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La storia dell'Amiga 500 in immagini e video - articolo

"L'immaginazione lavora".

L'Amiga 500.

Sono passati 30 anni da quando Commodore ha lanciato il primo di una lunga serie di computer Amiga sul mercato, e anche se l'Amiga 1000 ha avuto un suo successo, è stato l'A500 a cementare la posizione del produttore di hardware negli annali della storia videoludica, con sei milioni di unità vendute.

Dagli innocenti giorni pre-internet di Amiga è cambiato molto, non solo nei videogiochi ma nel modo in cui questi vengono comprati, venduti e pubblicizzati. Ecco una breve panoramica, in video e immagini, dei momenti migliori dell'Amiga.


Per la gioia dei bambini, Commodore propose l'Amiga 500 come una macchina seria per fare cose serie, tanto quanto per giocare. Così furono gettate le basi per la bugia fondamentale delle nostre esperienze videoludiche degli anni '80.

A livello internazionale, anche personaggi come Buzz Aldrin e Little Richard apparvero nelle pubblicità del nuovo computer. In quest'età dell'innocenza, i vicini si conoscevano di più e per nome, i poliziotti potevano anche richiamare i bambini che si comportavano male in pubblico e band e cantanti spesso godevano di un successo di proporzioni enormi salvo poi sparire nel giro di un album.

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Nei tempi che precorrevano le preoccupazioni ambientalistiche, Amiga veniva venduto insieme a pagine e pagine di documentazione e i videogiochi in confezioni inspiegabilmente grandi che richiedevano del serio spazio dedicato in casa.

L'Amiga fu talmente popolare da innescare la nascita di riviste interamente dedicate, su cui campeggiavano artwork di titoli gettonatissimi che sembravano uscire a ritmi oggi impensabili.

Nei primi anni '90, Commodore stava ancora immettendo sul mercato altre versioni del suo computer di punta. Nonostante i cambiamenti culturali del periodo, Amiga continuava a essere l'immutato oggetto del desiderio.

I lettori più giovani non avranno familiarità con manuali e floppy disk di questo tipo. Sì, da questi ultimi sono state riprese le classiche 'icone di salvataggio'.

Le ore finali dell'Amiga si stavano avvicinando, ma Commodore era animata da un ottimismo che si rifletteva anche nei prezzi della macchina.

Anche se l'Amiga 1200 ebbe la sua schiera di fan leali, non riuscì ad avere il tipo di impatto tecnologico di prima in un mercato sempre più competitivo. Agli albori della console war (per non menzionare l'alacre mercato PC), Commodore iniziò a occuparsi di progetti come l'Amiga CD-32, una macchina con CD-ROM molto in anticipo rispetto ai tempi.

Fu il classico caso di 'troppo poco, troppo tardi'. La compagnia dichiarò bancarotta un anno dopo il lancio, eppure l'importanza del contributo di Commodore alla storia videoludica sarà sempre assicurata grazie alla sua macchina più popolare.

Buon compleanno Amiga, e grazie per tutti i ricordi.

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John Bedford

Contributor

John is a freelance writer based in West Sussex.
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