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AMD A10-7870K Godavari - articolo

Il futuro delle macchine da gioco è senza scheda video?

Giusto qualche ora fa AMD ha annunciato il suo nuovo processore della serie A10, l'Accelerated Processing Unit A10-7870K che amplia il catalogo di APU attualmente presenti sul mercato ovvero le A10-7850K e A10-7700K. Si tratta di una famiglia di processori basata sull'architettura A-10 che vede integrati in un processore quad-core quattro unità di calcolo CPU e otto unità di calcolo GPU. In pratica core Steamroller e Radeon 7000 (GCN) integrati su un unico die, con un accesso diretto alla memoria cache e a quella di sistema.

Nella conferenza stampa telefonica cui abbiamo partecipato qualche giorno fa, AMD ci ha illustrato l'ultimo nato della famiglia chiamato con il nome in codice Godavari, illustrandoci le sostanziali differenze con le APU rilasciate precedentemente ma soprattutto puntualizzando il segmento di mercato in cui questi processori vogliono porsi, ovvero quello di PC di fascia medio-bassa.

L'enfasi della presentazione era su un prodotto in grado di offrire un buon compromesso tra gioco e lavoro a un prezzo decisamente accessibile, vista la possibilità di rinunciare all'acquisto di una scheda video dedicata. Questa soluzione integrata pare essere l'ideale anche per laptop, fatte le dovute considerazioni sulla realizzazione di una versione mobile; un elemento reso evidente dal fatto che fatto che nelle slide di AMD, tutte le comparazioni prendevano in considerazione i processori Intel di fascia bassa come gli I3 ma anche gli I5.

Da questo prospetto sono evidenti le caratteristiche di questa nuova CPU, sostanzialmente un aumento di clock sulla base tecnologica proposta da AMD con l'architettura Kaveri.

Come potete vedere dalla schermata sottostante, l'AMD A10-7870K si propone come un'evoluzione dell'A10-7850K, in quanto condivide praticamente tutte le sue caratteristiche essenziali in termini di miliardi di transistor (2.1), numero di core (4) e dotazione di memoria cache L2 (4MB). Le differenze sono nella velocità di clock dei core GCN dedicati al calcolo tridimensionale, che passa da 720 a 866 MHz, e quella dei core X86 che in modalità standard passano da 3.7 a 3.9 GHz e turbo da 3.7 a 4.1. Per il resto vengono mantenute perfettamente tutte le caratteristiche essenziali dei processori di questa famiglia, ovvero il supporto nativo a DirectX 12 e Mantle, una stretta integrazione con le schede video AMD già presenti sul mercato e un'ottimizzazione altrettanto spinta con le memorie dedicate R5 ed R7.

Ovviamente dobbiamo prendere i test che ci ha fornito AMD con le molle ma a quanto sembra di vedere dalle slide ufficiali, le proporzioni nei risultati dei vari test 3D sono in linea con una versione più spinta di un processore che in termini di numero di transistor e consumo energetico è sostanzialmente identico dal suo predecessore: i risultati superiori sono un effetto sostanzialmente legato all'aumento della velocità di clock dei core X86 e GCN, i secondi in particolare.

È rimasta intatta anche la compatibilità su tutto l'ecosistema preesistente in termini di chipset e schede madri di casa AMD: il socket è il collaudato FM2/FM2+ e i chipset supportati sono tutti quelli della serie A, ovvero A88X, A78, A68H, A58, favorendo un passaggio decisamente indolore per chi volesse effettuare un semplice upgrade disponendo di una di queste piattaforme.

I risultati con i maggiori programmi di test sono in linea con l'aumento delle velocità di clock proposte.

Nella conferenza ci è stato spiegato che non ci sono nemmeno differenze sostanziali per quanto riguarda il consumo energetico e la dissipazione di calore, che si attesta su un valore molto contenuto di 95 TDP: logico pensare che i dissipatori già in commercio per i processori della serie A-10 siano più che adatti a raffreddare i bollenti spiriti di questa APU.

Sulla carta la soluzione di AMD di proporre una nuova versione ancora più spinta di un processore tuttofare è indubbiamente interessante per determinate soluzioni tecniche che prevedono un normale utilizzo office e di navigazione, ma potrebbe anche riservare qualche sorprese in ambito gaming. I 35 frame al secondo a 1080p al livello di dettaglio medio con un titolo corsaiolo di notevole impatto estetico qual è DIRT Rally sono un risultato che all'hardcore gamer non dirà granché, ma è molto interessante da considerare se pensiamo che è stato ottenuto senza una scheda video dedicata.

Questo in prospettiva per il mercato degli Home Theater PC ma soprattutto dei laptop, che ultimamente sta proponendo macchine per giocare assolutamente strabilianti come prestazioni ma anche inavvicinabili in termini di prezzo, e anche per la fascia bassa dei preassemblati che può mettere anche il pubblico casual in condizione di giocare, pur se con gli inevitabili compromessi.

La compatibilità dell'A10-7870K Godavari con tutti i maggiori chipset AMD è garantita.

Se tutto questo varrà effettivamente la candela lo scopriremo tra qualche giorno, perché un testbed dotato di motherboard, RAM e ovviamente processore è in viaggio dagli Stati Uniti verso la casa del nostro Marco Ballabio, dove lo metteremo alla prova in ambito gaming per vedere come se la cava sul campo. Sarà molto interessante aggiungere anche una scheda video dedicata e vedere come si comporta rispetto a un processore dalla potenza di calcolo simile ma privo di unità di calcolo integrate dedicate alle grafica tridimensionale.

Proprio l'aspetto della sinergia tra questo processore e le schede video AMD di fascia media è molto intrigante a riguardo in quanto, a detta del produttore americano, i driver delle schede video attuali sono già in grado di ripartire correttamente il lavoro di rendering di una scena tridimensionale tra APU e GPU, con benefici notevoli sui tempi di calcolo che possono portare a realizzare una macchina da gioco a basso costo spendendo una frazione di quanto accadeva in passato.

Un approccio confermato dal prezzo di questo processore che sarà di circa 130 dollari sul mercato americano, ed è quindi lecito attendersi un posizionamento molto simile su quello europeo già dai prossimi giorni.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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