrificare per un eventuale press tour punitivo.

La console war è diventata uno sport

Dopo che l'escalation di violenza generata da una discussione davanti un Gamestop ha trasformato mezza New York nella casa di una stirpe di mutanti radioattivi, discutere di console e di eventuali supremazie è diventato un tabù. Chiunque venga sorpreso a farlo viene spedito su un'isola tropicale piena di telecamere con youtuber, fashion blogger e tweetstar. Qui il soggetto deve allearsi con chi la pensa come lui e uccidere le altre fazioni. In che base ai risultati, i produttori di console ricevono introiti pubblicitari dalla trasmissione che manda in onda la guerra. Il tutto è diventato anche un videogioco, ovviamente multipiattaforma.

Flop della console Nintendo Next

Dopo mesi di speculazioni la Grande N ha lanciato la sua nuova console: Nintendo Next. Si comanda col pensiero, si può installare sotto pelle, ha la grafica in HD (finalmente) e permette di far girare qualunque gioco vecchio e nuovo esistente al mondo. Tuttavia il lancio è stato un flop perché il sistema operativo è così avanzato che ha fatto sviluppare una coscienza a Super Mario, il quale si è rotto le scatole di schiacciare tartarughe e raccogliere monete. "O mi fate sparare in un FPS o niente gioco", ha dichiarato durante un talk show il popolare idraulico, prima di chiudersi in casa con Yoshi e quattro modelle di Victoria's Secret.

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A proposito dell'autore
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Lorenzo Fantoni

Contributor

Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.
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