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Mario Party 10, preparate Wiimote e GamePad - prova

Tutte le novità dell'ultimo party game Nintendo.

La line-up di Wii U non è certamente la più variegata tra quelle delle console attualmente in commercio, ma su una cosa ben pochi si trovano in disaccordo: la qualità media delle esclusive disponibili fino ad oggi è molto elevata e con i titoli in arrivo nel 2015 le cose sembrano promettere molto bene.

Dopo aver presentato Captain Toad lo scorso gennaio, Nintendo si appresta ad inaugurare la stagione primaverile di Wii U con Mario Party 10, ennesimo capitolo della serie di party games lanciata nel lontano 1998 su Nintendo 64 e approdata poi su tutti i dispositivi della Grande N, anche sotto forma di spin-off più o meno riusciti.

Finalmente, dopo l'annuncio risalente all'E3 2014, siamo riusciti a spendere diverse ore con un codice praticamente completo del gioco e, armati di Wiimote e diversi amici, abbiamo raccolto per voi le sensazioni a caldo di quello che promette di essere il titolo definitivo per tutti gli amanti delle sfide nel proprio salotto.

Come nei precedenti due episodi usciti su Wii, anche Mario Party 10 necessita l'utilizzo dei Wiimote per essere giocato, mentre le funzionalità legate al possente GamePad sono limitate ad una serie di utilizzi che andremo a spiegarvi più avanti. Selezionando la classica modalità "Mario Party" è possibile scegliere il proprio personaggio preferito tra i dieci (più due nascosti) disponibili e uno dei cinque tabelloni di difficoltà crescente.

La varietà dei minigiochi presenti in Mario Party 10 sembra essere abbastanza varia per offrire sfide diverse anche dopo numerose partite con gli amici.

Le regole sono rimaste le stesse di sempre: ogni giocatore deve lanciare il dado a turno per far avanzare il "carro" su cui sono posizionati i personaggi ed arrivare alla fine del tabellone cercando di raccogliere e vincere il numero di stelle più alto. Ovviamente nel corso del gioco sono presenti diversi fattori capaci di cambiare le carte in tavola numerose volte e il rischio di perdere la posizione di testa e ritrovarsi poi come fanalino di coda è sempre dietro l'angolo.

I minigiochi sono come al solito la colonna portante del gameplay, che mettono a confronto i giocatori con una serie di sfide più o meno impegnative e dalla durata variabile, nelle quali è possibile guadagnare (ma anche perdere) le tanto agognate stelle. Per coloro che non sono pratici con il funzionamento dei minigiochi è comunque possibile effettuare una partita di prova per capire i meccanismi e le regole per tutto il tempo che si desidera.

I giocatori non sono comunque sempre in competizione tra di loro e oltre alle sfide tutti contro tutti, sono presenti anche le classiche 2v2 e le fetenti 3v1, come quella dove il malcapitato deve muovere una pedana scorrevole per evitare la pioggia di Banzai Bill che gli avversari gli scagliano addosso.

In alcuni degli altri minigiochi in cui ci si può cimentare, si devono segnare quanti più gol possibile stando in equilibrio sulle delle palle giganti, in un altro si deve colpire il maggior numero possibile di palline da golf cercando di evitare le bombe, mentre in quello che strizza l'occhio al paintball l'obiettivo è di non essere colpiti dagli avversari in un campo ristrettissimo.

Ecco una delle nuove modalità inserite in Mario Marty 10 è Bowser Party, nella quale il giocatore con il GamePad deve cercare di eliminare gli avversari prima che raggiungano la fine del tavolo da gioco.

Nella modalità Mario Party l'uso del GamePad è praticamente pari allo zero ma lo schermo del grosso controller è adibito come punto di riferimento per una piacevole novità: sul display infatti sono presenti sei lucchetti numerati e ad ognuno di esso corrisponde una facciata del dado. Lanciando il dado si aprirà il lucchetto corrispondente, aprendoli tutti si sbloccherà un evento speciale a seconda del tabellone che si sta affrontando.

Se si è alle prese con il tavolo di Bowser, per esempio, l'acerrimo nemico di Mario ruberà parte delle stelle a chi sblocca l'ultimo lucchetto sullo schermo del GamePad e lancerà degli scagnozzi sul tabellone. Inutile dire che evitare queste caselle è quanto mai consigliato ma se qualcuno dovesse finirci sopra avrà inizio un minigioco con regole capaci di ribaltare le sorti della partita, come rubare metà delle stelle a tutti i giocatori e rimetterle poi in palio per i primi due classificati.

Passiamo ora a parlare dell'interessante novità che fa il suo debutto proprio in Mario Party 10 e che sfrutta decisamente meglio le funzionalità del GamePad: Bowser Party. Questa modalità, aperta fino ad un massimo di cinque persone, vede un giocatore vestire i panni di Bowser e cercare di raggiungere il gruppo di avversari, coalizzati fra loro, lanciando ben quattro dadi contemporaneamente.

Lo scopo di chi impugna il GamePad è di far perdere tutti i cuori a Luigi & Co. per evitare che raggiungano la super stella che decreta la vittoria del gruppo sul grosso sputa fuoco. Chi impersona Bowser durante i minigiochi ha inoltre il potere di controllare alcuni elementi come per esempio ruotare il GamePad per indirizzare due fiamme infuocate contro i nemici, che devono quindi saltare per evitare di finire arrostiti.

La vastità dei tabelloni è sufficiente ampia per garantire sfide dalla durata di 30 minuti, ma se preferite, è possibile affrontare i minidischi che si preferiscono tramite l'apposita sezione nel menu.

L'altra (e ultima) modalità presente è quella chiamata Amiibo Party, che prevede l'uso delle piccole action figure di Nintendo per sfidarsi in una serie di piccoli tabelloni speciali creati appositamente per l'occasione. Gli amanti dei collezionabili saranno felici di sapere che in Mario Party 10 sono stati introdotti una serie di obiettivi che vanno dal completare un determinato minigioco, al finire un tabellone con un certo numero di stelle e così via. Sono presenti inoltre altre piccole chicche ed extra che siamo sicuri i fan Nintendo apprezzeranno molto, ma di questo torneremo a parlarne durante la recensione.

Quanto al comparto tecnico, il motore grafico sembra lo stesso utilizzato in Super Mario 3D World, con i soliti sgargianti colori e piccoli tocchi di classe ai quali il colosso di Kyoto ci ha ormai abituati da anni. Certo, la grafica non è tra gli elementi più importanti in un titolo del genere ma è sempre confortante vedere l'attenzione che Nintendo riserva ad un prodotto che punta principalmente a divertire e intrattenere chi ci sta giocando

Per il momento ci fermiamo qui a parlare di Mario Party 10, titolo in arrivo il prossimo 20 marzo in esclusiva su Wii U ma che torneremo a trattare qualche giorno prima dell'uscita nella nostra immancabile recensione. In quella sede spiegheremo in dettaglio la compatibilità con gli Amiibo, gli altri extra inclusi e daremo un voto definitivo a quello che al momento sembra essere il capitolo definitivo della serie di party games made in Nintendo.

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Mario Party 10

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Manuel Stanislao

Contributor

Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.

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