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Tom Clancy's The Division - recensione

Finalmente il voto.

Dopo interminabili mesi di polemiche, rinvii e domande, è giunto finalmente il momento di dare un voto Tom Clancy's The Division, l'affascinante ibrido tra un gioco di ruolo online e uno sparatutto in terza persona sviluppato da Ubisoft Massive.

Di questo gioco si è già detto e letto di tutto e dopo le due esaustive sessioni di beta, grazie alle quali milioni di giocatori hanno potuto cominciare a testarne le potenzialità, l'attesa si è fatta per molti spasmodica.

Dopo aver raggiunto le 72 ore di gioco effettivo, completato la storia, raggiunto il level cap e messo a ferro e fuoco la Zona Nera, siamo finalmente pronti ad esprimere un giudizio definitivo sull'ultima fatica di Ubisoft Massive. Per quanto possa essere scritta su pietra l'opinione su di un gioco che per natura è in costante evoluzione, e che sappiamo già che mostrerà un nuovo volto a partire da aprile, quando arriverà il primo raid.

The Division è stato un prodotto molto chiacchierato, atteso e ad un certo punto persino criticato, ma nonostante questo gli sviluppatori hanno affrontato il suo sviluppo con il piglio giusto, decidendo di arrivare sul mercato solo e solamente dopo essere estremamente sicuri di avere tra le mani un prodotto rifinito, curato e solido.

I problemi segnalati al lancio si possono contare sulle dita di una mano, alcuni di ingenuità, come le code per ricevere una missione, altri tecnici, che però Ubisoft Massive ha risolto a stretto giro di posta.

Il gioco comincia con una sorpresa: dopo un veloce editor nel quale definire alcuni aspetti fisici del proprio alter ego, come la razza, il taglio di capelli e qualche dettaglio del volto, si partirà per la liberazione di Manhattan da... Brooklyn. Le prime due missioni del gioco, infatti, sono ambientate proprio nel popoloso quartiere a sud dell'omonimo ponte, dove la Strategic Homeland Division, SHD in breve, si sta organizzando per (provare a) riprendere una città messa in ginocchio da un ceppo del vaiolo che si è diffuso negli Stati Uniti attraverso il frenetico scambio di banconote che avviene nel "giorno dello shopping", il Black Friday.

Farete parte di uno speciale corpo militare nato per contenere e combattere ogni tipo di emergenza, al di fuori delle regole, addestrato per utilizzare tutte le armi a sua disposizione, anche quelle meno convenzionali: The Division, appunto.

Ecco cosa succede al livello 30.

Dopo un inizio piuttosto pilotato il gioco comincia ad aprirsi e a lasciarci la libertà di plasmare il vostro destino e quello della Grande Mela. Si potrà decidere di partecipare alla riconquista di Manhattan aiutando la JTF, ossia quello che rimane della Guardia Nazionale di New York, oppure vi potrete gettare nella Zona Nera, la parte della città più pericolosa nella quale il virus è ancora presente e ogni operatore della Divisione può operare impunemente senza paura che la sua reputazione venga scalfita.

La personalizzazione

Questa libertà si trova anche nella possibilità di sviluppare il personaggio in una maniera piuttosto innovativa, soprattutto se si considera Tom Clancy's The Division uno sparatutto in terza persona. Le meccaniche ruolistiche, infatti, sono molto più complesse e profonde di quelle viste per esempio in Destiny. In molte occasioni, infatti, Ubisoft Massive ha scelto di rivolgersi più alla tradizione degli MMO che a quella degli sparatutto à la Gears of War per risolvere alcuni dilemmi di gameplay.

Nonostante sembri un TPS e si giochi da TPS, con coperture attive, decine di tipologie di bocche da fuoco da utilizzare, la possibilità di zoomare o di cambiare la spalla sulla quale poggiare l'arma, Tom Clancy's The Division è nell'anima una sorta di MMO alla World of Warcraft. L'intelligenza dei nemici, per esempio, è basata sull'aggro, ovvero la capacità di un giocatore di attirare la "rabbia" di un personaggio controllato dal computer, che in questo modo concentrerà i suoi attacchi in un'unica direzione, lasciando gli altri liberi di agire.

Similmente la gestione dei danni è basata su decine di statistiche differenti che definiscono il Damage per Second (DPS), i danni al secondo, di ogni arma. Per capire quanti punti ferita infliggerete ad un nemico, però, Tom Clancy's The Division dovrà calcolare la sua capacità difensiva, dove lo colpirete, il suo livello e tanti altri parametri. Questo vuol dire che colpire un avversario alla testa con un fucile di precisione non garantisce la sua morte, al massimo un colpo critico, e che quindi ogni scontro a fuoco non si risolverà con pochi colpi ben piazzati ma con faticose e lunghe sparatorie, soprattutto se vi troverete a combattere contro nemici gialli o viola, ovvero gli élite, più forti e coriacei degli avversari comuni.

Una volta capita questa meccanica, che spiega perché talvolta un nemico continuerà a darvi le spalle nonostante lo stiate martellando da due metri, gli scontri acquisteranno maggior senso e comincerete ad apprezzare alcune tattiche messe in piedi dall'intelligenza artificiale, che avanzerà in maniera molto aggressiva, ma in base alla propria classe e talvolta si esibirà tuffi o schivate degne di nota. Inoltre questo genere di comportamento da parte dei nemici è fondamentale per incentivare i giocatori a muoversi in maniera coordinata e a specializzarsi in classi ben definite.

La soddisfazione di aver estratto un ricco carico dalla Zona Nera è alta.

L'aspetto estetico e le capacità sul campo di battaglia del vostro agente si muovono su binari paralleli, cosa che consente di far evolvere questi due elementi in maniera indipendente. Cappelli, giacche e pantaloni potranno essere cambiati attraverso il menù "Aspetto". Questi non andranno a modificare le caratteristiche del vostro avatar ma ne definiranno la personalità e vi faranno riconoscere dagli amici. Esistono già decine di capi differenti e nei rifugi più avanzati faticherete a vedere due soldati uguali, grazie ai sei slot da riempire a piacimento. Su questi elementi si concentreranno, perlomeno inizialmente, le microtransazioni, ed è già possibile importare completi ispirati agli altri giochi di Ubisoft attraverso l'Ubisoft Club.

Decisamente più interessante è la parte di gestione dell'equip. Ogni soldato potrà utilizzare tre armi, due principali e una da fianco, oltre che sei pezzi di equipaggiamento, ovvero la corazza, lo zaino, la maschera, i guanti, le ginocchiere e le fondine.

Ogni pezzo è caratterizzato da un colore e da un livello. Quelli grigi saranno i più comuni, mentre quelli viola sono i pezzi élite, molto rari e potenti. Infine ci sono gli Alta Gamma, gli oggetti più ambiti di The Divison. Il livello indica a partire da quando potrete iniziare ad indossarli e dunque con ogni probabilità la sua forza. Non vi è differenza tra gli oggetti della Zona Nera e quelli comuni, se non la valuta con la quale li comprerete.

Il parametro principale per capire la forza di un'arma è il DPS. Questo numero è dato dai danni inflitti da ogni proiettile per il numero di colpi che è in grado di sparare in un secondo.

Le armi principali avranno quasi sempre cinque slot da riempire con le mod, ovvero degli oggetti che vanno a modificare le caratteristiche della stessa. Troverete impugnature che rendono la vostra bocca da fuoco più stabile, dei mirini che conferiscono bonus per i colpi alla testa o dei caricatori che aumentano la velocità di ricarica. In questo modo si potrà cercare di adattare un'arma al vostro stile, magari aumentando lo zoom per renderla più precisa sulle lunghe distanze, o montando un silenziatore per diminuire la possibilità che veniate presi di mira da un nemico.

Oltre a queste caratteristiche di base alcune armi potrebbero avere anche uno o due Talenti. Si tratta di un bonus ulteriore da sbloccare soddisfacendo determinate richieste. Per esempio Crudele aumenta del 5% le possibilità di infliggere un critico con la salute al massimo. Per attivarlo, però, il vostro personaggio dovrà avere un valore di almeno 330 nel parametro Armi da fuoco e 413 in Parti elettroniche.

Similmente a quanto accadeva in Destiny con Intelletto, Forza e Disciplina, Tom Clancy's The Division ha tre attributi similari che vanno ad influenzare i parametri principali. Armi da Fuoco aumenta il DPS, il Vigore incrementa la Salute e le Parti Elettroniche fanno lo stesso con la Potenza delle Abilità.

Cover image for YouTube videoTom Clancy’s The Division - Missione di un Agente [IT]

Armi ed armature, grazie anche alle mod, possono influenzare questi parametri, consentendovi dunque di ottimizzare il vostro personaggio in base alle necessità, senza considerare che potrete provare a rollare nuovamente alcuni valori delle vostre armi, nella speranza che ne esca uno più congeniale alle vostre esigenze.

Ovviamente il perfezionamento di ogni setup andrebbe fatto con cura una volta raggiunto l'end game e ottenuto degli oggetti che indosserete a lungo, ma è già possibile vedere come le potenzialità siano davvero tantissime, soprattutto nell'ottica di uno stile di gioco molto più votato al lavoro di squadra e alle classi. Per questo motivo sarà importante scegliere attentamente l'equipaggiamento in base al ruolo interpretato.

Il ramo medico sarà il prediletto da coloro che dovranno preoccuparsi di mantenere in vita il team, curando i compagni e evidenziando i nemici, muovendosi in continuazione sul campo di battaglia portando supporto ai compagni. Quello tecnologico sarà prerogativa dei giocatori che dovranno fare il maggior numero di danni, grazie ad una torretta da piazzare per terra o a diversi tipi di mine. Il ramo sicurezza sarà fondamentale per quelli che faranno da tank, ovvero coloro che giocheranno in prima linea e dovranno cercare di attirare le attenzioni nemiche, cosicché gli altri possano agire più liberamente. Le alte capacità difensive consentono loro di sopravvivere a lungo sotto il fuoco nemico, creando ripari anche dove non ci sono o fortificando quelli esistenti.

Ogni soldato può equipaggiare due abilità, mappate sui dorsali del pad, più una "special" dai poteri superiori, ma dai tempi di caricamento lunghissimi. Come se non bastassero queste opzioni, ognuna di queste abilità può essere a sua volta modificata. La torretta può sparare fuoco o lanciare dardi elettrici, il Riparo Mobile può coprire due persone contemporaneamente e esplodere se ci sono nemici nelle vicinanze, la Stazione di supporto può curare o ripristinare le munizioni.

È estremamente interessante che tutte le abilità possano essere lanciate, così da consentirvi, per esempio, di migliorare il riparo di un compagno distante qualche metro o di rianimare un agente caduto pur rimanendo nascosti dietro un muretto.

A queste capacità andranno abbinati quattro talenti grazie ai quali accentuare ulteriormente le proprie capacità o smussare le proprie debolezze, aggiungendo danni da fuoco, migliorando le capacità di rianimazione o diminuendo i danni subiti. Infine ci saranno i vantaggi, ovvero una serie di bonus da sbloccare per rendere più spedita la crescita del vostro personaggio o migliorare alcune sue abilità di base, come il livello dei filtri della maschera o gli oggetti che è possibile tenere nello zaino.

A livello 30 si sbloccheranno le sfide settimanali, ovvero missioni contro nemici di livello 32.

Tutti questi elementi saranno legati allo sviluppo e alla personalizzazione della base operativa. Inizialmente questo edificio sarà abbandonato, ma procedendo con la storia potrete aiutare la Divisione a renderlo un vero e proprio centro operativo dal quale gestire il proprio personaggio, comprare nuove armi ed armature, costruire nuovi oggetti attraverso un sistema di crafting, personalizzare le armi e così via. Vedrete la base trasformarsi da un vecchio rudere ad un luogo vivace e pieno di rifugiati, accordi qui da ogni parte della città.

I potenziamenti della base saranno legati ai tre rami delle abilità, cosa che vi costringerà a prediligere alcune missioni rispetto ad altre nel caso in cui vi vogliate specializzare velocemente. Quest'ultima fase è stata un po' una sorpresa deludente, perché l'immaginavamo molto più libera di quanto effettivamente è stata, dato che potrete scegliere solamente l'ordine con il quale sbloccare le nuove funzioni dei tre dipartimenti e non vi costrigeranno a fare una scelta.

Le abilità, i talenti e i vantaggi verranno introdotti in questo modo, non vi saranno dati salendo di livello. La ristrutturazione di questo edificio, inoltre, lo arricchirà progressivamente di nuove funzioni come un mercante della Zona Nera, uno al quale dare i crediti Phoenix, un tavolo nel quale respeccare le armi o delle casse dalle quali ottenere ogni giorno materiali aggiuntivi per il crafting.

Le abilità da selezionare sono al momento solo nove, più le tre Special, ma queste possono essere a loro volta modificate per ottenere un effetto specifico. La combinazione tra le tre abilità selezionate e i quattro talenti che è possibile equipaggiare, infatti, garantirà anche in questo caso una grande varietà e tante possibilità per modificare pesantemente il proprio stile di gioco.

Facciamo un esempio: la Torretta col lanciafiamme, se abbinata al talento Incendio, che ha il 30% di possibilità di dare fuoco ad un altro nemico nei pressi del bersaglio, garantisce un potere di fuoco e un caos che la semplice torretta, ma anche quella con la sola mod Lanciafiamme attivata, non può nemmeno avvicinare. Grazie a questo sistema nasceranno presto build in grado di rendere ancora più efficace ognuna di queste abilità, così da creare team equilibrati ma estremamente efficienti da mettere in campo per dominare la Zona Nera o i raid più complessi.

Non mancheranno poi le zone sociali, ovvero quelle in cui incontrare altri giocatori, da invitare nel party o da invidiare per l'equipaggiamento all'ultimo grido. Curiosamente però, a differenza di un Destiny nel quale le classi o le meccaniche di squadra sono all'acqua di rose, in Tom Clancy's The Division sarà sempre possibile, anzi consigliato, giocare in compagnia e nel caso in cui non abbiate un numero sufficiente di amici ci saranno tutta una serie di strumenti grazie ai quali trovare persone online.

Ubisoft Massive, infatti, ha reso molto semplice entrare in contatto con gli altri giocatori. In qualunque momento sarà possibile cercare altri Agenti o amici da invitare nel gruppo, basterà aprire il proprio party a chiunque e presto vedrete nuovi giocatori comparire ella vostra partita, qualsiasi cosa stiate facendo. Questo vale anche al contrario ovvero anche voi potrete decidere di entrare nella partita di altre persone o cercare un party attraverso l'omonima funzione nei rifugi.

All'interno della Zona Nera c'è un rivenditore che accetta crediti Phoenix in cambio di equipaggiamento di alto livello.

Prima delle missioni principali, oltretutto, vi sarà data la possibilità di scegliere il livello di difficoltà, di partire in solitaria, ma anche di cercare altri giocatori che come voi potrebbero non avere un team completo di persone sulle quali fare affidamento. La cosa bella è che alla fine dell'incarico il gioco non disfarà d'ufficio la squadra e dunque potreste decidere di continuare a combattere fianco a fianco per il resto della sessione con i giocatori incontrati per caso.

La facilità si può socializzare online è stata una manna dal cielo che in futuro potrà spingere molti lupi solitari che non hanno potuto giocare a Destiny a provare The Division. In questo modo, infatti, Ubisoft Massive sta garantendo che mai saranno precluse loro le parti più ardue di The Division solo perché non in grado di trovare un numero sufficiente di alleati.

La Zona Nera

Nella Zona Nera il meccanismo è similare, solo che al posto di un sistema di matchmaking dovrete provare ad avvicinare altre persone, magari dallo stile e dai comportamenti simili ai vostri, e invitarli nel vostro gruppo premendo leggermente R3. Semplice come un bicchiere d'acqua, lontano anni luce da tutte le complicazioni pensate da Bungie, che ancora vi costringe a dover organizzare sei amici offline per poter fare un raid.

Basterà avere sempre a disposizione un po' di armi e di armature differenti e potrete adattare velocemente il vostro ruolo alle esigenze di qualsiasi team, anche quelli costituiti attraverso il matchmaking. In questo modo Ubi Massive ha reso semplice quello che per quasi due anni Bungie ha impedito di fare, ovvero trovare senza troppi pensieri un numero sufficiente di giocatori, senza il bisogno di passare da Reddit o da forum nati per far incontrare i Guardiani.

All'interno della Zona Nera anche gli agenti della Divisione (quindi i giocatori) possono diventare rinnegati, saccheggiando, attaccando e combattendo contro altri colleghi e contro i criminali che si sono rifugiati all'interno di questa area. A differenza della beta, però, nella Zona Nera di Tom Clancy's The Division dovrete essere perlomeno di livello 10 per cominciare a divertirvi, dato che nella parte più accessibile, quella a sud della mappa, i nemici che incontrerete saranno proprio di questo livello.

E dato che spesso arriveranno a frotte e saranno molto aggressivi vi converrà arrivare attrezzati completando le prime missioni della parte PvE della mappa. Quelle della storia, per essere chiari.

Cover image for YouTube videoTom Clancy’s The Division - Trailer Fazioni [IT]

Una volta raggiunto il level cap, al momento fisso a 30, nella parte inferiore della Zona Nera troverete nemici del vostro livello, che proseguendo verso nord diventeranno sempre più forti fino a diventare elité di 32, come quelli che combatterete nella missione settimanale, che potranno essere affrontati solo da una squadra di giocatori ben corazzati.

Nella ZN ci si potrà muovere in gruppi di quattro giocatori che potranno benissimo essere vostri amici o illustri sconosciuti reclutati all'interno dei rifugi o direttamente tra le strade di New York. All'interno della Zona Nera, infatti, vedrete fisicamente gli altri giocatori e con loro potrete interagire nel modo che riterrete più opportuno. È proprio questa l'intuizione geniale di Ubisoft Massive, ovvero quella di non dirvi d'ufficio se essere amici o nemici di coloro che incontrerete, ma di lasciare libera ogni persona o ogni squadra di scegliere in base al proprio senso morale o semplicemente alla situazione.

La premessa narrativa è interessante: dato che tutte le cose all'interno della Zona Nera sono ancora fortemente contaminate, le armi, le armature e gli oggetti che troverete al suo interno dovranno essere recuperati dalla JTF per essere decontaminati. Solo in seguito vi saranno consegnati attraverso le casse delle scorte che potrete trovare nella base o nei rifugi.

Per questo motivo l'unico modo che avrete per entrare realmente in possesso di tutte le cose che troverete sui cadaveri dei nemici o abbandonate lungo le strade della Zona Nera sarà quella di chiamare un elicottero che lancerà una corda a terra alla quale dovrete agganciare il vostro bottino. Tutto apparentemente molto semplice, non fosse che le aree adatte a questa operazione sono solo una manciata e quindi saranno costantemente controllate da sciacalli, in carne e ossa e di silicio.

Ogni giocatore in possesso di un bottino sarà, infatti, riconoscibile da una grande tasca gialla che penzolerà dal fondo del suo zaino. Una volta che troverete un oggetto interessante, dunque, chiunque saprà che attaccandovi potrà entrerà in possesso di alcuni oggetti di valore.

Il problema è che sparando ad un altro giocatore umano verrete immediatamente etichettati come rinnegati, dando la possibilità alle altre persone di attaccarvi senza incorrere in penalità o segnalazioni. Sopra la testa dei rinnegati comparirà un teschio rosso e un conto alla rovescia, che varierà in base all'azione compiuta (un paio di colpi di troppo valgono una dozzina di secondi, un'uccisione più di un minuto) esaurito il quale si tornerà dalla parte dei buoni. Sempre che si voglia farlo.

Ecco dove si svolgerà l'incursione che arriverà ad aprile!

Potreste decidere, infatti, di restare rogue fino a raggiungere il momento nel quale The Division vi piazzerà una taglia sulla testa e vi segnalerà a tutti i giocatori sulla mappa, che otterranno dei premi speciali in caso di vostra uccisione. Il rovescio della medaglia è che guadagnerete delle ricche ricompense sopravvivendo agli assalti dei cacciatori di taglie, sotto forma di crediti della Zona Nera e esperienza per aumentare il suo grado.

Questi due elementi saranno fondamentali per acquistare equipaggiamento dedicato presso i diversi venditori che sono presenti ai checkpoint dell'area, che vi consentiranno di mettere le mani su oggetti davvero gustosi, sempre che abbiate i crediti e la reputazione necessari per poterli acquistare.

All'interno della Zona Nera ci saranno anche alcuni luoghi sicuri, nei quali rifugiarsi per ricaricare le munizioni o migliorare il proprio equipaggiamento spendendo i crediti Phoenix, la terza valuta di gioco. Questi speciali crediti si potranno guadagnare completando le missioni giornaliere e quelle settimanali (che si sbloccheranno solo una volta che avrete raggiunto il livello 30) e potranno essere utilizzati per comprare armi e armature d'Alta Gamma (gli Esotici di The Division) grazie ai quali rendere ancora più potente il vostro personaggio.

Questi oggetti, caratterizzati dal colore giallo, avranno un Talento specifico in più, che li renderanno davvero letali. I primi che troverete nella Zona Nera potranno essere comprati con un grado ZN pari a 50, quindi nelle intenzioni degli sviluppatori sono armi indicate per i veterani di The Division.

Ubisoft Massive ha dunque creato una spazio ben congegnato e bilanciato, dove ogni persona può agire liberamente soppesando di volta in volta i vantaggi e gli svantaggi delle sue azioni. Rimanere dalla parte della legge vi consentirà di crescere lentamente ma senza inconvenienti con il grado Zona Nera e di accumulare in maniera progressiva nuovi oggetti e nuovo loot.

In questo caso dovrete girare per la Zona Nera alla ricerca di casse da aprire grazie a speciali chiavi o a combattere contro le folte schiere di personaggi controllati dal computer, per poi sperare di arrivare alle zone di estrazione indenni e di poter immagazzinare gli oggetti faticosamente accumulati.

La Zona Nera sarà ancora più pericolosa una volta raggiunto l'end game.

Fare il rinnegato renderà una sessione di gioco potenzialmente più remunerativa di loot e esperienza ZN, ma di contro rischierete di perdere un quantitativo maggiore di oggetti e di scendere di grado ZN nel caso in cui veniate fatti fuori.

Esplorare questa area è molto interessante, vedere come i giocatori interagiscono tra di loro, aiutano e tradiscono in base alla situazione ko è altrettanto, sempre che non siate voi la vittima del tradimento. Ci saranno le situazioni nelle quali ci si affiancherà ad altre persone per combattere i nemici gestiti dal computer o per estrarre il proprio bottino e altre nelle quali verrete colpiti alle spalle mentre sarete distratti a fare altro.

Ci sarà il momento in cui vi schiererete con perfetti sconosciuti per cercare di arginare un team di rogue apparentemente inarrestabile e altri nei quali attaccherete un giocatore in possesso di un bottino che ha avuto solo la sfortuna di trovarsi da solo tra le strade di New York di fronte ad un team di amici ben organizzato. Nelle Zone a nord, inoltre, potreste decidere di fare squadra con altri team per poter sopravvivere alle orde di nemici che vi troverete ad affrontare, nella speranza di ottenere qualche loot davvero speciale.

Non tutto comunque è perfetto: a nostro avviso Massive deve ancora migliorare, perlomeno visivamente, la meccanica che regola il passaggio a Rogue, dato che troppo spesso non si capisce chi sia il "cattivo" da attaccare e, soprattutto, troppo spesso si rischia di diventare rogue a nostro volta colpendo involontariamente un agente amico con un'esplosione o con dei proiettili non diretti a lui.

Questa Zona sarà quella nella quale vi rifugerete una volta completato il gioco di base, quella nella quale, con ogni probabilità, Ubisoft Massive concentrerà gli sforzi per tenere incollati i giocatori a lungo, che qui verranno per cercare le armi e le armature più pregiate.

Conclusioni

Tom Clancy's The Division deve sicuramente molto a Destiny, perché da molti suoi limiti sono nate alcune delle intuizioni più interessanti di questa produzione. Il team svedese, infatti, ha cercato di sviluppare un'ossatura tecnologica in grado di semplificare e superare i limiti del gioco di Bungie.

Cover image for YouTube videoTom Clancy’s The Division Dark Zone Multiplayer Reveal – E3 2015 [IT]

Al di là del comparto estetico, in grado comunque di ottenere su tre piattaforme molto diverse tra di loro risultati tecnici notevoli, fatti di effetti volumetrici di pregio, luci dinamiche, un frame rate stabilissimo e un ciclo giorno/notte sorprendente, quello che ci ha impressionato di Tom Clancy's The Division è la pulizia con la quale si è presentato sul mercato, impressionante se si pensa che il motore utilizzato, lo Snowdrop Engine, è al suo debutto.

La città di Manhattan è riprodotta con una fedeltà sorprendente, senza caricamenti o incertezze, sia che siate in un'istanza privata, sia che stiate entrando in un'area pubblica. Lo Snowdrop sembra anticipare le vostre mosse e comincia a calcolare gli altri giocatori, cosicché li troviate già dentro senza farvi assistere a noiosi caricamenti. Potrete passare da un edificio all'altro, dalla superficie alle fogne, dalla città alla Zona Nera senza soluzione di continuità. Gli unici caricamenti saranno all'avvio, se vi teletrasporterete da un punto all'altro della mappa o nel caso di alcuni ascensori.

Durante la nostra esperienza abbiamo sperimentato qualche disconnessione, il personaggio si è incastrato un paio di volte nello scenario e abbiamo riso delle code per obliterare il cartellino a Brooklyn, ma erano anni che un gioco così atteso basato sull'online non filava così liscio il giorno di lancio.

La New York di The Division poi è una città bellissima, ferita dal conflitto che si sta combattendo, ma estremamente evocativa. Per alcuni sarà un'ambientazione monotona, ma chi c'è stato riconoscerà le strade e si emozionerà a combattere a Times Square o all'interno del Madison Square Garden. L'unico rimpianto è il non aver compreso Central Park nella mappa, un'area che avrebbe sicuramente dato una marcia in più al design e alla varietà dei livelli.

Ci sarebbe piaciuto vedere una fisica migliore, con una maggior reattività degli scenari, ma nel complesso, soprattutto su PC, lo spettacolo messo in campo è da urlo e non fa rimpiangere il fantascientifico del reveal trailer dell'E3 2013.

Nonostante tutto, però, Destiny rimane insuperato in alcuni elementi che ancora stentiamo a ritrovare in Tom Clancy's The Division. Innanzitutto il gunplay non è altrettanto divertente. Sparare è bello, muoversi da una copertura all'altra anche, ma gli scontri coi giganteschi boss di alcuni assalti e la varietà di alcune missioni sono fuori dalla portata di The Division che, volente o nolente, non può che attenersi alla stretta attualità e non può sfruttare mostri giganti, super spettacolari e tripli salti per rendere memorabili alcuni frangenti di gioco.

Il problema è anche che The Division non sfrutta pienamente l'iconografia di Tom Clancy e non usa quell'insieme di alta tecnologia fantascientifica che lo scrittore e Ubisoft hanno sempre usato nei prodotti appartenenti a questo brand. Non ci sono droni, non ci sono agenti invisibili o combattimenti contro mezzi corazzati. Ci spiace per i cani, ma non ci sono nemmeno aggressive unità cinofile. La mappa è sempre molto statica e ci si troverà a combattere solo tra soldati di fanteria, senza particolari variazioni sul tema.

Cover image for YouTube videoTom Clancy's The Division - E3 gameplay reveal [North America]
Il video di lancio di The Division dell'E3 2013. Le differenze ci sono, ma nell'interfaccia.

Per fortuna il sistema di classi rende molti scontri interessanti, grazie alla possibilità di definire i ruoli e provare a sopravvivere ai nemici che vi arriveranno addosso, ma il level design delle missioni ci è sembrato un po' piatto e la letteratura degli sparatutto in terza persona ha già mostrato in più occasioni come e cosa fare per variare il ritmo, che espedienti usare per rendere interessanti le boss battle e come strutturare i livelli per far interagire meglio i giocatori.

La serie di Gears of War è piena di momenti del genere e ci è sembrato un'occasione un po' sprecata non prendere spunto dai alcuni dei suoi insegnamenti. Anche in questo caso sembra si sia preferito l'approccio da MMO, con avversari capaci di assorbire un numero enorme di colpi come i boss finali, e non quello da shooter, nel quale provare a rendere vario il gameplay.

L'intelligenza artificiale nemica, per fortuna, è invece molto aggressiva e questo rende gli scontri, soprattutto quelli nelle fasi più avanzate, estremamente complessi. Al momento, oltretutto, non sembra si possa "rompere" il gameplay come era tradizione fare in Destiny per finire facilmente una missione o per arrivare al termine di un raid, dato che i nemici vi inseguiranno praticamente ovunque e sono dotati delle vostre medesime abilità. Né abbiamo identificato ancora punti di vantaggio nei quali appostarsi per ripulire la mappa.

Di spazio per migliorare ce ne è dunque molto (basti pensare che non si può ispezionare l'equipaggiamento dei compagni e che, quando morirete, vi troverete a fissare il pavimento in attesa di essere rianimati), ma confrontando Tom Clancy's The Division con la versione 'vanilla' di Destiny, non si può che rimanere colpiti dal lavoro svolto da Ubisoft Massive e questo senza considerare il raid in arrivo e i contenuti aggiuntivi che, si spera, continueranno ad arricchire l'esperienza in maniera più armonica di quanto fatto da Bungie con Destiny.

Segnaliamo anche l'ottimo lavoro di adattamento in Italiano da parte di Ubisoft Italia e in generale tutto il comparto audio, forse non particolarmente evocativo ma assolutamente funzionale all'azione, dato che dovrete usare anche le orecchie per capire da che parte stiano arrivando i nemici.

La storia che fa da sfondo alla vicenda è piuttosto interessante, alcuni eventi narrati sono inquietanti e la qualità dei filmati d'intermezzo è davvero alta. Assolutamente da premiare è poi la scelta di non propinare per forza il filmato al termine della missione. Forse vi sfuggirà la prima volta, ma alla decima volta sere contenti di non dover vedere nuovamente la cinematica come invece nel caso di Destiny.

Nonostante la grande attesa e le polemiche, Tom Clancy's The Division è dunque riuscito a mantenere le tante aspettative, espandendo i concetti mostrati nel primo celebre trailer targato 2013. Un plauso va quindi a Ubisoft, che continua a proporre nuove IP, e ai Massive, promossi a pieni voti per l'eccezionale infrastruttura costruita ex-novo. Ora, però, che entrambi tornino subito al lavoro: questa New York merita di essere espansa!

Leggete la nostra guida di The Division per scoprire come ottenere il massimo dal gioco!

9 / 10

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.

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