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The Elder Scrolls Online: Orsinium - recensione

Il secondo DLC dell'MMO di Bethesda ci porta nelle fredde lande di Wrothgar.

La rinascita di The Elder Scrolls Online, conseguente e consentita dalla pubblicazione del gioco anche su PlayStation 4 e Xbox One, non ha solo permesso ai tanti amanti degli MMO di (ri)scoprire un titolo sottovalutato da molti, quando non funestato da bug e ingenuità di design corretti successivamente da opportune e puntuali patch. Ha dato modo agli sviluppatori di aggiustare progressivamente il tiro fino al raggiungimento di un equilibrio, se non proprio perfetto, sufficientemente stabile da incoraggiare la creazione di una community piuttosto attiva.

Qualcosa di simile sembrerebbe riproporsi nella progettazione e generazione dei DLC volti ad ampliare mondo di gioco e storyline con nuove ambientazioni da esplorare e quest da completare. Come scritto poco più di un mese fa nella nostra recensione di The Elder Scrolls Online: Imperial City, Bethesda tratteggiava i contorni di un contenuto aggiuntivo ben realizzato ma avido di novità e fondamentalmente impraticabile per chi non possedesse un avatar degnamente equipaggiato e che avesse raggiunto un ragguardevole livello d'esperienza.

Nello sviluppo di The Elder Scrolls Online: Orsinium, i ragazzi di ZeniMax Online Studios sembra abbiano fatto tesoro dei feedback degli affezionati, riuscendo a confezionare un DLC ancor più convincente e divertente del precedente, nonostante qualche rinuncia e un paio di feature non proprio riuscitissime. Cominciamo dalle prime, dunque: Orsinium rinuncia all'innovazione, ad una trama realmente emozionante, al PvP che, al contrario, rappresentò il fulcro di Imperial City.

Al contrario di quanto accaduto con Imperial City, in Orsinium gli avversari hanno parametri che si adattano e modificano automaticamente in base al livello di forza del vostro personaggio: anche i neofiti potranno affrontare sin da subito le quest affidategli da Re Kurog.

Tramite un messaggero, verrete invitati da Re Kurog a raggiungerlo nel Wrothgar, regione di Tamriel situata a nordovest. Il sovrano degli Orchi, con pugno di ferro e tanto testosterone, come ci si aspetterebbe da un appartenente della sua razza, è determinato a riunire i clan e a far risorgere la capitale del Regno, ripopolandola e ricostruendola pezzo dopo pezzo. Un nobile intento, purtroppo reso difficoltoso dall'ingombrante presenza di Urfon Ice-Hearth, immancabile cattivone di turno, e da numerosi intrighi di potere architettati da malintenzionati sconosciuti. Una situazione complicata, che non ha potuto esimere il risoluto monarca dal convocare eroi di ogni estrazione sociale e abilità da tutta Tamriel.

Giunti nella nuova regione, resterete abbagliati dalla sua ampiezza, dal corposo numero di sentieri e avvallamenti che promettono nemici degni della vostra spada, tesori su cui mettere le mani e nuovi oggetti da aggiungere all'equipaggiamento. Da questo punto di vista non resterete affatto delusi. Come anticipato, Orsinium rinuncia al PvP, promuovendo come mai prima d'ora il PvE. A ben due public dungeon, Old Orsinium e Rkindaleft, si aggiungono sei boss da scovare esplorando l'ambientazione, praticamente impossibili da abbattere senza affidabili alleati che sappiano compiere a dovere il loro mestiere.

Anche se è difficile parlare d'innovazione, questo DLC dà certamente il meglio di sé in questi frangenti, tentando in ogni modo possibile di promuovere l'aspetto più controverso di questa declinazione massiva di The Elder of Scrolls: la cooperazione tra giocatori, appunto. Per quanto si tratti di brevi momenti rispetto alle classiche scorribande solitarie, quando ci si ritrova forzatamente a collaborare con altri giocatori ci si accorge ancor di più delle immense potenzialità della produzione.

All'interno dei dungeon vi capiterà persino di dover risolvere semplici enigmi per proseguire nell'esplorazione.

Sebbene sia difficile organizzare una strategia corale, l'esperienza maturata dai videogiocatori navigati sarà sufficiente per guidare grossolanamente assalti in cui ognuno saprà riconoscere il proprio ruolo a seconda delle specificità dell'avatar controllato. Dura poco ma ci si diverte alla grande mentre ci si difende dalle offensive degli arcigni nemici che pattugliano le lande di Wrothgar.

Non vanno poi dimenticate le numerose quest, che permetteranno la lenta ma progressiva ricostruzione della capitale. Purtroppo si tratterà di un cambiamento puramente estetico: negozi e attività di ogni genere saranno attive sin dal vostro arrivo nella regione, ma regala palpabile soddisfazione vedere come le proprie gesta si tramutino in un evidente miglioramento delle condizioni della città.

In questo senso, dispiace constatare che i già pochi bivi narrativi percorribili non apportino significativi cambiamenti al proseguo della trama. Si tratta di un difetto che si aggiunge alla cronica incapacità di Bethesda, e degli studi sotto la sua ala protettiva, d'infondere carattere e carisma alle vicende che narra. Re Kurog è un personaggio ben caratterizzato, non manca un piacevole colpo di scena sul finale, ma è davvero troppo poco. Dopo i primi dialoghi si perde interesse per la vicenda in sé e ci si limita a comprendere quel tanto che basta per sapere con esattezza dove dirigersi e cosa fare per completare la quest successiva.

Il DLC è accompagnato da una patch che, tra le altre cose, si prende la briga di ribilanciare alcune abilità: non sorprendetevi se alcuni vostri attacchi risulteranno meno efficaci che in passato.

Poco male, tuttavia, visto che il focus dell'esperienza è e sarà sempre altrove. Orsinium fa ben poco per cambiare le carte in tavola, limitandosi a prolungare la longevità del prodotto con altre venti ore di gioco: tempo minimo necessario per completare il pacchetto di missioni disponibili in questa regione di Tamriel.

Non va tuttavia dimenticata una nuova e stuzzicante feature introdotta dal DLC, la Maelstrom Arena, né più né meno una modalità orda esclusivamente in single player. Equipaggiati al meglio che potrete, dovrete sopravvivere a ondate di nemici sempre più numerosi e meglio armati, semplicemente arroccandovi sull'idea di mettere le mani su un loot particolarmente prezioso. Si tratta di una modalità di gioco certamente non sfruttata a dovere, ben lungi dal mostrare tutte le sue reali potenzialità, ma che intrattiene degnamente. Siamo certi che futuri aggiornamenti renderanno progressivamente più interessante e complessa la modalità orda, ma anche in questa veste rappresenta un degno passatempo utile a spezzare l'azione di tanto in tanto.

Orsinium, a conti fatti, non rivoluziona, né tanto meno stravolge. Non perfeziona, né approfondisce ulteriormente il gameplay. Aggiunge nuovo equipaggiamento, materiali e modalità di crafting. Introduce una nuova regione zeppa di missioni e NPC. Implementa un'intrigante modalità orda. Soprattutto rende questa nuova avventura affrontabile da tutti, visto l'auto-livellamento degli avversari in base alla forza del proprio avatar, e concentra i suoi sforzi nell'incoraggiare in ogni modo possibile la cooperazione tra videogiocatori.

Il DLC introduce anche una nuova cavalcatura: si tratta di un gigantesco orso bruno facilmente ottenibile scaricando la collector's edition del DLC.

In breve, si tratta di un DLC che non attrarrà certamente nuovo pubblico ma che gli affezionati di questo MMO difficilmente si faranno scappare, non fosse altro che l'idea di far risorgere la capitale del Regno degli Orchi è una di quelle imprese che ogni fan della saga di The Elder of Scrolls vorrebbe vivere in prima persona.

7 / 10

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The Elder Scrolls Online

PS5, Xbox Series X/S, PC, Mac

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Lorenzo Fazio

Contributor

Lorenzo Fazio non ha mai smesso di giocare sin dai tempi del Master System. Ha così cercato di unire l’utile al dilettevole, inventandosi giornalista videoludico. Qualcuno ci è cascato: scrive per importanti testate del settore da quasi una decina di anni.

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