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FIFA 16 vs PES 2016, il confronto finale - articolo

Ecco il nostro vincitore di quest'anno!

Dopo avervi proposto la recensione di PES 2016 e quella di FIFA 16, è giunto il fatidico momento di dirvi quale dei due giochi sia il migliore sul mercato. A differenza dei primi anni 2000, nei quali PES dominava incontrastato, e della scorsa generazione di console, che ha sancito il sorpasso di FIFA, quest'anno la situazione è più complessa, così come testimonia il voto al termine di entrambe le analisi: un identico 8.

Questo vuol dir che qualunque sia la vostra scelta, vi consentirà di avere un prodotto di eccellente fattura, in grado di tenervi compagnia per i prossimi 12 mesi.

Konami e EA Sports hanno lavorato per migliorare la loro proposta ludica e, nonostante si propongano di fare la stessa cosa, ovvero emulare lo sport più amato dagli italiani, lo fanno in maniera molto diversa, mettendo in luce molti pregi e qualche difetto che potrebbero farvi propendere per un gioco o per l'altro.

Andiamo dunque a confrontare le proposte di quest'anno analizzando i giochi per argomenti, in modo da provare ad evidenziare quegli aspetti che potrebbero aiutarvi a prendere una decisione.

Presentazione

Entrambi i giochi si presentano con una veste grafica curata, piacevole e semplice da cogliere, dividendo le modalità di gioco in maniera abbastanza similare, con una pagina iniziale personalizzabile, la seconda dedicata alle modalità di gioco ed infine una terza per le opzioni.

Anche quest'anno Leo Messi è il testimonial di FIFA 16.

Anche le icone sono piuttosto simili, solo che quelle di FIFA sono più dinamiche, sono simili alle tile di Windows, grazie a piccole animazioni e ad aggiornamenti in tempo reale. In questo modo potrete scoprire quanti giocatori sono connessi ai server delle Stagioni Online, le ultime attività dei vostri amici o dalla vostra squadra del cuore. In sottofondo si alterneranno un vasto numero di brani di buona fattura, che vi intratterranno durante la navigazione tra i menù.

La tracklist di PES 2016 è meno vasta ma la sua qualità è paragonabile a quella di FIFA e contiene un classico come We Will Rock You, che ogni volta che parte vince sempre. Una volta avviata la partita, entrambi i giochi tentano di emulare la regia e le inquadrature tipiche dei match visti in televisione. PES 2016 vanta le licenza ufficiali della Champions League e della Copa Libertadores e avviando una di queste competizioni verrete accolti dalle sigle e dalle grafiche ufficiali.

Il fascino di queste competizioni è palpabile, come dice Galliani la musica della Champions è capace di risvegliare anche i morti, ma questa atmosfera elettrizzante si ferma all'ingresso in campo, dato che non trova riscontro nel gioco. Lo stadio, il pubblico, i cori e le coreografie saranno quelli di una partita qualsiasi, facendo scemare le emozioni iniziali.

FIFA 16 non può contare su competizioni così importanti, ma ha stretto una partnership con la Premier League e la Bundesliga in modo da poter usare i loghi, i palloni, i cori e la regia tipica di questi campionati. Sfidate il Liverpool e verrete accolti dalla sciarpata dell'Anfield, pareggiate a Monaco e sentirete ruggire i tifosi durante ogni attacco del Bayer.

Neymar è l'uomo copertina dell'edizione 2016 di Pro Evolution Soccer.

La Serie A non è altrettanto fortunata ma la qualità è la quantità degli stadi riprodotti, la possibilità di usare palloni e loghi ufficiali, uniti ad una maggiore cura della regia, molto brava a cogliere le azioni principali e a mostrarle attraverso i replay, rendono la presentazione dei match davvero spettacolari. I valori produttivi di EA Sports sono sensazionali e da queste cose si intuisce una differenza di budget enorme tra i due prodotti. Non per niente FIFA vende quasi un milione di copie solo in Italia.

In barba al fairplay finanziario, FIFA 16 segna il primo gol grazie alla sontuosa campagna acquisti e al sostegno dello stadio.

Grafica

Tutto molto interessante, ma come sono i due giochi una volta battuto il calcio di inizio?

FIFA 16 gioca la carta delle animazioni e della fluidità per mandare in solluchero in fan del calcio. Tra stop al volo, finte, contatti e recuperi all'ultimo secondo, il gioco di EA durante l'azione è il più piacevole da osservare, grazie anche ad un ottimo comparto di luci che dona maggiore profondità al campo e ai calciatori e al terreno da gioco che si deteriora col passare dei minuti.

Ecco come si presenta Neymar in FIFA 16...

Una volta che ci farete l'occhio, però, non potrete non notare come i calciatori possano essere classificati in un numero limitato di categorie, in base al peso e all'altezza. Inoltre è molto difficile distinguerli, un po' per una telecamera molto distante, utile per impostare l'azione ma incapace di sottolineare gli sforzi degli artisti di EA, un po' perché a parte le squadre inglesi e le principali formazioni europee, italiane escluse, gli altri calciatori sono stati realizzati in modo approssimativo.

Accettiamo che la Serie B non sia perfetta, forse lo facciamo anche per le neo promosse in Serie A, ma che la Juve, il Napoli e la Fiorentina, tre squadre che sono giunte alle fasi finali delle principali coppe europee, siano formate da atleti anonimi, è quasi scandaloso. Soprattutto se consideriamo che anche il più scarso dei club di Premier ha avuto un trattamento migliore. Questa cosa ha conseguenze anche sulla nazionale italiana, dove solo i calciatori che militano all'estero, come Verratti, sono stati scansionati.

PES 2016 invece non garantisce la stessa fluidità sul campo da gioco, dato che i contatti tra i calciatori spesso interrompono la loro corsa e i cambi di direzione sono meno veloci. Questo per colpa di un comparto animazioni meno enciclopedico di quello di EA Sports, incapace di coprire perfettamente tutte le casistiche presenti in un campo da calcio. Inoltre Konami ha utilizzato una luce molto omogenea per illuminare la partita, cosa che appiattisce molto la profondità dell'immagine e la brillantezza dei colori.

I punti di forza di PES 2016 sono però da ricercare altrove. La telecamera più ravvicinata aiuta a cogliere meglio le differenze tra i vari calciatori, tutti molto simili alla realtà, nelle dimensioni e nei movimenti. Se Neymar, Messi o Morata, l'uomo copertina di quest'anno, sono identici alla loro controparte, com'è logico che sia per campioni di questa portata assieme al fuoriclasse brasiliano, quello che stupisce è la cura riservata per i giocatori di fascia medio-bassa, che forse non sfiorano il fotorealismo come succede per le stelle sopracitate, ma comunque sono facilmente riconoscibili.

...e in PES 2016: notate delle differenze?

Ottime anche le espressioni, senza considerare i tanti festeggiamenti, ognuno preso di peso dalle più curiose esultanze dello scorso anno. Iconico è ormai diventato il selfie di Totti: quanto godrete nel farlo dopo aver segnato contro un amico? Da questi dettagli emerge un amore per il calcio e i suoi dettagli forse superiore in PES, grazie al quale il team giapponese prova a contrastare la strapotenza di EA.

In questo caso il risultato è simile a quello di un Real - Barcellona: da una parte abbiamo un gruppo di individualità che oscura i gregari ma trascina la squadra sul tetto del mondo, mentre dall'altra un collettivo di qualità capace di far brillare i suoi campioni. Il risultato è di parità.

Gameplay

A livello di gioco è difficile stabilire chi sia il migliore, dato che FIFA e PES hanno due approcci molto diversi. Anche in questo caso l'influenza del calcio inglese è notevole sulla serie di EA Sports. FIFA 16 è più veloce, dinamico e libero. Le sgroppate sulla fascia sono all'ordine del giorno ma non si disdegnano i dribbling e gli sfondamenti centrali. Quest'anno, oltretutto, sarà ancora più semplice difendere, grazie ad una migliore reattività dei difensori e ad una grande capacità degli uomini senza palla di intercettare i passaggi avversari.

PES 2016 è invece più intelligente e tattico. I calciatori si muoveranno meglio in campo, cercando eleganti sovrapposizioni o incuneandosi tra le righe. Arrivare al tiro non sarà quasi mai frutto di un'azione estemporanea ma di un approccio ragionato, che tende a punire gli errori e le incertezze degli avversari. In questo modo le partite sono più combattute, varie ed imprevedibili, il ritmo è quasi sempre perfetto, con cambi di velocità improvvisi ed una capacità del computer di adattare la sua tattica alla partita davvero ottima.

PES 2016 è più intelligente e tattico di FIFA 16.

Con un veloce cambio di modulo e una tattica fluida, PES 2016 agguanta il pareggio per un soffio.

Intelligenza artificiale

Questo è storicamente il punto di forza di PES. Anche quest'anno il gioco di Konami riesce a rendere gli avversari artificiali più divertenti e credibili rispetto a quelli di FIFA. EA non è ancora riuscita a dare un personalità alle squadre, che si muovono e agiscono tutte con lo stampino. Ai livelli più alti di difficoltà più elevati la cosa è palese, con il Chievo capace di schiacciare nella sua area la Juventus, grazie ad una serie di passaggi e di dribbling perfetta.

Volete una riprova? Avviate il Mio Giocatore e iniziate una partita come attaccante. Preparatevi ad annoiarvi, dato che le due squadre gestite dalla CPU saranno impegnate in uno sterile ping pong dal quale ricaverete solo un paio di passaggi buoni in tutta la partita.

In PES 2016 le cose sono differenti. La Juve è molto fisica e con una difesa impenetrabile che le consente di ripartire velocemente, le inglesi sono tutta corsa, mentre le spagnole privilegeranno un gioco fatto di passaggi. Durante la partita, però, queste potranno cambiare atteggiamento a seconda della situazione, per esempio per difendere un risultato utile, rendendo ogni 90 minuti virtuali davvero imprevedibili.

PES 2016 si porta in vantaggio con merito, grazie ad una giocata intelligente.

In PES 2016 l'intelligenza artificiale rende più realistico il comportamento delle diverse squadre.

Le modalità offline

Per quanto la modalità carriera di allenatore e di giocatore siano fatte bene e FUT possa essere giocato anche contro il computer, la scarsa intelligenza artificiale avversaria non riesce a farci apprezzare queste modalità. Potremmo provare a cambiare qualche valore delle slide o a farci prendere da un mercato più curato, ma il risultato è sempre il medesimo: il gioco di EA Sports dà il meglio di sé se giocato contro un essere umano.

Oltre a partite più divertenti, PES 2016 presenta la classica Master League, una modalità tanto semplice, quanto magnetica. Miranda vi sta aspettando e come ogni anno è desideroso di vincere tutto. Se a questa aggiungiamo la Champions League, l'Europa League e, quest'estate, gli Europei, allora si ha un chiaro vincitore.

PES allunga con un'azione in solitaria.

Le modalità online

Una volta collegati alla rete la situazione s'inverte. Le divisioni online e myClub sono due modalità di PES nate per contrastare le Stagioni Online e FUT. Come tutte le imitazioni, però, non riescono ad essere al livello delle originali. Non per la loro realizzazione, visto che alcune idee sono interessanti, come l'assegnare un punteggio diverso a seconda della forza della squadra utilizzata o la possibilità di utilizzare le carte inutili per potenziare le altre, ma è l'infrastruttura di base che non regge il confronto.

Basta vedere quanto ci s'impiega a collegarsi al servizio e a trovare un avversario online per capire la diversa qualità dell'esperienza. Oltretutto il netcode utilizzato da EA è molto più stabile e performante, cosa che consente quasi sempre di avere match nei quali non si avvertono problemi di lag, oltre al fatto che non abbiamo mai assistito a disconnessioni.

L'online di PES 2016 perde la battaglia contro FIFA 16.

Inoltre in FIFA le rose sono già state aggiornate un paio di volte, sia per registrare i movimenti di calciomercato, sia per quanto riguarda i valori. Non contenti potrete farvi un 11 contro 11 controllando il vostro alter ego virtuale, un due contro due online o immergervi in FUT.

La modalità di quest'anno è rimasta pressoché invariata, i Draft, infatti, non li troviamo una novità in grado di spostare gli equilibri, ma grazie alla qualità del gameplay potrete tornare a sfidare gli altri giocatori senza incorrere nel rischio di farvi venire un esaurimento nervoso.

FIFA 16 accorcia le distanze.

La fisica

Croce e delizia di tutti i giochi sportivi, la fisica è un elemento imprescindibile per una moderna simulazione sportiva. Da quest'anno anche PES 2016 si fregia di un nuovo motore fisico in grado di calcolare in tempo reale gli scontri tra i calciatori. Dite addio ai vecchi colpi di testa precalcolati e ai contatti tra i difensori automatizzati, da quest'anno anche il prodotto di Konami prova a render visivamente più realistici questi momenti, dando al giocatore le chiavi per decidere come agire.

I risultati sono già buoni ma il team nipponico deve ancora lavorare sulla varietà dei movimenti, in modo da rendere l'esperienza più fluida e realistica. I contatti tra i calciatori, infatti, vengono visualizzati con un saltino che blocca la corsa, rendendo in questo modo i movimenti sul campo un po' spezzettati.

La fisica di PES 2016 è buona ma Konami deve lavorare maggiormente sulla varietà dei movimenti. Meglio quella di FIFA 16.

FIFA 16 parte con qualche anno di vantaggio e in questa edizione sfodera un motore fisico incredibilmente realistico, grazie al quale poter decidere, per prendere un pallone di testa, se spingere l'avversario in modo che il pallone cada alle sue spalle, se farlo arretrate, se trattenergli la maglia per impedirgli di saltare o se anticiparlo. In più in questa edizione è stato ripulito da quasi tutti gli errori degli anni passati, così da non dover più vedere dei compagni che si scontrano in modo goffo o falli d'ostruzione non sanzionati.

Vedere Ibra che sgomita per proteggere il pallone con il corpo in modo che i compagni possano salire, un Chiellini stoppare male un pallone difficile o un Bale ciabattare un tiro perché sbilanciato, sono tutte cose in grado di fare impazzire gli amanti del calcio per l'alto grado di realismo

EA si fa largo con la forza e trova un pareggio inaspettato.

Accessibilità, libertà e personalizzazioni

Il calcio è lo sport più popolare del pianeta e sono decine di milioni quelli che lo praticano, miliardi quelli che lo guardano. Cosa fanno le due serie per avvicinare questo pubblico? FIFA 16 sono anni che prova a proporre un gameplay scalabile sia verso l'alto che verso il basso.

La serie di EA è quella che si può giocare completamente in manuale e quella che si può adattare in modo preciso ai vostri desiderata agendo sulle slide, ma è anche quella che ha introdotto i controlli a due tasti, gli esercizi di allenamento e, da quest'anno il trainer, ovvero una serie di suggerimenti contestuali che dovrebbero mostrare ai giocatori meno scafati quali comandi hanno a disposizione.

L'introduzione del calcio femminile potrebbe essere un'ulteriore testa di ponte verso dei nuovi mercati.

PES 2016, in pieno stile giapponese, vive più ancorato al passato e nasconde ancora dei menù piuttosto complessi sia da trovare che da comprendere. Basti pensare che occorre ancora premere il tasto Start per avanzare, quando questo pulsante nei moderni controlli è sempre più piccolo e scomodo da raggiungere e la corsa è ancora sui dorsali.

L'appeal col grande pubblico e i nuovi mercati sono da ricercare nella forza di alcune sue licenze, la Champions e l'Europeo su tutte, e nella presenza di alcuni campionati emergenti come quello cileno.

FIFA passa in vantaggio grazie alle sue scuole calcio.

I portieri

Entrambe le edizioni scorse avevano un problema: i portieri. Quelli di FIFA non erano in grado di prendere i tiri alti, quelli di PES non erano mai del tutto sicuri. Quest'anno entrambi i giochi mettono in mostra degli estremi difensori piuttosto sicuri tra i pali, capaci di coprire lo specchio della porta, oltre che di avventurarsi in qualche uscita spettacolare.

Rimane la tendenza a respingere di pugno tiri da lontano non particolarmente potenti ma nel complesso non ci si lamenta. Perlomeno fino a quando in PES 2016 una palla non carambolerà addosso ad un difensore, proseguendo la sua corsa verso il portiere. In tal caso il portiere verrà assalito dai dubbi: la prendo di mano? La colpisco di piede? Lascio che ci pensi il mio compagno a rimediare? Nel dubbio si fa passare il pallone sotto le gambe e prende un gol ridicolo tra le bestemmie generali.

Quest'anno entrambi i giochi mettono in mostra degli estremi difensori piuttosto sicuri tra i pali.

PES 2016 fa autogol e manda FIFA in vantaggio di due lunghezze.

Gli arbitri

In PES 2016 i fischietti sembrano tutti ciechi o più adatti al calcio fiorentino che a quello moderno. Interventi in scivolata, spallate o sgambetti verranno sanzionati davvero raramente, cosa che spinge i giocatori meno onesti a tenere una condotta di gara molto aggressiva.

In FIFA 16, invece, i colleghi di Rizzoli sono dei falchi in grado di vedere qualsiasi cosa, anche contatti inesistenti in mezzo all'area che vengono sanzionati con dei rigori.

Difficile dunque scegliere il male minore, quindi estraiamo un cartellino rosso e mandiamo i due avversari sotto la doccia.

Il verdetto

Volendo terminare il giochino che vi abbiamo proposto, possiamo dire che in linea generale PES 2016, grazie alla sua I.A. superiore e a un ritmo di gioco più maturo e ragionato ,è un prodotto maggiormente adatto a coloro che amino giocare contro il computer o che non possano fare a meno della Champions League. FIFA 16, invece, online riesce ad essere imbattibile, grazie all'ottima infrastruttura di EAa che garantisce server efficienti e tante modalità differenti.

Due giocatori umani sono necessari per portare alla luce tutti i pregi del gameplay di quest'anno, ma i punteggi che abbiamo registrato finora online in FUT e Stagioni testimoniano l'ottimo equilibrio trovato tra attacco e difesa. L'Ignite Engine, oltretutto, non è mai stato così pulito e performante, cosa che consentirà di creare match belli da vedere e da giocare.

Quest'anno, dunque, a nostro avviso il vincitore è ancora FIFA 16, ma la grande concorrenza sta facendo tirare fuori il meglio dalle due serie.

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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