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Cities XXL: le dimensioni non contano - recensione

Ancora tu? Ma non dovevamo vederci più?

Ci sono alcune tradizioni che da giocatore mi porto dietro da oramai oltre un decennio: mettere le mani su qualsiasi gioco a turni ci sia sul mercato e avere sempre un bel city builder installato sul computer. Per entrambe le categorie, ho un'altra tradizione fissa: la città principale si deve chiamare Simonica.

Un po' perché suona bene, un po' perché sono megalomane, ogni città che ho costruito si è sempre chiamata così, non importa se in un Civilization o un SimCity. Dopo una piccola pausa (che oramai dura qualche mese a dire il vero) con SimCity, mi sono buttato a pesce su Cities XL (ops XXL) con un solo obiettivo: costruire la mia amata Simonica più grande, più bella, più tutto.

Partiamo subito con un inciso: questo gioco è il successore di Cities XL. Ha una X in più che lo differenzia dal predecessore e, purtroppo, poco altro. Parlare di Cities XXL senza ricorrere a paragoni col suo predecessore è praticamente impossibile: per questo motivo consiglio a coloro che già possiedono Cities XL di balzare subito al paragrafo finale. Tutti gli altri, mi seguano!

Una delle zone industriali di Simonica: inquinamento a go-go!

Cities XXL è un classico city builder che vi farà calare nei panni di un novello sindaco alle prese con la costruzione di una bella città. Una volta scelta la zona in cui vorrete cominciare la vostra avventura, troverete davanti ai vostri occhi una "tabula rasa" ovvero una regione edificabile a vostro piacimento. Come dice il titolo del gioco stesso (XXL) queste regioni sono enormi: potrete letteralmente costruire città sterminate e prima di raggiungere i confini dovrete giocare abbondantemente.

Uno degli aspetti più affascinanti di Cities XXL è l'enorme libertà data nel costruire la città che più gli aggrada: il tool per la costruzione di aree edificabili, residenziali-industriali-commerciali, permette in pochissimi click di creare soluzioni che vanno oltre il classico edificare un'area quadrata. Si possono creare ragnatele piene di curve, strade che seguono le linee costiere e così via: XXL sotto questo punto di vista può essere quasi considerato come lo strumento perfetto dello studente di urbanistica che voglia creare qualcosa di speciale o copiare la pianta di una città realmente esistente.

Ancora più affascinante è lo zoom, unico nel suo genere: si può passare da chilometri d'altezza agli occhi di uno degli abitanti della città. Guardare la vostra città con la classica visuale isometrica a cui questo genere di giochi ci ha abituati dà di sicuro molte soddisfazioni, ma letteralmente andare a spasso per le strade e godersi una sorta di visuale in soggettiva, cambia tutto. Fare una gita seguendo le strade e godersi alcuni scorci è davvero una esperienza piacevole.

Gli edifici delle diverse classi sociali sono molto diversi tra loro: qui uno dei dirigenti si diverte con due donzelle.

La gestione della città è piuttosto classica: sono presenti tre tipi di aree residenziali (ceto basso, medio, alto), aree industriali (pesante, agricoltura, tecnologica, economica) e commerciali (negozi, turismo). Gli impieghi generati da queste aree devono essere occupati da cittadini di particolari ceti sociali: ad esempio quello più basso lavora nei negozi e nelle industrie agricole, quello medio nelle manifatture e i dirigenti nei grattacieli della downtown.

Il tutto si trasforma purtroppo a un guardare quali cittadini sono disoccupati e costruire le zone giuste: in fondo un po' quello che succede in tutti i giochi del genere ma in Cities XXL il tutto risulta troppo semplificato e alla lunga noioso.

Gli edifici a disposizione sono molteplici, il che renderà i vostri quartieri sempre diversi, ma il tocco di classe è la gestione dei parchi e delle piazze, tuttora il fiore all'occhiello dei giochi di questa. Con un paio di click si potranno riempire gli spazi inedificabili tra una costruzione e l' altra, con dei bei parchi che si adatteranno perfettamente allo spazio a disposizione (Maxis, impara!)

Ma è tutto oro quel che luccica? Purtroppo no. Cities XXL non è propriamente un gioco leggero per i vostri amati computer e una volta che la vostra città raggiungerà delle dimensioni ragguardevoli (all'incirca 50% della mappa) il motore grafico comincia a perdere colpi, un problema che la serie si porta avanti da sempre, nonostante in questa versione sia siano fatti passi avanti.

Cover image for YouTube videoCities XXL: Teaser Trailer

I menù sono scarsamente funzionali e diversi font utilizzati non li rendono propriamente facile da consultare. Con lo zoom ci si può divertire ma anche notare bug e intersezioni senza senso. Inoltre non è possibile cambiare l'inclinazione della telecamera e lo zoom stesso è difficile da gestire quando ci si trova in mezzo ai palazzi.

Se non avete mai provato un gioco di questa serie e avete voglia di cimentarvi con città enormi, dando sfogo alla vostra creatività, Cities XXL è un buon investimento. Graficamente è comunque piacevole ed ha il merito di mettervi a disposizione un sacco di edifici e di opzioni urbanistiche. I difetti maggiori sono l'eccessiva semplicità di alcune meccaniche e la pesantezza del motore grafico.

Per queste ragioni non mi sento di consigliarne l'acquisto a chi abbia giocato il capitolo precedente: Cities XXL è praticamente lo stesso gioco con alcune aggiunte di secondaria importanza che non giustificano un nuovo acquisto a prezzo pieno. Sono stati corretti bug e aggiunte nuove zone ma alla fine stiamo parlando dello stesso gioco, con tutti i pregi e difetti del caso.

7 / 10

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Simone Barillà

Staff Writer

Simone Barillá è un genovese DOC. Tifoso del Genoa, divide la sua vita tra famiglia, lavoro, videogiochi e antipatia per i ciclisti.

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