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Dove si trova Edward Snowden? - articolo

Il gioco che vi mette alla ricerca della più famigerata gola profonda della storia.

Edward Snowden era moralmente giustificato a far trapelare documenti segreti che rivelavano che, con l'aiuto di compagnie internet e telefoniche, il governo statunitense e quello inglese spiavano i propri cittadini a loro insaputa e senza il loro consenso? È una domanda che deve ancora trovare risposta dal punto di vista legale. Snowden rimane rintanato in una zona segreta in Russia, il Paese verso cui è fuggito nel 2013. Rifiuta di tornare in America dove è ricercato per tre capi d'accusa (due per spionaggio e uno per furto di proprietà del governo). Mentre passa il tempo sotto pseudonimo in qualche freddo hotel, il mondo continua a vacillare scosso dalle sue rivelazioni. Le azioni di Snowden erano giustificate? Viene da pensare: lo avreste aiutato ?

Questo è un quesito con cui secondo James Long, un inglese laureato in fisica teorica, tutti dovremmo fare i conti. Il suo prossimo gioco, Top Secret, vi mette nei panni di un impiegato dell'NSA nel preciso momento in cui Snowden inizia a far trapelare i documenti del governo. In quanto giocatori avrete il compito di seguire le informazioni di intelligence fino alla fonte, scoprendo chi sa cosa e, soprattutto, decidendo se aiutare o intralciare questo informatore. Il gioco si muove a cavallo tra fiction e documentario. Mentre alcuni dei vostri obiettivi da sorvegliare sono inventati, molti sono giornalisti veri e propri come Glenn Greenwald, Barton Gellman e Laura Poitras, tutte persone coinvolte nello scandalo.

Come l'inaspettata hit, Her Story, un titolo che chiede al giocatore di ricostruire la narrazione da migliaia di frammenti sparpagliati, Top Secret è un viaggio incoerente e non lineare unico per ogni individuo. A differenza di Her Story che simula un antiquato PC per inquadrare il gioco, Top Secret viene giocato interamente all'interno del vostro programma per la gestione delle email. Per iniziare dovrete semplicemente mandare un messaggio a un altro membro del vostro team dell'NSA, magari elencando il nome, l'indirizzo email e il numero di telefono di un sospettato di cui vorreste controllare i documenti presenti in archivio. Quando la risposta arriverà nella vostra posta in arrivo, potrete analizzare le informazioni e, in base agli indizi all'interno del fascicolo sceglierete il vostro prossimo obiettivo.

Snowden ha aiutato Long nel suo lavoro sul gioco fornendo accesso a informazioni e a trascrizioni.

I rapporti di sorveglianza che ricevete sono composti da email, chiamate telefoniche, cronologie internet e comunicazioni 'metadata'. Queste fonti vi rivelano con chi ha comunicato l'obiettivo, fornendovi nuove strade da seguire nell'indagine. Parte della corrispondenza autentica tra Snowden e i giornalisti è utilizzata nel gioco. "Per esempio," spiega Long, "ho avuto il permesso da Edward Snowden di utilizzare le comunicazioni con Laura Poitras. Queste sono alcune delle prime email inviate da Snowden quando iniziò a far trapelare i documenti."

Il sistema del gioco è semplice da utilizzare ma internamente sofisticato. Utilizza alcune parole chiave all'interno delle email inviate per determinare la risposta che riceverete. Per esempio, potreste ricevere una domanda aperta come "Quale sarà il nostro prossimo obiettivo?" Il sistema sarà in grado di interpretare sia la risposta "Concentriamoci su james@playtopsecret.com" che "Zoe Smith è sospetta, concentriamoci su di lei", permettendo al giocatore di indagare in un modo non lineare. C'è una sola restrizione: il gioco si sviluppa lungo un periodo di due settimane. Al di là di ciò non c'è alcun software da installare e non ci sono complicati controlli da imparare. Il gioco si incorpora senza soluzione di continuità nella vostra routine, e si adatta alle vostre scelte.

Mentre si trovava all'università, Long fu nominato nella categoria dei BAFTA 'Ones to Watch' ('Persone Talentuose'). Fu uno dei vincitori della competizione internazionale per studenti legata al mondo dei videogiochi 'Dare to be Digital' anche se il titolo creato in quell'occasione, un titolo per iPad in cui i giocatori guidavano un blob antropomorfo attraverso una giungla, non ha nulla in comune con Top Secret. Dopo tre anni passati a lavorare in un piccolo studio di sviluppo, Long è diventato completamente indipendente nel 2014, una scelta che gli ha dato la possibilità di lavorare sul tipo di gioco pregno di temi politici che gli interessava. "Diritti dell'uomo, democrazia e libertà dall'oppressione fanno da sempre parte dei miei interessi", spiega. Un videogioco sembra una scelta ideale come mezzo per esplorare la storia di Snowden. "Le idee e i problemi sollevati dalla fuga di notizie sono astratti", afferma Long. "I videogiochi offrono un fantastico medium per esplorare un argomento che altrimenti sarebbe difficile da comprendere per le persone".

Le Email, secondo Long, sono il perfetto meccanismo di consegna per l'argomento trattato. "Ogni email che inviate e ricevete mentre giocate potrebbe essere intercettata dal governo vero e proprio", spiega. "Quindi abbiamo un gioco dedicato alla sorveglianza in cui la vostra stessa partita è oggetto di controllo". Per evitare questa situazione, Top Secret utilizza il metodo di crittazione che è utilizzato da Edward Snowden: Pretty Good Privacy, normalmente abbreviato con l'acronimo 'PGP'. "I giocatori possono, a volte, inviare e ricevere email crittate dal gioco che neanche la NSA potrebbe leggere. Un interessante effetto della sorveglianza di massa è che le persone iniziano ad autocensurarsi. Voglio capire se le persone giocheranno in maniera differente in base alla possibilità che la propria partita possa essere soggetta o meno al controllo del governo."

Cover image for YouTube videoTop Secret Kickstarter launch trailer

A differenza delle serie di libri Choose Your Own Adventure, che permette ai lettori di saltare diverse pagine per controllare se le loro scelte abbiano salvato o messo in pericolo il personaggio, Top Secret proibisce ai giocatori di 'controllare' le conseguenze delle loro azioni grazie al medium a cui appartiene. "La latenza delle Email non permette di sperimentare velocemente con diverse risposte quindi lo scopo è quello di rendere le opzioni di risposta trasparenti e chiare al giocatore," afferma Long. Le risposte che ricevete nel gioco sono inviate in tempo reale. In altre parole, i messaggi non sono inviate immediatamente ma arrivano, invece, dopo un certo lasso di ore, giorni e persino settimane.

Long ha una chiara visione personale sull'argomento di cui tratta Top Secret. "Non posso fingere di essere neutrale nel dibattito", spiega. "Sono palesemente dalla parte di Snowden e suo grandissimo fan. Credo che il governo sia andato troppo oltre con la sorveglianza di massa". Detto questo, spera di permettere ai giocatori di esplorare la questione e di trarre le proprie personali conclusioni. "Voglio presentare ragionamenti opposti nel gioco", afferma Long. "Una delle ragioni per cui giocate come un analista dell'NSA è permettere al titolo di proporre i punti di vista di coloro che fanno parte dei servizi di sicurezza. Siete liberi di condizionare la loro opinione e decidere quanto lontano spingervi quando invadete le vite degli altri. Per realizzare dei cambiamenti dovete dare il via a un dibattito. Non importa se le persone non sono d'accordo con te, l'importante è che si parli della questione."

La privacy rimane uno degli argomenti più scottanti dei nostri tempi. Alcuni argomentano sottolineando che i governi stanno compromettendo le nostre libertà civili quando sono liberi di raccogliere e consultare ogni chiamata che abbiamo fatto o ricevuto. Altri affermano che le persone che hanno eseguito i recenti attacchi terroristici a Parigi non sarebbero stati catturati così in fretta se la polizia non fosse stata in grado di esaminare registri telefonici e email. Molte altre persone sarebbero potute morire.

"I problemi sul controllo e la privacy non stanno scomparendo", afferma Long. "Il governo sta attualmente cercando di far accettare dei nuovi severissimi poteri attraverso gli Investigatory Powers. Voglio che le persone siano informate e richiedano spiegazioni al governo sull'effettiva necessità di questi poteri. Voglio che le persone mandino email ai membri del parlamento, usino la crittografia e scelgano compagnie e servizi che possano proteggere la loro privacy."

Se Long sembra zelante è perché, lavorando sul gioco, ha visto gli "agghiaccianti effetti", come li definisce, dello stato di controllo. "Le persone che incontro suggeriscono scherzosamente che devo essere su una lista di controllo", spiega. "Altri scherzano dicendo che non giocheranno al titolo perché sarebbero aggiunti a una di queste liste. Questo è humour tinto dal dubbio", sottolinea Long. "Ci piace credere che il nostro comportamento non sia influenzato ma il nostro autocensurarci è inevitabile e palese."

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Simon Parkin

Contributor

Simon Parkin is an award-winning writer and journalist from England, a regular contributor to The New Yorker, The Guardian and a variety of other publications.

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