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The Swindle: stealth, azione e steampunk - recensione

Un esercito di ladri contro Scotland Yard.

Di solito non amo i giochi particolarmente difficili. Ho dato una possibilità a Bloodborne e non me ne sono pentito (anche se sono ancora ben lontano dal finirlo), ma i titoli che mi fanno totalmente perdere il lume della ragione sono quelli old-style. Tanto per dire, Ghosts 'n' Goblins e Metal Slug sono due capolavori, ma solo grazie agli emulatori sono riuscito a finirli senza spendere uno stipendio. Stesso discorso per una miriade di titoli "da sala giochi", primi tra tutti i picchiaduro a scorrimento griffati Capcom.

Più di recente, titoli più o meno indie come Super Meat Boy, Dustforce, N+, The Binding of Isaac, Castle Crashers e compagnia bella hanno rinverdito la moda dei giochi che fanno sudare sette camicie. A questa famiglia va ora aggiunto un nuovo membro, il qui presente The Swindle.

Se siete tra coloro che adorano gli inizi morbidi, di quelli che conducono per mano il giocatore spiegandogli tutto quello che deve fare e (spesso) come deve farlo... beh, meglio che lasciate perdere. In questo gioco si inizia subito, senza troppi preamboli e con un tutorial che definire basilare è poco.

Nelle prime fasi di gioco morirete spesso, ma non scoraggiatevi e non siate impazienti perché le soddisfazioni arriveranno presto.

La storia è semplice: siete un ladro e dovete rubare più soldi possibili in 100 giorni, terminati i quali avrete l'opportunità di mettere le mani su un dispositivo che minaccia di spazzare via dalla faccia della terra il concetto stesso di furto. Scotland Yard ha infatti messo a punto un aggeggio chiamato The Devil's Basilisk e voi dovrete rubarlo prima che venga messo in azione.

Ho detto "voi" non tanto come seconda persona plurale ma perché in The Swindle non prenderete i comandi di un solo protagonista. In maniera simile a quanto accadeva in Rogue Legacy, ogni volta che il ladro di turno viene catturato, ucciso o cose simili, il suo bottino va perso e il suo posto viene preso da un altro, differente in quanto a nome ed estetica ma capace di fare esattamente le stesse cose del precedente.

A tal proposito, il titolo in questione vi farà iniziare con un povero diavolo privo di qualsiasi potere. Ammassando denaro nella vostra base però, potrete acquisire nuove abilità che andranno dal doppio salto alla possibilità di non morire cadendo da altezze eccessive, passando per veri e propri power-up come l'hackeraggio veloce e via dicendo.

Il problema è che, almeno all'inizio, riuscire a rubare abbastanza soldi non è cosa semplice. I mucchietti sparsi per i livello ammontano a poche decine di dollari e basta anche il minimo errore per allarmare le guardie robotiche che inizieranno non solo a cercarvi senza sosta, ma anche a spazzare via il denaro residuo lasciandovi come unica scelta quella di ripartire dall'inizio del livello.

I poteri acquisiti da un ladro verranno automaticamente trasferiti a quello successivo in caso di morte. Purtroppo lo stesso non vale per i soldi rubati.

Come se non bastasse, ogni volta che si cambia personaggio o si decide di ricominciare uno stage, la morfologia dei livelli cambia in maniera totalmente casuale. Il gameplay di The Swindle concede pochissimo alla memorizzazione e punta invece molto su pianificazione e rapidità d'esecuzione.

Il problema è che a volte i comandi non rispondono con la puntualità e la precisione che sarebbe necessaria per un gioco simile, punendo il giocatore con salti troppo corti (o troppo lunghi), atterraggi tutt'altro che morbidi e cose simili. In alcuni casi poi, il posizionamento delle guardie (che imparerete a odiare quanto i robot di Impossible Mission - lacrimuccia di nostalgia) è assolutamente bastardo e lascia margini minimi di manovra.

Fortunatamente, con il progredire dei livelli (si parte da uno stage di dimensioni piuttosto ridotte per arrivare alla base in cui viene custodito il Devil's Basilisk) le cose migliorano. Dopo aver acquistato i primi potenziamenti si inizia ad avvertire il senso di progressione e l'intraprendenza scellerata delle prime ore lascia il passo ad un approccio più accorto, più stealth.

Che ci crediate o no, infatti, The Swindle è uno dei titoli che meglio approcciano questo particolare (e abusatissimo) stile di gioco. In alcuni casi potrete anche provare qualcosa di diverso, usando ad esempio le mine, ma in generale quello che dovrete fare è muovervi senza troppa fretta e aspettare il momento giusto per scattare/colpire/interagire.

L'attenzione è d'obbligo: se le guardie che incontrerete all'inizio sembreranno piuttosto stupide (ma occhio perché possono vedere attraverso le finestre), andando avanti vi imbatterete in vigilanti sempre più accorti e ben equipaggiati. Inizialmente i nemici potranno colpirvi solo con armi bianche e voi potrete fare lo stesso, ma ben presto ne arriveranno altri armati di pistola, più veloci, più resistenti ai colpi e così via.

Riuscire a raggiungere il 100% in ogni livello è cosa difficile, dannatamente difficile, quindi non provateci almeno all'inizio. I computer da hackerare sono quelli che contengono il bottino più grosso, ma a volte è meglio fare un passo indietro, tornare alla base per depositare i soldi rubati fino a quel momento e magari tornare con un potere o un potenziamento in più per evitare guai seri.

La progressione cui accennavo poco fa arriverà gradualmente e in tutti i contesti del gioco, i furti si faranno più difficili ma di pari passo andrà la sensazione di essere diventati più bravi, di avere quel qualcosa in più. In questo senso il game design di The Swindle è assolutamente sublime.

Passati i primi tempi, fatti soprattutto di imprecazioni e tentativi di far volare il controller giù per le scale, il gioco si apre e lo fa alla grande spingendo il giocatore a tornare anche negli stessi livelli per provare a migliorarsi e a raggiungere l'agognata perfezione.

Il gioco è ambientato in una versione steampunk/super-deformed della Londra di fine '800, con un'eccellente quantità di dettagli

Anche i power-up sono stati studiati in maniera eccellente per adattarsi a diversi stili di gioco, quindi almeno all'inizio resistete alla tentazione di acquistare quelli che potete permettervi (ma fate un'eccezione per il doppio salto) e aspettate di avere abbastanza denaro per quelli che davvero possono farvi fare il salto di qualità.

Insomma, avrete capito che ci troviamo di fronte a un piccolo gioiello, magari non perfetto ma assolutamente da provare e custodire gelosamente nella vostra collezione, proprio come avete fatto con Spelunky, Don't Starve e Fez.

8 / 10

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The Swindle

PS4, Xbox One, PS3, PlayStation Vita, Nintendo Wii U, PC

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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